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Cronaca

Messina | Fonde il motore dell’auto e sposta targa e documenti su una rubata: denunciato operaio

Si disfa di una vecchia auto e usa targhe e documenti su una nuova rubata ad aprile nel Messinese, precisamente a una signora di Forza d’Agrò.

I carabinieri della sezione operativa di Gravina di Catania hanno scoperto l’illecito e denunciato un operaio 43enne catanese, incensurato, per riciclaggio di un’autovettura. Il crimine è stato svelato grazie alla conoscenza del territorio e del tessuto sociale da parte dei militari, che sapevano che l’uomo era solito utilizzare un’utilitaria bianca intestata a un parente, immatricolata nel 2013.

Da qualche settimana, però, gli investigatori avevano notato che l’auto, apparentemente sempre la stessa Fiat Panda, sembrava essere stata rimodernata: un lavoro fatto fin troppo bene su un veicolo in circolazione da oltre 10 anni. Insospettiti, i carabinieri hanno deciso di approfondire la situazione, coinvolgendo i militari della sezione investigazioni scientifiche (S.I.S.) del nucleo investigativo di Catania. Il blitz è scattato alle 07:30 del mattino, quando il 43enne, uscito di casa per andare al lavoro, percorreva via Don Minzoni nel quartiere San Giovanni Galermo.

I carabinieri hanno predisposto un posto di controllo, durante il quale lo hanno fermato e chiesto di esibire i documenti del mezzo. Già da un primo esame del numero del telaio, è apparso chiaro che “qualcosa non quadrava”, poiché l’ordine delle lettere e dei numeri non corrispondeva a quello previsto dalla casa costruttrice. Per ulteriori accertamenti tecnici, l’auto è stata portata presso la caserma di Gravina, dove i militari della Sis hanno effettuato un’analisi approfondita. Utilizzando strumentazione specifica, i carabinieri hanno scoperto che il telaio dell’auto era stato “ribattuto” e che alcune lettere erano state trasformate in numeri e viceversa. Lo scopo della contraffazione era far sì che il telaio dell’auto nuova corrispondesse a quello riportato sulla carta di circolazione del veicolo precedentemente utilizzato. Analogamente, l’uomo aveva anche sostituito le targhe.

Grazie ai dati della centralina, i carabinieri sono risaliti al telaio e alle targhe originali del mezzo, rivelando che si trattava di un’auto del 2018, rubata lo scorso aprile a una signora di Forza d’Agrò. Ormai scoperto, il 43enne ha ammesso le modifiche effettuate al veicolo, confessando di averlo acquistato al “mercato nero” per risparmiare, in quanto non più in possesso della sua precedente utilitaria che, avendo fuso il motore, aveva distrutto autonomamente per non pagare la rottamazione. Alla luce di quanto scoperto, l’automobile è stata sequestrata e l’uomo denunciato per “riciclaggio”.

Cronaca

Catania | Un arresto per detenzione di droga e resistenza a pubblico ufficiale

Nel fine settimana, durante i consueti controlli di pattugliamento, la Polizia di Stato di Catania ha arrestato un giovane per detenzione di marijuana ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio è avvenuto nei pressi dell’Ospedale Garibaldi di Nesima, dove gli agenti hanno tentato di fermare un veicolo per verifiche.

Inizialmente, il conducente ha simulato l’intenzione di fermarsi, ma poco dopo ha accelerato bruscamente, dando inizio a un pericoloso inseguimento. Il giovane ha messo in atto manovre azzardate, sorpassando le altre auto e ignorando i segnali stradali, mettendo a rischio la sicurezza dei pedoni e di altri automobilisti.

L’inseguimento si è concluso nei pressi della rotonda di San Nullo, dove gli agenti sono riusciti a bloccare il fuggitivo. La perquisizione del veicolo ha rivelato un ingente quantitativo di marijuana nascosta sotto il sedile del passeggero, oltre a del denaro contante, presumibilmente provento dell’attività di spaccio.

Le indagini hanno proseguito nell’abitazione del giovane, dove in un garage sono stati trovati materiali per il confezionamento della sostanza stupefacente, inclusi bilancini e ulteriori bustine di marijuana.

Il giovane è stato quindi arrestato in flagranza di reato. Su disposizione del Pubblico Ministero, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, sottolineando l’impegno della Polizia nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti nella città.

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Cronaca

Catania | Irregolarità e sanzioni in un ristorante nel centro storico

La Polizia di Stato continua a intensificare i controlli nei quartieri storici di Catania, seguendo le direttive del Questore. Recentemente, gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale” hanno condotto un’operazione mirata a garantire il rispetto delle normative sulla salute pubblica, esaminando vari esercizi di ristorazione nel centro città.

In collaborazione con il Corpo Forestale della Regione Siciliana e l’Asp Dipartimento di igiene pubblica, i controlli si sono concentrati in particolare su un ristorante situato nelle vicinanze del Teatro Vincenzo Bellini. Durante l’ispezione, sono emerse numerose irregolarità, tra cui la mancanza di tracciabilità degli alimenti, omissioni nell’informazione sugli allergeni e scarsa pulizia degli ambienti, in particolare nella cucina, dove sono stati trovati accumuli di sporcizia.

Il titolare del locale ha ricevuto sanzioni per un totale di 8.000 euro, includendo anche la violazione delle norme sull’occupazione del suolo pubblico, in quanto il ristorante aveva esteso il proprio spazio oltre i limiti concessi. Tale violazione potrebbe portare, in caso di reiterazione, alla revoca della concessione per l’uso dello spazio.

Questa operazione rientra in un programma più ampio di controlli attuati dalla Polizia di Stato in tutta la provincia, con ulteriori verifiche già in programma per i prossimi giorni, al fine di garantire la sicurezza e il rispetto delle normative nella zona.

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Cronaca

Catania | Tenta di partire con documenti falsi, arrestata 22enne

Un episodio inquietante è avvenuto all’aeroporto di Catania, dove una giovane di 22 anni, di origini albanesi, ha tentato di partire per Dublino utilizzando una carta d’identità italiana falsificata. Gli agenti della Polizia di Stato, impegnati in controlli di routine sui documenti dei passeggeri, hanno notato alcune discrepanze nel documento presentato dalla giovane.

Grazie a strumenti avanzati di verifica, i poliziotti hanno approfondito l’accertamento, scoprendo che il documento era effettivamente un falso. La giovane, dopo essere stata fermata, ha fornito le sue vere generalità, rivelando così la sua identità.

L’accusa mossa nei suoi confronti include l’uso di un documento falso e la sostituzione di persona. Dopo l’intervento del Pubblico Ministero, che ha convalidato l’arresto, la giovane è stata rimessa in libertà, ma la vicenda solleva interrogativi sulle modalità di controllo e sulla sicurezza nei trasporti aerei.

Questo episodio mette in evidenza l’importanza dei controlli di frontiera e il lavoro delle forze dell’ordine nel contrasto ai tentativi di frode.

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