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Attualità

Scarlett Johansson minaccia ChatGpt per l’uso della sua voce

La recente polemica tra Scarlett Johansson e OpenAI ha sollevato questioni significative sull’uso delle voci sintetiche nel contesto dell’intelligenza artificiale. La nota attrice ha minacciato azioni legali contro OpenAI per l’uso non autorizzato della sua voce nel software ChatGPT, affermando che la somiglianza era così marcata che persino amici intimi e media non riuscivano a distinguerla dalla sua vera voce.

OpenAI ha risposto dichiarando che la voce, chiamata “Sky”, non era un’imitazione intenzionale di quella della Johansson, ma era basata sulla voce naturale di un’altra attrice professionista. L’azienda ha sottolineato l’importanza di non creare voci sintetiche che imitino deliberatamente quelle distintive delle celebrità, e ha lavorato con vari doppiatori professionisti per sviluppare una serie di voci sintetiche tra cui Breeze, Cove, Ember, Juniper e Sky.

La controversia è esplosa quando la somiglianza tra la voce di Sky e quella di Johansson è stata notata da molti, specialmente dopo che Sam Altman, CEO di OpenAI, ha pubblicato un criptico post su X (ex Twitter) con una sola parola: “Her”. Questo riferimento al film del 2013, in cui Johansson presta la voce a un’intelligenza artificiale, ha intensificato le speculazioni sul fatto che la voce di Sky fosse un omaggio o un’imitazione.

La questione solleva interrogativi cruciali sul rispetto dei diritti di immagine e proprietà intellettuale nell’era dell’intelligenza artificiale, oltre a evidenziare la necessità di regolamentazioni chiare per l’uso delle voci sintetiche, soprattutto quando queste possono essere facilmente confuse con quelle di personaggi pubblici.

Attualità

Papa Francesco “Nella Chiesa non c’è posto per l’abuso”

“Pensiamo a quello che accade quando i piccoli sono scandalizzati, colpiti, abusati da coloro che dovrebbero averne cura, alle ferite di dolore e di impotenza anzitutto nelle vittime, ma anche nei loro familiari e nella comunità. Con la mente e con il cuore torno alle storie di alcuni di questi ‘piccolì che ho incontrato l’altro ieri. Li ho sentiti, ho sentito la loro sofferenza di abusati e lo ripeto qui: nella Chiesa c’è posto per tutti, tutti, tutti ma tutti saremo giudicati e non c’è posto per l’abuso, non c’è posto per la copertura dell’abuso”. Così Papa Francesco nel corso dell’omelia durante la messa e la beatificazione di Anne De Jesus allo stadio Re Baldovino a Bruxelles. “Chiedo a tutti: non coprite gli abusi. Chiedo ai vescovi: non coprite gli abusi. Condannare gli abusatori e aiutarli a guarire da questa malattia dell’abuso. Il male non si nasconde: il male va portato allo scoperto, che si sappia, come hanno fatto alcuni abusati e con coraggio. Che si sappia. E che sia giudicato l’abusatore. Che sia giudicato l’abusatore, sia laica, laico, prete o vescovo: che sia giudicato”, conclude il Santo Padre.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Attualità

Steinmeier a Marzabotto “Provo dolore e vergogna, chiedo perdono”

“E’ un cammino difficile venire come presidente tedesco in questo luogo dell’orrore e parlare a voi. Oggi sono qui davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono”. Così il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, nel suo intervento alla cerimonia per gli 80 anni della strage di Marzabotto, alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. “Cari familiari, cari discendenti, che io possa parlare qui oggi è possibile solo perchè voi tutti avete concesso a noi tedeschi la riconciliazione”, ha aggiunto. “Dobbiamo ricordare: lo dobbiamo alle vittime e a voi discendenti. Ricordare perchè quanto è accaduto non ritorni”, ha sottolineato Steinmeier.

“Tutta questa zona intorno a Monte Sole è segnata ancora oggi da profonde e visibili cicatrici – ha proseguito il capo di Stato tedesco -. E io so che il dolore è ancora più grande perchè la maggior parte dei crimini è rimasta impunita. Questa è la seconda colpa di cui noi tedeschi ci siamo macchiati. Cari familiari, cari discendenti, che io possa parlare qui oggi
è possibile solo perchè Voi tutti avete concesso a noi tedeschi la riconciliazione. Che preziosissimo dono! Questa riconciliazione la vivete molto concretamente qui a Marzabotto
e nei comuni limitrofi. Nella Vostra Scuola di Pace, in stretto scambio con giovani tedeschi, nel gemellaggio con Brema-Vegesack
e nella sua Scuola Internazionale di Pace”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Celebrazione dei 50 Anni del Tornado: Una Nuova Livrea per il Velivolo Iconico

In questo mese, il velivolo Tornado si fa protagonista di una commemorazione speciale: viene presentata una livrea dedicata ai cinquant’anni dal suo primo volo. Questo aereo, simbolo dell’aviazione italiana, ha visto una continua evoluzione delle sue colorazioni nel corso del tempo, riflettendo le sue diverse missioni e il suo impiego in vari teatri operativi.

La nuova livrea, caratterizzata da una saetta rossa lungo il profilo laterale, rappresenta il consorzio Tornado – Panavia, rendendo omaggio alla storia e alla prestazione del velivolo. Sulla fusoliera, il tricolore italiano si estende dalla deriva, simboleggiando l’orgoglio nazionale e l’impegno del Tornado nel servizio.

Inoltre, il design include un movimento dinamico sulla deriva, che illustra le tre versioni principali del Tornado: l’IDS, dedicato all’interdizione e all’attacco; l’ECR, per la ricognizione elettronica; e l’ADV, orientata alla difesa aerea. Ogni versione è rappresentata da tre frecce, che simboleggiano l’innovazione e la versatilità del velivolo.

Questa nuova livrea non è solo un tributo al passato, ma anche un segno di come il Tornado continui a essere un elemento chiave nell’aviazione moderna, pronto a fronteggiare le sfide future.

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