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Cronaca

Bologna | Esplosione in una centrale, 4 ustionati gravi e 6 dispersi


Un’esplosione è avvenuta intorno alle 15 in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, situato sull’Appennino Bolognese.

Attualmente, secondo le prime informazioni, ci sono 4 persone gravemente ustionate e 6 disperse. Le operazioni di ricerca sono in corso.

“Pare che sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è completamente sott’acqua a una profondità di circa 30 metri dal livello del lago”, ha dichiarato Marco Masinara, sindaco di Camugnano, all’ANSA. Secondo i primi rapporti, “si stavano eseguendo lavori alle turbine, all’interno della centrale c’era del personale. Mi hanno informato che i vigili del fuoco stanno tentando di entrare ma stanno incontrando difficoltà”. Il sindaco si sta dirigendo sul luogo, dove è già presente la polizia municipale, unitamente a mezzi di soccorso e ambulanze. Stanno operando vigili del fuoco e carabinieri.

“Sto andando sul posto insieme al sindaco Matteo Lepore e al comandante dei vigili del fuoco. Stanno indagando sull’accaduto, al momento non ci sono informazioni certe sul numero di feriti e dispersi. Si presume che i feriti siano 4 o 5, ma non è ancora confermato. Dobbiamo ancora capire, sembra che si stesse svolgendo una manutenzione nella centrale”, ha dichiarato il Prefetto di Bologna, Attilio Visconti, all’ANSA, in merito all’esplosione nella centrale.

“L’incidente è avvenuto al di sotto del livello dell’acqua: c’è molto fumo e stiamo avendo difficoltà ad entrare nei locali. Per fornire soccorso, abbiamo bisogno di visibilità e temperature più basse”, ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici, a E’Tv. “Quando raggiungeremo il piano dell’incidente, avremo una visione più chiara. Stiamo cercando di contattare il responsabile Enel dell’impianto. Nei piani interessati vi erano i trasformatori. Le cause non sono ancora note. Avremo bisogno della testimonianza di chi era sul posto. Al momento, i locali sembrano essere sommersi dall’acqua secondo le prime informazioni che abbiamo. Senza accesso al luogo dell’incidente per le indagini, è difficile ipotizzare una specifica dinamica degli eventi”.

Enel, la società proprietaria della centrale, sta conducendo indagini con il proprio personale degli uffici locali per determinare la causa dell’accaduto. I tecnici sono in contatto con la centrale e stanno effettuando accertamenti anche tramite Enel Green Power, una divisione del Gruppo Enel che gestisce e sviluppa progetti di energia rinnovabile a livello globale. Al momento, non sono disponibili ulteriori dettagli sull’incidente.

Cronaca

Catania | Ruba nella stessa giornata due apparecchi di intrattenimento musicale, denunciato

Un giovane di 19 anni, originario di Catania, è stato denunciato per furto aggravato dopo aver rubato due apparecchi di intrattenimento musicale da un noto centro commerciale nella zona di Pigno. L’indagine è stata avviata dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza “Librino” a seguito della denuncia del titolare del negozio.

Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, gli investigatori hanno ricostruito i fatti: il giovane è entrato nel negozio a mezzogiorno, rubando il primo dispositivo. Sorprendentemente, è ritornato nel negozio la sera, sfruttando l’orario di chiusura per portare via un secondo apparecchio.

Identificato grazie alle registrazioni, il 19enne, già con precedenti penali, è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria. Questo episodio evidenzia l’efficacia delle tecnologie di sicurezza nel combattere i reati e nel garantire la sicurezza commerciale nella zona.

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Cronaca

Taormina (ME) | Controlli presso bar, discoteche e lidi balneari

Proseguono senza sosta i controlli della Polizia di Stato per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative nei luoghi della movida. Recenti operazioni condotte dagli agenti del Commissariato di Taormina hanno interessato bar, locali notturni e stabilimenti balneari dell’area, con particolare attenzione alla regolarità delle autorizzazioni e alla normativa sul lavoro.

Durante una verifica in una discoteca di Giardini Naxos, gli agenti hanno riscontrato irregolarità riguardo all’impiego degli addetti alla sicurezza e violazioni delle disposizioni operative. Inoltre, in una struttura balneare di Letojanni, sono state accertate difformità nell’uso dell’area demaniale concessa.

In un bar di Taormina, è stata rilevata l’omessa esposizione della licenza del Questore e delle autorizzazioni necessarie, oltre alle informazioni sui prezzi e sugli orari. Tuttavia, la situazione più grave è emersa in un altro stabilimento balneare di Letojanni, dove durante una serata con musica e intrattenimento, gli agenti hanno constatato l’assenza della licenza e del certificato di agibilità. L’evento è stato immediatamente sospeso e il titolare denunciato all’Autorità Giudiziaria.

In aggiunta, è emerso che due dipendenti non erano stati assunti regolarmente. La Questura di Messina ha già pianificato ulteriori controlli per monitorare la situazione e garantire il rispetto delle normative vigenti in tutta la provincia.

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Cronaca

Catania | Spacciava nonostante fosse ai domiciliari, arrestato recidivo e trasferito in carcere

Un uomo di 34 anni, originario di Adrano e già noto per reati legati alla droga, è stato trasferito in carcere dopo aver violato le condizioni dei suoi arresti domiciliari. Nonostante fosse sottoposto a questa misura, ha continuato a gestire un’attività di spaccio, nascondendo sostanze stupefacenti nella sua abitazione.

L’individuo era stato arrestato a giugno dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano per detenzione ai fini di spaccio, oltre a resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Inizialmente, aveva ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari, ma durante una successiva perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto cocaina e materiale per il confezionamento della droga.

A seguito di questa scoperta, la Polizia ha informato l’Autorità Giudiziaria, chiedendo l’aggravamento della misura cautelare. Il Tribunale di Catania ha quindi deciso di revocare gli arresti domiciliari, ordinando la custodia cautelare in carcere. Gli agenti hanno eseguito il trasferimento dell’uomo in carcere a Catania, sottolineando così la tolleranza zero verso il crimine legato alle sostanze stupefacenti nella regione.

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