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Cronaca

Agrigento | Sgominato Commercio di Auto Usate: Contachilometri Manomessi

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Agrigento hanno eseguito un decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha disposto gli arresti domiciliari e l’obbligo di dimora per i membri di un sodalizio criminale dedito all’illecito commercio di autovetture di seconda mano con contachilometri manomessi.

In dettaglio, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Agrigento ha condotto complesse investigazioni di polizia giudiziaria nei confronti di un’associazione a delinquere impegnata in truffe sistematiche. Questi reati erano realizzati attraverso la manomissione dei contachilometri di veicoli usati, riducendo artificialmente il chilometraggio per ingannare gli ignari acquirenti.

Gli accertamenti svolti, supportati dai dati delle banche dati in uso al Corpo e corroborati da attività tecniche di intercettazione, servizi di osservazione, controllo e pedinamento (O.C.P.), indagini finanziarie e acquisizioni documentali presso Enti pubblici, hanno permesso di verificare la manomissione di ben 102 mezzi. Per esempio, un’autovettura revisionata nel 2019 con un chilometraggio di 466.129 km è stata “ringiovanita” nel 2020, portando il contachilometri a soli 166.222 km.

L’artificio della decurtazione dei chilometri aveva l’effetto di aumentare il prezzo di vendita delle auto, che venivano cedute ai clienti per un totale di oltre 700.000 euro, assegnando loro un valore di mercato ben più alto rispetto a quello effettivo. Il sodalizio criminale reinvestiva i profitti illeciti negli autosaloni dediti alla commercializzazione di questi veicoli, tramite molteplici episodi di autoriciclaggio.

Per le condotte delittuose emerse, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un’ordinanza eseguita oggi dai Finanzieri, che ha portato all’applicazione di quattro misure personali (due arresti domiciliari e due obblighi di dimora) e al sequestro preventivo di tre aziende di Canicattì (AG) coinvolte nell’illecito traffico, per un valore complessivo di circa 550.000 euro, oltre alle disponibilità finanziarie depositate sui conti correnti societari, sia in forma diretta che per equivalente.

Cronaca

Tortona | Spaccio di cocaina in città, tre arresti e due denunce

Le operazioni dei carabinieri di Tortona (Alessandria) hanno inflitto un duro colpo al traffico di cocaina nella città. Durante un’operazione mirata, i militari hanno osservato un’attività sospetta nella zona di corso Don Orione. Un uomo è stato notato vicino a un’auto parcheggiata in modo insolito davanti a un garage, mentre si comportava in modo sospetto, passeggiando avanti e indietro e guardandosi intorno.

Poco dopo, tre persone sono uscite da un cortile vicino: due di loro sono salite a bordo dell’auto, mentre la terza ha preso posto sul lato passeggero. L’auto è stata successivamente fermata dai carabinieri dopo pochi metri di marcia. A bordo del veicolo c’erano due uomini di 25 anni e due di 35 anni. Quando interrogati, hanno dichiarato che stavano andando in piscina, ma uno di loro era già noto alle forze dell’ordine.

Durante i controlli, è emerso che il conducente dell’auto aveva un coltello a serramanico e il passeggero accanto a lui aveva una dose di cocaina. L’indagine ha portato a scoprire che l’uomo con la droga era fuggito, ma è stato successivamente rintracciato. Nella sua abitazione, i carabinieri hanno trovato un 44enne e una notevole quantità di cocaina. In vari punti dell’appartamento, sono stati sequestrati più di 107 grammi di droga, divisa in diverse confezioni e nascosta in vari luoghi, inclusi comodini e sotto al letto. Inoltre, sono stati trovati un bilancino elettronico di precisione, materiale per il confezionamento e circa 2.500 euro in contanti.

L’operazione ha portato a tre arresti e due denunce. Questo intervento rappresenta un significativo successo per le forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di stupefacenti, dimostrando l’efficacia delle operazioni di controllo e la determinazione a combattere la criminalità nella regione.

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Cronaca

Aosta | Soccorritori non riescono a raggiungere i due alpinisti italiani dispersi sul Monte Bianco

Sul Monte Bianco, la situazione meteo avversa sta complicando gravemente le operazioni di soccorso per due alpinisti italiani, Sara Stefanelli e Andrea Galimberti. I due, bloccati a circa 4.600 metri di quota, hanno lanciato un allarme sabato pomeriggio, segnalando di trovarsi in difficoltà e di rischiare l’ipotermia a causa delle condizioni estreme.

Le squadre di soccorso, tra cui il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix e il Soccorso alpino valdostano, sono state costrette a interrompere le ricerche a causa del maltempo persistente. A Chamonix, le condizioni sono particolarmente difficili, con piogge che hanno iniziato a cadere dalla mattina. Anche se le condizioni sono leggermente migliori a Courmayeur, il maltempo sulla cima del Monte Bianco rende impossibile l’accesso sia via elicottero che via terra.

Le temperature sui 4.750 metri del colle Major sono scese a oltre -12 gradi durante la notte, secondo i dati della stazione meteo di Arpa Valle d’Aosta. Gli alpinisti italiani, insieme a due alpinisti coreani anch’essi dispersi, sono in una situazione critica. La speranza è che i due italiani abbiano trovato rifugio dal gelo e dalla bufera, magari scavando una buca nella neve o riparandosi in un crepaccio. Il rifugio più vicino è la Capanna Vallot, situata a 4.362 metri, ma i loro telefoni risultano spenti, rendendo le comunicazioni particolarmente difficili.

Le squadre di soccorso rimangono pronte a intervenire non appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno, con elicotteri pronti a decollare da entrambi i versanti del Monte Bianco. Nel frattempo, il continuo maltempo continua a rendere estremamente pericolosa qualsiasi operazione di salvataggio.

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Calabria

San Gregorio d’Ippona (VV) | Colpi di pistola contro l’auto del sindaco Farfaglia

La serata del 7 settembre a San Gregorio d’Ippona è stata segnata da un grave atto intimidatorio nei confronti del sindaco Pasquale Farfaglia. La sua auto è stata colpita da diciassette proiettili, in un episodio che ha sconvolto la comunità locale. L’attacco è avvenuto vicino alla chiesa di Santa Ruba, dove il sindaco stava partecipando ai festeggiamenti in onore della Madonna della Salute.

Il grave episodio è stato scoperto solo la mattina seguente, quando il sindaco ha notato i fori dei proiettili sulla sua vettura. I carabinieri sono ora impegnati nelle indagini per chiarire le circostanze dell’attacco e identificare i responsabili.

Questo episodio solleva preoccupazioni significative sulla sicurezza e sull’ordine pubblico nella zona, riflettendo un clima di tensione e preoccupazione per l’incolumità dei rappresentanti istituzionali. Le autorità locali e le forze dell’ordine sono al lavoro per fare luce sull’accaduto e garantire che simili atti non rimangano impuniti.

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TREND

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