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Campania

Reggio Calabria | Sequestrata casa di cura Villa Aurora per inquinamento ambientale

La casa di cura Villa Aurora di Reggio Calabria è stata posta sotto sequestro preventivo dal Gip, su richiesta della Procura, per il reato di inquinamento ambientale. Il provvedimento ha riguardato l’intera società che gestisce la struttura sanitaria, già oggetto di un analogo sequestro lo scorso 30 novembre per lo stesso motivo.

Le indagini, condotte dalla Polizia e dai Carabinieri, hanno accertato che la casa di cura non disponeva di alcun sistema alternativo per lo smaltimento dei rifiuti liquidi speciali, anche potenzialmente infettivi, che venivano scaricati abusivamente nelle acque reflue. Si tratta di una condotta reiterata nel tempo, già rilevata diversi anni fa dai Militari del N.O.E.

Nell’ambito dell’operazione, sono stati coinvolti anche personale dell’ARPACAL e dell’IDRORHEGION SCARL, che hanno effettuato ulteriori controlli sulle modalità di trattamento delle acque reflue industriali prodotte dalla casa di cura.

Sono indagati per i fatti contestati l’amministratore delegato, la direttrice responsabile, la responsabile amministrativa e il direttore sanitario della società. La gestione dell’intero patrimonio aziendale è stata affidata a due amministratori giudiziari, nominati dal Gip, per garantire la continuità dei servizi sanitari ai pazienti in cura presso la struttura.

Campania

Napoli | Tassi usurai che superavano il 100% di interessi, arrestate 15 persone

Nella mattina del 24 settembre 2024, le forze dell’ordine di Napoli hanno portato a termine una vasta operazione contro il fenomeno dell’usura e dell’estorsione, concentrata principalmente nel quartiere Poggioreale. L’intervento ha visto coinvolti i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Poggioreale, coadiuvati da diverse unità investigative del territorio, che hanno eseguito quindici ordinanze di misure cautelari, emesse su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

L’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale, ha permesso di individuare un gruppo di persone accusate di aver sfruttato economicamente due cittadini della zona, imponendo tassi d’interesse usurari su prestiti. I tassi avrebbero raggiunto percentuali estremamente elevate, arrivando a superare il 100% mensile. Le vittime, in difficoltà economiche, sono state costrette a subire un sistema di estorsioni prolungato.

Le ordinanze, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Napoli, hanno disposto diverse misure restrittive: per otto degli indagati è stata stabilita la custodia cautelare in carcere, mentre per i restanti sette è stato disposto il regime degli arresti domiciliari. Al momento, un solo soggetto coinvolto risulta ancora latitante ed è attivamente ricercato dalle autorità.

È importante sottolineare che le misure cautelari sono state adottate nella fase preliminare dell’indagine, e gli indagati, pur gravemente sospettati, godono del principio di presunzione d’innocenza fino all’eventuale sentenza definitiva. Tale operazione rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro la criminalità organizzata e il fenomeno dell’usura, una piaga che spesso colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione.

L’azione delle forze dell’ordine dimostra la ferma volontà dello Stato di contrastare con decisione questi fenomeni criminali, che continuano a minare la serenità e la sicurezza economica di molti cittadini, soprattutto in quartieri già segnati da un contesto sociale difficile.

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Campania

Napoli | Tassi usurai che superavano il 100% di interessi. Carabinieri arrestano 15 persone VIDEO

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Poggioreale, con il supporto di vari reparti dell’Arma, hanno eseguito quindici ordinanze di misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti gravemente indiziati di usura ed estorsione. Le operazioni sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e hanno coinvolto anche i Carabinieri di Napoli e Castello di Cisterna.

Gli indagati avrebbero prestato denaro a due residenti del quartiere Poggioreale applicando tassi usurari superiori al 100% mensile e, successivamente, avrebbero esercitato pressioni estorsive per il recupero delle somme. Tra i quindici destinatari dei provvedimenti, otto sono stati posti in custodia cautelare in carcere, mentre sette agli arresti domiciliari. Solo una persona è ancora ricercata.

L’ordinanza del GIP è stata emessa in fase di indagini preliminari, e i destinatari sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva. I soggetti coinvolti potranno ricorrere contro le misure cautelari.

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Attualità

Crolla palazzina nel napoletano, 4 morti tra cui due bimbi. Due i superstiti

E’ stato recuperato nella notte il corpo dell’ultima vittima rimasta uccisa nel crollo della palazzina di Saviano, in provincia di Napoli. Si tratta della nonna dei tre bimbi coinvolti nell’incidente, ultima dei dispersi del crollo. Con il recupero della donna sono terminate le operazioni di ricerca e soccorso: il bilancio finale è di quattro morti.
Nell’esplosione della palazzina in via Tappia, in contrada Masseria Carlona, sono infatti deceduti due bambini di 4 e 6 anni, la loro mamma e la nonna. Un altro fratellino di 2 anni e il padre sono rimasti feriti, l’uomo in modo grave.
Saranno gli accertamenti disposti dalla procura di Nola a stabilire esattamente cosa sia avvenuto. L’ipotesi più accreditata è quella di una fuga di gas che abbia causato l’esplosione.
– foto Agenzia Fotogramma –

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