Connect with us

Calabria

Acquaformosa (CS) | Due donne aggredite da Pitbull: una in gravi condizioni


Una donna di 75 anni e sua figlia hanno riportato ferite, con la donna anziana in condizioni gravi, a seguito di un’aggressione da parte di un pitbull. L’incidente è avvenuto ad Acquaformosa, nel comune della provincia di Cosenza. Il pitbull, regolarmente detenuto e dotato di microchip, ha spezzato la catena che lo teneva legato e ha attaccato le due donne mentre si trovavano nella proprietà di un parente per una visita. La donna di 75 anni ha subito lesioni alla testa, con lacerazioni al cuoio capelluto e all’orecchio sinistro, mentre la figlia, intervenuta per liberare la madre, ha riportato ferite lievi a una mano.

I carabinieri e gli operatori del 118 sono intervenuti immediatamente, chiedendo l’assistenza dell’elisoccorso, che è atterrato nelle vicinanze del luogo dell’incidente. La donna anziana è stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Cosenza, dove è attualmente ricoverata. La compagnia di Castrovillari dei carabinieri ha avviato un’indagine per comprendere l’esatta dinamica dell’accaduto. Nel frattempo, il pitbull coinvolto è stato posto in quarantena sanitaria dai Servizi veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Attualità

Condofuri (RC) | Colpo fortunato nel Reggino: vinti 50mila euro

Un’ondata di fortuna ha travolto Condofuri, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, grazie all’ultimo concorso del 10eLotto. Nella serata di sabato 21 settembre, un fortunato giocatore ha centrato un 9 Oro, portandosi a casa un premio di ben 50 mila euro. La Calabria si conferma ancora una volta terra di vincite, con un altro giocatore che, il giorno precedente, a Cosenza, ha vinto 6mila euro con un 4 Oro. Il 10eLotto continua a distribuire la fortuna su tutto il territorio italiano, con premi per un totale di 12,4 milioni di euro assegnati solo nell’ultima estrazione. Da inizio anno, la somma totale dei premi ha superato i 2,7 miliardi di euro.

Continua a leggere

Attualità

Lingua blu | Regione Calabria e Asp avviano l’acquisto di 500mila vaccini

A Catanzaro si è tenuta una riunione presieduta da Tommaso Calabrò, dirigente generale del Dipartimento regionale Salute e Welfare, per discutere della problematica della “Lingua Blu”, una malattia che sta colpendo gli allevamenti ovini in Calabria. All’incontro hanno partecipato i dirigenti dei servizi veterinari delle cinque Aziende sanitarie provinciali (ASP) calabresi, il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Giuseppe Iiritano, il commissario dell’ASP di Crotone, Antonio Brambilla, e la dirigente generale dell’ASP di Reggio Calabria, Lucia Di Furia.

Durante la riunione, è stato fatto il punto sulle attività già avviate per fronteggiare l’emergenza, e si è delineata la strategia finale per il controllo della malattia, basata su dati aggiornati e su certificazioni sanitarie ufficiali. È stata decisa l’avvio di una campagna di vaccinazione non obbligatoria, ma considerata fondamentale per contenere la diffusione del virus. In questo contesto, il commissario Brambilla ha avviato le procedure per l’acquisto di 500.000 dosi di vaccino.

Parallelamente, è stato predisposto un piano da sottoporre ai ministeri competenti, con il coinvolgimento dell’Istituto Zooprofilattico di Portici. Il Dipartimento regionale all’Agricoltura ha anche previsto misure finanziarie per sostenere economicamente gli allevatori, coprendo i costi per la vaccinazione delle greggi, la disinfestazione degli ovili e lo smaltimento delle carcasse degli animali infetti.

Calabrò ha ribadito l’impegno della Regione Calabria, sotto la guida del presidente Roberto Occhiuto, a supportare le amministrazioni locali e gli allevatori, sottolineando l’importanza di un’azione collaborativa e responsabile da parte di tutti gli attori coinvolti per fronteggiare efficacemente la crisi.

Continua a leggere

Calabria

Serrata (RC) | Autolavaggio privo di autorizzazioni e permessi, denunciato 57enne

A Serrata, nel reggino, i carabinieri hanno scoperto un’attività abusiva di autolavaggio, operativa grazie a un allaccio illegale alla rete idrica comunale. L’attività era gestita da un cinquantasettenne residente a San Pietro di Caridà, che è stato denunciato per furto e per violazione delle normative edilizie e ambientali.

L’indagine, condotta nell’ambito di controlli mirati a contrastare l’abusivismo edilizio e i reati ambientali, ha rivelato che la struttura era stata realizzata senza alcuna autorizzazione su un terreno privato. Inoltre, non erano presenti le infrastrutture necessarie per impedire lo scarico diretto delle acque reflue nell’ambiente, aggravando ulteriormente la situazione.

L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per furto d’acqua e per le gravi irregolarità relative alla costruzione e alla gestione dell’impianto, che violava anche le normative a tutela dell’ambiente.

Continua a leggere

TREND

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY