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Cronaca

Guidonia | Quartiere Marco Simone sotto attacco dei ladri, residenti pronti alle ronde notturne

Automobili e appartamenti sono diventati bersaglio dei ladri in un quartiere tormentato dal buio della notte, ma anche dalla luce del giorno. È quanto accade a Marco Simone, frazione del comune di Guidonia Montecelio, un’area residenziale densamente popolata, quasi un’estensione della città di Roma, situata tra il comune della Città dell’Aria e i quartieri romani di Settecamini e Casal Bianco. Pur isolato dal resto di Guidonia, Marco Simone non sfugge all’attenzione dei predatori. Almeno sei furti (consumati e tentati) hanno messo in allarme i residenti del quartiere. La percezione di insicurezza, oltre ad essere segnalata alle forze dell’ordine, ha spinto gli abitanti ad organizzarsi, pronti a pattugliare le strade di notte con l’iniziativa “Nessun dorma”, invitando i cittadini a fungere da sentinelle e segnalare ogni movimento sospetto alle autorità.

Via Pisoniano e via Irlanda sono le ultime due vie teatro dei furti, compiuti anche in presenza dei proprietari. Come accaduto nella prima delle due strade, dove i ladri hanno rubato gioielli e contanti mentre i residenti erano in casa, lasciando dietro un coltello da cucina minaccioso. Anche in via Irlanda si sono verificati furti e tentativi, con due ladri che hanno manomesso le telecamere di sicurezza in giardino. Le auto parcheggiate sono anch’esse prese di mira: una Nissan Qashqai è stata rubata in via Pisoniano, mentre in via Vallinfreda i ladri hanno fatto sparire le ruote di una seconda vettura, lasciandola su mattoni. Anche una Smart parcheggiata in via Bellegra è stata derubata di oggetti dopo che i ladri hanno rotto un finestrino.

Le incursioni notturne dei criminali a Marco Simone non sono una novità. Le forze dell’ordine, nel corso degli anni, hanno intensificato i controlli nel quartiere, portando a una riduzione del 30% dei furti nel 2023 rispetto all’anno precedente, come riportato da fonti investigative. I residenti si preparano a confrontarsi con il capitano dei carabinieri di Guidonia per cercare soluzioni alla crescente ondata di criminalità nel quartiere, mostrandosi pronti a difendere la propria comunità con ronde notturne oltre a querele e denunce.

Cronaca

Foggia | Aggressione al policlinico, picchiati 3 infermieri da un 18enne

Nella notte tra sabato e domenica, il personale del pronto soccorso del policlinico di Foggia è stato vittima di un’altra violenta aggressione. Tre infermieri sono stati attaccati da un paziente, un giovane di 18 anni, che si era recato al pronto soccorso lamentando uno stato d’ansia. Durante l’intervento dei sanitari, il giovane ha reagito con violenza, colpendo gli infermieri con calci e pugni.

L’aggressore è stato arrestato in flagranza e trasferito in carcere, accusato di lesioni personali a personale sanitario e di resistenza a pubblico ufficiale. Questo episodio di violenza segue un’altra aggressione avvenuta recentemente nello stesso ospedale, dove il personale del reparto di chirurgia toracica era stato aggredito da familiari di una paziente deceduta durante un intervento.

Questi atti di violenza nei confronti dei professionisti sanitari mettono in luce una preoccupante tendenza e sollevano interrogativi sulla sicurezza degli operatori nel contesto ospedaliero. Le autorità e le strutture sanitarie stanno cercando soluzioni per garantire una protezione adeguata ai lavoratori e per prevenire ulteriori episodi di aggressione.

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Calabria

Redditizio mercato di droga del cosentino, in particolare nei comuni di Paola e Cetraro

Negli ultimi mesi, l’Appennino paolano e le aree costiere della provincia di Cosenza hanno visto un aumento significativo del mercato della droga, con una particolare concentrazione tra i comuni di Paola e Cetraro. Le operazioni delle forze dell’ordine hanno rivelato un vasto traffico di sostanze stupefacenti e armi, scoperte in magazzini apparentemente abbandonati nel cuore del centro storico di Paola.

Le recenti operazioni condotte da Carabinieri e Polizia hanno portato alla luce una notevole quantità di droga, tra cui marijuana, cocaina, hashish e droghe sintetiche molto ricercate dai giovani, soprattutto per le serate di movida. Questo mercato in crescita si caratterizza per un’ampia offerta di sostanze, dalla tradizionale marijuana e cocaina, alle più recenti droghe sintetiche, che sono diventate sempre più popolari e spesso miscelate con alcol nei locali notturni.

Le forze dell’ordine hanno scoperto anche un notevole arsenale di pistole e fucili, dimostrando che il traffico di droga è accompagnato da una preoccupante disponibilità di armi. Nonostante il mercato della droga sia in continua evoluzione e sempre più sofisticato, le tradizionali modalità di approvvigionamento della ‘ndrangheta sembrano essere sfidate da nuove tendenze, come l’acquisto e la vendita online, che complicano il lavoro delle autorità nel monitorare e controllare il fenomeno.

L’emergere di queste nuove tendenze nel mercato della droga riflette un cambiamento nelle dinamiche dello spaccio, con una crescente richiesta di droghe sintetiche e una diversificazione delle modalità di vendita. Questo scenario richiede un’adeguata risposta delle forze dell’ordine per affrontare efficacemente la crescente complessità del traffico di stupefacenti e delle armi nella regione.

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Calabria

Omicidio Bellocco | Per la famiglia l’omicidio non è legato a criminalità organizzata

La famiglia di Antonio Bellocco, l’ultras dell’Inter recentemente ucciso a Cernusco sul Naviglio, esprime un profondo dolore e amarezza per la continua attenzione mediatica che ha messo in risalto il legame di parentela della vittima con individui precedentemente condannati per associazione mafiosa. Attraverso una dichiarazione ufficiale diffusa dal loro avvocato, Giacomo Iaria, la famiglia di Bellocco, originaria di Rosarno, ha chiesto che la vicenda venga trattata con la dovuta considerazione del contesto attuale e degli sviluppi investigativi.

Nella nota, la famiglia sottolinea che Antonio Bellocco era un giovane padre di due figli, che aveva deciso di ricominciare una nuova vita a Milano dopo aver scontato la sua condanna e si trovava in regime di libertà vigilata. La famiglia rimarca che Bellocco, pur avendo un passato complesso, stava cercando di vivere nel rispetto delle norme e delle regole civili. La nota contesta l’idea che il suo omicidio possa essere legato a contesti di criminalità organizzata, e denuncia come i riferimenti ai suoi genitori, entrambi detenuti al 41 bis e uno dei quali deceduto in carcere, distolgano l’attenzione dalle reali circostanze dell’omicidio.

Aurora Spanò, madre di Antonio, e i suoi fratelli si affidano all’iter giudiziario per chiarire i motivi e la dinamica del delitto, confidando nel lavoro della magistratura e utilizzando tutti i mezzi legali a loro disposizione per difendere la memoria di Antonio. La famiglia lamenta che l’attenzione mediatica e la focalizzazione sui precedenti penali della vittima non riflettono adeguatamente il dolore e la tragedia del caso, e chiedono rispetto per la memoria di Antonio e per la sua nuova vita, interrotta prematuramente.

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