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Cronaca

Tragedia a Palazzolo Acreide (SR): Bambino di 10 anni muore dopo caduta in pozzo, ferita una donna nel tentativo di salvarlo

Una drammatica tragedia ha colpito Palazzolo Acreide, nel Siracusano, dove un bambino di 10 anni è morto dopo essere caduto in un pozzo profondo circa 15 metri, metà riempito d’acqua, in una zona rurale vicino all’abitato. Il tragico incidente è avvenuto durante un campo estivo organizzato da una cooperativa nella località Falabia, dove il bambino partecipava insieme al fratello disabile al grest organizzato dall’Anffas locale.

Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, il bambino sarebbe salito sulla lamiera che copriva il pozzo artesiano, ma il coperchio ha ceduto facendolo precipitare. Il bambino è finito in acqua e purtroppo è annegato.

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Nel tentativo disperato di soccorrerlo, una donna di 54 anni, operatrice della cooperativa, si è calata nel pozzo con una corda dopo aver dato l’allarme. Purtroppo anche lei è rimasta intrappolata e è stata salvata dai vigili del fuoco e dal nucleo alpino speleo fluviale, ma è attualmente ricoverata in ospedale sotto shock con contusioni e problemi respiratori.

Il corpo del bambino è stato recuperato dai sommozzatori, che hanno confermato il suo decesso per annegamento. La procura di Siracusa ha avviato un’inchiesta per chiarire le dinamiche dell’incidente e verificare se il pozzo fosse adeguatamente segnalato. L’area è stata posta sotto sequestro per consentire gli accertamenti necessari.

Gli interventi di soccorso sono stati immediati, con il supporto dell’elicottero “Drago 148” e delle squadre specializzate del nucleo speleo alpino fluviale.

Cronaca

Comiso(RG) |Tragico incidente in un’azienda vinicola: Antonino Giompiccolo muore travolto da un tir

A Comiso, in provincia di Ragusa, Antonino Giompiccolo, un dipendente 53enne di un’azienda vinicola, è rimasto vittima di un tragico incidente sul lavoro. Giompiccolo era uscito sul piazzale dell’azienda per assistere un Tir nella manovra, ma è stato investito e travolto dalle ruote posteriori del mezzo pesante. Purtroppo, i soccorsi si sono rivelati inutili.

I carabinieri della stazione di Comiso e lo Spresal sono intervenuti sul posto per effettuare i rilievi e i controlli sulla sicurezza del lavoro. Sul piazzale dell’azienda non sono presenti telecamere di sorveglianza e non ci sono testimoni dell’incidente.

Funerali di Giompiccolo mercoledì mattina

Sono stati programmati per mercoledì mattina alle 10:30, nella chiesa di San Giuseppe, i funerali di Salvatore Giompiccolo (registrato all’anagrafe come Antonino). La salma, dopo le verifiche del caso, è stata consegnata dalla magistratura alla famiglia, permettendo così di organizzare il corteo funebre che partirà dalla casa della vittima in via Montebello.

La dinamica dell’incidente è ancora in fase di definizione, ma dalle prime ricostruzioni sembra che Giompiccolo sia stato schiacciato da un autocarro guidato da un autista campano, che stava manovrando nel piazzale dell’azienda Avide. Giompiccolo, dipendente della stessa azienda, sposato ma senza figli, stava fornendo indicazioni per facilitare la manovra quando è stato travolto.

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Cronaca

Roma | Professore a processo per Abusi su Alunne di 11 Anni

La Procura di Roma ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per un professore di un istituto paritario nell’area nord della Capitale, accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di dieci alunne di soli 11 anni. Secondo quanto emerso dalle indagini, le presunte molestie avvenivano durante le ore di lezione, quando le giovani studentesse venivano chiamate alla cattedra per correggere compiti o essere interrogate.

Gli episodi contestati nel periodo dal dicembre 2022 al maggio 2023 hanno portato all’assegnazione degli arresti domiciliari al docente di 43 anni. Attualmente, è interdetto dall’esercizio della professione per un periodo di 12 mesi.

La vicenda ha suscitato grande scalpore e sarà ora la magistratura a decidere sul futuro del processo, in un caso che ha sollevato profonde preoccupazioni nella comunità educativa e oltre.

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Cronaca

Giacomo Bozzoli irreperibile dopo la conferma dell’ergastolo per l’omicidio dello Zio

I carabinieri si sono presentati a casa di Giacomo Bozzoli sul lago di Garda per eseguire l’ordine di carcerazione emesso dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato l’ergastolo già deciso nei primi due gradi di giudizio per l’omicidio dello zio Mario. Tuttavia, il 40enne bresciano non è stato trovato. Secondo il padre Adelio, il figlio avrebbe dovuto trascorrere la giornata in quella residenza, in attesa della pronuncia della Suprema Corte. Ma di lui, al momento, non vi è traccia.

A poche ore dalla conferma della Cassazione, Giacomo Bozzoli risulta dunque irreperibile. Le sue responsabilità nell’omicidio erano state accertate dalla Corte d’Assise di Brescia e confermate dalla Corte d’Assise d’Appello, e ora anche dalla Cassazione. Gli uffici della Procura di Brescia hanno ricevuto l’estratto della sentenza della Cassazione, atto fondamentale per poter emettere l’ordine di carcerazione. Secondo i giudici della Suprema Corte, l’imprenditore Mario Bozzoli fu gettato nel forno della fonderia di famiglia la sera dell’8 ottobre 2015, a Marcheno (Brescia).

Giacomo Bozzoli, che in questi nove anni è sempre rimasto in libertà, non ha seguito l’udienza a Roma, dove invece era presente il padre Adelio. Quest’ultimo ha riferito che il figlio, ritenuto da lui innocente, si trovava nella sua abitazione sul lago di Garda. Resta ora da capire se il 40enne deciderà di costituirsi, poiché i carabinieri, recatisi alla sua abitazione per condurlo in carcere, non lo hanno trovato.

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