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Economia

Pensioni: Ecco il Bonus Maroni

Parte dal 2 Agosto 2024 il pagamento del cosiddetto bonus Maroni. Si tratta dell’incentivo riservato a chi decide di continuare a lavorare anche se ha maturato i requisiti per l’uscita con Quota 103.

L’erogazione del Bonus Maroni, rivolto ai dipendenti che ne hanno diritto, avverrà dal 2 agosto 2024 al 1° novembre 2024, secondo il calendario fornito dall’Inps.

Dettagli del Bonus

Questo incentivo prevede un esonero contributivo pari al 9,19% (aliquota massima del contributo IVS “Invalidità, Vecchiaia e Superstiti”), comportando un aumento dello stipendio netto per i lavoratori.

Cos’è il Bonus Maroni?

Il bonus è destinato a chi possiede i requisiti di Quota 103 (62 anni e 41 di contributi) e decide di continuare a lavorare anziché andare in pensione. Introdotto lo scorso anno insieme al prepensionamento, il bonus mira a incentivare i lavoratori a non optare per il pensionamento anticipato, offrendo una retribuzione più alta del 9,19%, equivalente alla quota di contributi a carico del lavoratore.

Questo incentivo è particolarmente vantaggioso per chi ha redditi superiori ai 35.000 euro, poiché per redditi inferiori i contributi sono già stati ridotti, aumentando le buste paga (del 7% per i redditi fino a 25.000 euro e del 6% per quelli tra 25.000 e 35.000 euro). L’Inps ha reso operativo il bonus con una circolare che fornisce le istruzioni contabili necessarie.

Calendario delle Erogazioni

Per i lavoratori che maturano il diritto alla pensione anticipata flessibile nel 2024, l’esonero contributivo non può avere decorrenza antecedente alle seguenti date, secondo il calendario Inps:

  • 2 agosto 2024: per i lavoratori dipendenti di un datore di lavoro privato, con trattamento pensionistico a carico della Gestione esclusiva dell’AGO.
  • 1° settembre 2024: per i lavoratori dipendenti di un datore di lavoro privato, con trattamento pensionistico a carico di una gestione diversa dall’AGO.
  • 2 ottobre 2024: per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, con trattamento pensionistico a carico della Gestione esclusiva dell’AGO.
  • 1° novembre 2024: per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, con trattamento pensionistico a carico di una gestione diversa dall’AGO.

Come Fare Domanda

Per ottenere l’incentivo, è necessario presentare domanda all’Inps, richiedendo la rinuncia all’accredito contributivo. Se la rinuncia viene effettuata prima della prima decorrenza utile della pensione anticipata flessibile, l’obbligo di versamento contributivo da parte del datore di lavoro per la quota a carico del lavoratore cessa a partire da quella data.

È importante notare che, sebbene questo beneficio non modifichi l’importo delle quote di pensione calcolate con il sistema retributivo, l’Inps avverte che l’esonero avrà effetti sul montante relativo alla quota di pensione contributiva. I dipendenti privati che hanno maturato i requisiti per Quota 103 hanno potuto lasciare il lavoro ad aprile, mentre per i dipendenti statali la finestra si è aperta ad agosto.

Economia

“Il coraggio di provarci”. Merito e leadership femminile in un libro

“Non avrei mai pensato di scrivere un libro, ma quando la casa editrice me lo ha proposto ho accettato perchè ho pensato: forse nel mio piccolo posso dare l’esempio di una persona assolutamente normale, nata in un paesino di provincia di duemila anime, da una famiglia normalissima di insegnanti, per di più donna, che ha avuto il coraggio di provare a realizzare i propri sogni. La cosa fondamentale è che il tuo punto di partenza non determini nè chi sei nè chi vuoi diventare”. Lo ha detto Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illy Caffè, nel corso della presentazione del suo libro “Il coraggio di provarci. Una storia controvento”, organizzata da Comin & Partners.

Cristina Scocchia è una delle poche donne amministratore delegato in Italia, una delle pochissime a ricoprire questa carica per tre volte, ha deciso di raccontarsi per la prima volta in questo libro con la giornalista Francesca Gambarini.
Un’autobiografia che racconta quanto sia importante fare squadra sia nelle aziende sia nel sistema Paese, per non restare indietro. L’autrice ha ricordato che “chi ha un ruolo di guida, a qualsiasi livello, non può ignorare queste dinamiche ed è tempo di sostituire le ottiche di potere con un mindset basato sui valori e sulle persone. Occorre dare a tutti, senza distinzione, senza esclusioni e divari, l’opportunità di dimostrare il proprio talento, perchè il punto di partenza non deve più determinare chi puoi diventare, la leadership non è potere, è responsabilità”.

