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Europa

In Francia vince la sinistra, Le Pen terza dietro Macron. Melenchon “Pronti a governare”. Si dimette il primo ministro Attal

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Successo per le sinistre riunite nel Nuovo Fronte Popolare, guidato da Jean-Luc Melenchon, nel secondo turno delle elezioni legislative in Francia con una “forchetta” tra 172 e 192 seggi. A seguire Ensemble, la coalizione centrista del presidente Emmanuel Macron. Rensemblement National, l’estrema destra di Marine Le Pen, vincitrice al primo turno la settimana scorsa, si fermerebbe a un massimo di 152 seggi. Alle urne si è recato circa il 67% dei francesi. E il primo ministro, Gabriel Attal, ha annunciato le dimissioni.
“Abbiamo ottenuto un risultato che ci dicevano sarebbe stato impossibile – ha detto Melenchon -. E’ un enorme sollievo per gran parte del Paese. Il popolo ha votato secondo coscienza”. “La volontà del popolo deve essere rigorosamente rispettata. Nessun accordo sarebbe accettabile – ha sottolineato Melenchon -. La sconfitta del Presidente della Repubblica e della sua coalizione è chiaramente confermata. Il presidente deve inchinarsi e accettare la sua sconfitta”. Emmanuel Macron “deve chiedere al Nuovo Fronte Popolare di governare”.
“Il blocco di centro è vivo”: ad affermarlo l’entourage del presidente Macron. Il presidente invita “alla prudenza”, perchè i risultati “non rispondono alla domanda su chi dovrà governare”.
“Ci tengo a ringraziare gli elettori, il Rassemblement national ha ottenuto oggi la percentuale più alta di tutta la sua storia”, così Jordan Bardella, presidente di Rn. “Purtroppo, le alleanze del disonore privano i francesi di una politica di ripresa – ha aggiunto -. Questa sera, gli accordi elettorali gettano la Francia tra le braccia dell’estrema sinistra di Jean Luc Melenchon”. E Marine Le Pen: “La nostra vittoria è soltanto rimandata. Ho troppa esperienza per essere delusa per un risultato in cui raddoppiamo il numero dei nostri deputati”.
“Inizia un’era nuova, dovrò accettare che esistono tre blocchi e nessun blocco sparirà. Questo ha detto il popolo francese. Questa sera, il gruppo politico che ho rappresentato in questa campagna elettorale non ha la maggioranza: domani mattina presenterò le mie dimissioni al Presidente della Repubblica”: ad annunciarlo il primo ministro francese, Gabriel Attal.

– foto: Ipa Agency –

Europa

Unione Europea | Per Orban Meloni è fondamentale, “è la mia sorella cristiana”

Durante il forum Ambrosetti a Cernobbio, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha elogiato il premier italiano Giorgia Meloni, definendola “sorella cristiana” e sottolineando l’importanza delle relazioni basate su valori culturali e religiosi condivisi.

Orbán ha spiegato che, rispetto al passato, le affinità culturali e religiose stanno acquisendo un ruolo più rilevante nell’ambito dell’Unione Europea. Secondo Orbán, la connessione con Meloni va oltre il semplice rapporto professionale, riconoscendola come una figura chiave e fondamentale nel contesto politico attuale.

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Europa

Salis al Parlamento Europeo | Orban: “questione italiana, se vi piace delegare questo tipo di persone è un affare vostro”

Nel corso del Forum di Cernobbio, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha espresso forti critiche riguardo alla presenza di Ilaria Salis nel Parlamento Europeo.

Orbán ha descritto la situazione come “strana” e ha sollevato dubbi sulla legittimità della sua elezione, definendo l’accaduto un atto di violenza che non riflette i valori ungheresi. Secondo Orbán, la circostanza di vedere una persona con un passato controverso, che include atti di violenza in Ungheria, sedere in una delle istituzioni europee più prestigiose, è una manifestazione dello stile politico italiano piuttosto che un fenomeno accettabile per l’Ungheria.

Ha inoltre suggerito che, sebbene ci siano basi per procedere legalmente, la possibilità che il Parlamento Europeo le conceda l’immunità possa impedire qualsiasi azione legale. Questo episodio ha messo in luce le tensioni politiche tra le due nazioni e sollevato interrogativi sulla selezione e la responsabilità dei rappresentanti a livello europeo.

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Attualità

Macron nomina Michel Barnier nuovo primo ministro

Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato Michel Barnier, 73 anni, ex alto commissario europeo, alla carica di primo ministro, sessanta giorni dopo il secondo turno delle elezioni legislative che ha portato a un’Assemblea nazionale priva della maggioranza. Come riporta il quotidiano “Le Monde”, il Capo dello Stato ha “garantito” che Michel Barnier rispettasse le condizioni di stabilità e di più ampia unità e gli ha chiesto di “instaurare un governo di unità al servizio del Paese”. Il primo ministro più anziano della Quinta Repubblica succede così a Matignon Gabriel Attal, 35 anni, che era il più giovane.

– Foto Ipa Agency –

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