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Calabria

Corigliano Rossano (CS) Anziana scippata dopo aver preso la pensione

Nella mattina di ieri, nel suggestivo centro storico di Rossano, si è verificato un grave episodio di scippo ai danni di una anziana signora di 84 anni appartenente alla comunità locale. Questo tragico evento mette in luce la crescente audacia della microcriminalità, che agisce senza timori durante il giorno e prende di mira soggetti vulnerabili, privi di mezzi di difesa.

L’atto criminale è avvenuto intorno alle 10 del mattino, nella zona centrale per eccellenza del centro storico, nota per ospitare l’ufficio postale di Piazza Steri, il cuore pulsante della comunità con le sue attività commerciali, uffici e costante flusso di persone. Il colpo è stato pianificato e eseguito con precisione, sfruttando il momento in cui molte persone avevano appena incassato le pensioni presso l’ufficio postale.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sembra che l’anziana signora sia stata seguita da un individuo sin dal suo ingresso alle poste fino al momento in cui si è diretta verso casa. Il crimine si è consumato lungo il percorso che la donna doveva compiere per rientrare nella propria abitazione. L’aggressore ha agito con un tratto deciso e rapido, strappando la borsa dalla vittima, che ha perso l’equilibrio e è finita a terra. L’atto è avvenuto a breve distanza dalla Chiesa di San Domenico.

All’interno della borsa, oltre alla pensione, erano presenti il portafogli e tutti i documenti personali della donna. Dopo il gesto criminale, lo scippatore si è dileguato tra le strette viuzze e i vicoli del centro storico, cercando di sfuggire alle autorità e di far perdere le proprie tracce. Questo evento sconcertante sottolinea l’importanza di affrontare il problema della microcriminalità e di garantire una maggiore sicurezza per i cittadini più vulnerabili della nostra società.

Calabria

Cirò Marina | Chiusura temporanea di un bar “ritrovo” di pregiudicati

Questura di KR

Il Questore di Crotone ha emesso un provvedimento di sospensione per un bar situato a Cirò Marina, che rimarrà chiuso per un periodo di 15 giorni. Questa decisione è scaturita da segnalazioni ricevute dalla Compagnia Carabinieri del comune, che ha evidenziato una problematica persistente: il locale era diventato un ritrovo abituale per individui con precedenti penali.

Le autorità competenti, dopo un’attenta valutazione della situazione, hanno ritenuto necessario intervenire per garantire la sicurezza pubblica. Questo non è il primo provvedimento di chiusura per l’esercizio, già interessato da una sospensione di 7 giorni nel 2022. L’azione mira a prevenire ulteriori problematiche legate alla legalità e alla sicurezza nella comunità.

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Calabria

Sellia Marina (CZ) | Sventata estorsione: metodo del “cavallo di ritorno”

CC Catanzaro

I Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina hanno arrestato un giovane di 26 anni di Catanzaro, colto in flagranza di reato per un tentativo di estorsione. Il giovane, in concorso con altri, è accusato di aver cercato di estorcere denaro con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”, un sistema criminale che prevede la richiesta di denaro per la restituzione di un bene rubato.

La vicenda ha avuto inizio con il furto di un’auto a Catanzaro Lido, denunciato dal proprietario, un giovane di Sellia Marina. Due giorni dopo il furto, il ladro ha contattato la vittima, offrendosi di “aiutarlo” a recuperare l’auto in cambio di 600 euro in contanti. Il proprietario, collaborando con i Carabinieri, ha accettato l’incontro concordato per lo scambio del denaro.

L’arresto è avvenuto poco dopo la consegna del denaro, quando i militari hanno fermato il sospettato trovandolo in possesso della somma estorta. Il Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, disponendo per il giovane la custodia cautelare in carcere.

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Calabria

Operazione Nemesis: Dieci Arresti per Scambio Elettorale Politico-Mafioso in Calabria

CC KR

In un’importante operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Crotone, dieci persone sono state arrestate con l’accusa di essere coinvolte in uno scambio elettorale politico-mafioso legato alla ‘ndrangheta. L’operazione, denominata Nemesis, ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare da parte del giudice per le indagini preliminari di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Tra i soggetti arrestati spicca il sindaco di Casabona, Francesco Seminario, ritenuto legato alla cosca Tallarico. Le indagini hanno rivelato che il sindaco avrebbe ottenuto un ampio sostegno elettorale dalla criminalità organizzata, promettendo in cambio benefici, come l’assegnazione di lavori pubblici. L’operazione ha interessato i comuni di Casabona, Scandale e Strongoli, dove si sono evidenziati segnali di una forte infiltrazione mafiosa nella politica locale.

In totale, otto persone sono state portate in carcere e due sono state poste agli arresti domiciliari. Le accuse mosse nei loro confronti includono anche associazione per delinquere di tipo mafioso e furto aggravato. Le indagini hanno dimostrato l’attività operativa della ‘ndrina di Casabona, collegata a vari gruppi criminali della regione, dedicata a traffici illeciti e alla gestione di affari legati al narcotraffico.

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione in Calabria, evidenziando come i legami tra politica e mafia possano compromettere seriamente la democrazia locale e il benessere della comunità. Le autorità continuano a monitorare la situazione, nella speranza di estirpare definitivamente le radici mafiose che minacciano il territorio.

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