Alla presentazione del libro hanno partecipato Antonella Polimeni, rettrice dell’Università La Sapienza, e Francesco Occhetta, Padre Gesuita e Docente presso l’Università Gregoriana.
“La leadership femminile è l’approdo di un iter complessivo e allo stesso tempo una sfida che va accolta con coraggio, ma anche con la convinzione di potercela fare”, ha detto Polimeni.
“Esempi come quello di Cristina Scocchia – ha aggiunto – contribuiscono a sostenere le giovani donne che intraprendono strade spesso faticose e in salita. Il suo percorso rappresenta un role model di successo non solo per chi si affaccia al mondo del lavoro, ma anche per chi già occupa posizioni di responsabilità. Il suo impegno costante verso la crescita personale e professionale, unito all’importanza che attribuisce alla formazione e ai legami umani, è un forte messaggio di ispirazione”.

Il ministro dell’Università Anna Maria Bernini in un messaggio ha sottolineato che “il libro è la traccia di una carriera, il racconto di una storia fuori dal comune nel suo esito di grande successo, ma di sorprendente semplicità nell’approccio. ‘Il coraggio di provarcì è la sintesi di un percorso, dove ‘provarcì vuol dire riconoscere il talento, nutrirlo e farlo crescere. Condividerlo. Significa coltivare aspirazioni. Dare merito e struttura – quindi coraggio -, alle proprie capacità. Uscire dagli schemi, anche, anzi soprattutto, facendo squadra. E’ insieme che si devono affrontare le grandi sfide”. Per Bernini è “un messaggio personale e corale allo stesso tempo che mi piace pensare rivolto alle nuove generazioni di manager. Alle donne -alle persone – che ogni giorno contribuiscono, con la loro determinazione nel lavoro e nella vita, a picconare il muro del pregiudizio. Agli uomini – alle persone – che accompagnano e sostengono. Perchè nessuno vince da solo”.

– Foto xc3/Italpress –

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Economia

PROTAGONISTI | Angelo Bilotta: Amministratore Delegato di Just Work srl

Puntata del 16 Settembre 2024

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Economia

Inflazione, ad agosto scende a +1,1% da +1,3% del mese precedente

Nel mese di agosto, l’inflazione scende a +1,1% da +1,3% del mese precedente, soprattutto a causa dell’ampliarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici su base tendenziale (-6,1% da -4,0% di luglio), nonostante le spinte al rialzo registrate nel settore regola-mentato. Nel comparto alimentare, i prezzi mostrano un rallentamen-to del loro ritmo di crescita, che contribuisce a frenare la dinamica del “carrello della spesa” (+0,6% da +0,7%). Un sostegno all’inflazione si deve invece all’evoluzione dei prezzi dei servizi, che risente delle tensioni nel settore del trasporto aereo. Ad agosto, l’inflazione di fondo resta stabile a +1,9%. E’ quanto emerge dai dati Istat sui prezzi al consumo per il mese di agosto del 2024.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua (da +1,3% del mese precedente), confermando la stima preliminare. Il lieve rallentamento del tasso d’inflazione riflette in primo luogo l’ampliarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -6,0% a -8,6%) e dei Beni durevoli (da -1,2% a -1,8%), ma anche la decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,7% a +2,5%). Un sostegno alla dinamica dell’indice generale si deve, invece, all’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +11,7% a +14,3%) e, in misura minore, dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a +2,9%) e dei Beni semidurevoli (da +1,1% a +1,3%). Ad agosto, l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,9%, come anche quella al netto dei soli beni energetici, che registra ancora un +1,8%.

Nel loro complesso, i prezzi dei beni accentuano il calo su base tendenziale (da -0,1% a -0,5%), mentre la dinamica dei servizi risulta in lieve accelerazione (da +3,0% a +3,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si accresce, portandosi a +3,7 punti percentuali (dai +3,1 di luglio). Rallenta il ritmo di crescita sui dodici mesi dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +0,7% a +0,6%). Un andamento analogo si registra anche per quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,8% a +1,1%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+3,5%), dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%, dovuto soprattutto a fattori stagionali) e dei Beni alimentari lavorati (+0,6%). Tali effetti sono stati solamente in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,0%) e dei Beni alimentari non lavorati (-0,6%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,1% per l’indice generale e a +2,1% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e aumenta dell’1,2% su base annua (in decelerazione da +1,6% di luglio); la stima preliminare era +1,3%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione positiva dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua.

Foto: Agenzia Fotogramma

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