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Abruzzo

Chieti | CPO Dona Braccialetti Anti-Aggressione ai Centri Antiviolenza

“Un’iniziativa pionieristica in Italia che speriamo possa essere replicata altrove, nell’ambito della sempre più urgente battaglia contro la violenza sulle donne.” Così Maria Franca D’Agostino, presidente della Commissione Pari Opportunità (Cpo) della Regione Abruzzo, ha illustrato il significato della donazione di dispositivi anti-aggressione ai Centri antiviolenza attivi sul territorio.

La Commissione ha acquistato braccialetti, brevettati in Italia, dotati di una serie di funzionalità mirate a garantire la sicurezza delle persone che li indossano e che potrebbero trovarsi in situazioni di pericolo. Un semplice tocco su un bottone attiva una potente sirena ad alta frequenza, in grado di allontanare potenziali aggressori e di attirare l’attenzione di persone nelle vicinanze. Allo stesso tempo, il dispositivo, collegato allo smartphone, invia un avviso sia ai contatti presenti nella rubrica della persona aggredita sia a una centrale operativa che localizza la persona e avvisa le forze dell’ordine.

Sono stati acquistati 65 dispositivi anti-aggressione ‘Winlet’ dalla Commissione pari opportunità per donarli ai Centri antiviolenza, i quali li distribuiranno a donne in situazioni a rischio. Nel novembre 2022, racconta D’Agostino, la Cpo Abruzzo ha stipulato un protocollo appositamente con il Rotary Club di Chieti per promuovere la raccolta fondi per l’acquisto dei braccialetti. “Negli ultimi 18 mesi, il dispositivo è stato attivato circa 300 volte da donne in pericolo. Non tutte le situazioni erano gravi, ma si è dimostrato utile e non è mai stato attivato in modo improprio,” spiega Pier Carlo Montali, fondatore della start-up che produce i braccialetti ‘Winlet’.

La cerimonia di consegna dei dispositivi si è tenuta presso il teatro Marrucino di Chieti, preceduta da un dibattito al quale hanno partecipato, insieme a D’Agostino, Laura Di Filippo, docente di Criminologia all’Università di Teramo, Andrea Di Giovanni, sostituto procuratore presso il Tribunale di Pescara, e la giornalista Mariangela Petruzzelli, responsabile pari opportunità della Confederazione Italiana nel Mondo (CIM).

Presente alla consegna, insieme a Montali, il presidente del Rotary Club di Chieti, Raffaele Di Felice.

Abruzzo

Teramo | Poliziotti in soccorso di un giovane che voleva suicidarsi: salvato

Nella notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Squadra Volanti della Questura di Teramo è stata chiamata a intervenire per un grave caso di tentato suicidio. L’allerta è partita grazie a un’amica del giovane, che ha notato su Instagram una storia preoccupante in cui il ragazzo esprimeva intenti suicidi, dichiarando di voler saltare da un ponte.

Subito dopo aver ricevuto la segnalazione al 112 N.U.E., gli agenti si sono messi in azione, avviando una ricerca intensa per localizzare il ventenne. I poliziotti hanno controllato tutti i ponti e i cavalcavia della città e, grazie alla tracciatura del cellulare del giovane attraverso un portale specializzato, sono riusciti a individuare la sua posizione lungo via Cona.

Arrivati sul luogo, gli agenti hanno instaurato un dialogo con il ragazzo, riuscendo a calmarlo e a prevenirne il gesto estremo. Successivamente, è stato richiesto l’intervento del personale sanitario, che ha prestato le cure necessarie e ha assistito il giovane.

Il pronto intervento delle forze dell’ordine e la collaborazione della persona che ha dato l’allerta hanno evitato una tragedia. L’episodio sottolinea l’importanza dell’attenzione e del supporto reciproco nella prevenzione di gesti estremi.

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Abruzzo

Teramo | Deferito 19enne per furto in attività commerciale e violazione del Foglio di Via

Nel tardo pomeriggio di ieri, 17 settembre 2024, la Squadra Volanti della Questura di Teramo è intervenuta presso il supermercato MAXICOAL di via Pannella, in seguito a una segnalazione del direttore dell’esercizio commerciale. Il direttore, dopo aver esaminato le immagini delle telecamere di sorveglianza, aveva notato la sottrazione di una bottiglia di liquore da parte di un individuo, che aveva riconosciuto come l’autore di un furto simile avvenuto pochi giorni prima nello stesso supermercato.

Gli agenti, giunti prontamente sul posto, hanno localizzato e fermato il sospetto, un giovane di 19 anni di origine tunisina. Alla vista della polizia, il ragazzo ha tentato di nascondere la bottiglia rubata e ha cercato di negare il furto. Tuttavia, la sua identità è stata confermata e si è scoperto che il giovane era già sottoposto a un provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Teramo.

Il 19enne è stato quindi accompagnato presso gli uffici della Questura per gli accertamenti necessari e successivamente denunciato all’autorità competente per i reati di furto e violazione del provvedimento di Foglio di Via. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso di risolvere rapidamente il caso e di prendere le misure legali adeguate.

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Abruzzo

Teramo | Arrestati un uomo di 74 anni e il figlio per violenza e maltrattamenti contro l’ex compagna

Nel pomeriggio del 12 settembre 2024, la Squadra Mobile della Questura di Teramo ha eseguito due misure cautelari nei confronti di un uomo di 74 anni e di suo figlio di 50 anni, disposte dal G.I.P. presso il Tribunale di Teramo. Il 74enne è stato posto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, mentre al figlio è stato imposto il divieto di avvicinamento, anche in questo caso con braccialetto elettronico. Le accuse comprendono reati gravi come maltrattamenti contro familiari, violenza sessuale, sequestro di persona e atti persecutori.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile di Teramo, hanno fatto luce su una serie di comportamenti violenti e persecutori perpetrati dal 74enne nei confronti della sua ex compagna negli ultimi due anni. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe inflitto alla donna violenze fisiche e psicologiche quasi quotidianamente, picchiandola con un bastone, insultandola e controllando ogni suo movimento. In più occasioni, avrebbe costretto la vittima a subire rapporti sessuali, legandola con corde o cinture, e l’avrebbe sequestrata in casa, sottraendole le chiavi e il cellulare. In un episodio particolarmente grave, avrebbe ustionato la donna, afferrandole le mani e ponendole sui fornelli accesi.

Dopo la fine della relazione, l’uomo e suo figlio avrebbero iniziato a perseguitare la donna, minacciandola e molestandola ripetutamente, appostandosi presso il suo luogo di lavoro e sommergendola di telefonate intimidatorie.

Le indagini proseguono, e le misure cautelari adottate sono mirate a tutelare la vittima dalle continue minacce e violenze.

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