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Cronaca

Camorra | Arrestato in Spagna il boss del clan Contini, Nicola Rullo

Il capo camorrista Nicola Rullo, 53 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Alicante, in Spagna, dopo essere rimasto latitante per 3 mesi. Rullo è considerato un elemento di spicco del clan Contini, e l’operazione di cattura è stata condotta dal Nucleo investigativo del Comando provinciale di Napoli, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. L’uomo era riuscito a sfuggire all’ordine di carcerazione emanato lo scorso settembre.

Secondo gli investigatori, Nicola Rullo svolgeva un ruolo chiave come braccio destro di Edoardo Contini, il capo del clan Contini, attualmente detenuto. L’arresto è avvenuto in Spagna grazie alle informazioni raccolte e alle indagini dei carabinieri di Napoli, che hanno collaborato con l’unità Udyco Central della polizia spagnola attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

I carabinieri hanno seguito gli spostamenti dei familiari di Rullo, consentendo loro di ricostruire e documentare la rete relazionale e le abitudini del criminale. Con lo scambio informativo con la polizia spagnola, i carabinieri e l’Udyco hanno individuato Rullo in un noto resort ad Alicante, dove si era rifugiato per almeno 20 giorni nel tentativo di sfuggire alla cattura.

Attualmente, Rullo è detenuto in Spagna in attesa del provvedimento di estradizione, poiché deve scontare una pena di 4 anni, 2 mesi e 8 giorni di reclusione per associazione di tipo mafioso. L’arresto di questo elemento di spicco rappresenta un significativo successo nell’azione di contrasto alle attività criminali della camorra.

Cronaca

Argenta (FE) | Ordigno bellico disinnescato dagli Artificieri

CC Ferrara

Un ritrovamento inaspettato ha movimentato la mattinata nel piccolo comune di Filo di Argenta. Un cittadino, impegnato nella ricerca di monete con il suo metal detector all’interno di un parco pubblico, ha scoperto un oggetto che si è rivelato essere un ordigno bellico. L’uomo, intuendo la potenziale pericolosità del ritrovamento, ha immediatamente allertato le autorità. Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri della Stazione di Longastrino, i quali hanno confermato la presenza di un presunto ordigno della Seconda Guerra Mondiale.

Gli artificieri del Nucleo Investigativo di Bologna sono giunti successivamente per valutare la situazione. Dopo attente verifiche, hanno confermato che si trattava di una bomba di mortaio risalente al periodo bellico. Il team ha proceduto alla messa in sicurezza del dispositivo, rimuovendolo dal luogo per eseguire successivamente le operazioni di brillamento.

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Calabria

Melito Porto Salvo (RC) | Sanzioni e Denunce nel weekend per Sicurezza Stradale e sul Lavoro

Nei giorni scorsi, i carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno intensificato i controlli sul territorio, con l’obiettivo di contrastare gli illeciti e garantire la sicurezza stradale, in particolare lungo la SS 106, spesso teatro di incidenti mortali. L’attività, che ha coinvolto numerose pattuglie, ha posto un’attenzione particolare anche alla lotta contro il lavoro irregolare e al rispetto delle norme di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Durante i controlli effettuati sulle principali arterie viarie del comune, sono state identificate circa 140 persone, ispezionate oltre 60 autovetture e 10 esercizi commerciali. Le violazioni rilevate hanno portato a sanzioni per diverse centinaia di euro, dovute principalmente all’uso del telefono durante la guida, all’omesso uso delle cinture di sicurezza, al trasporto di persone oltre il numero consentito e alla mancata esibizione dei documenti di circolazione.

In uno specifico controllo presso un’attività di somministrazione di alimenti e bevande, i carabinieri hanno sanzionato il titolare con una multa di 1.032 euro per la mancata esposizione del listino prezzi.

Inoltre, durante un’ispezione a un cantiere edile, i militari hanno denunciato un 38enne di nazionalità egiziana, legale rappresentante della ditta incaricata dei lavori. Sono state riscontrate gravi violazioni: l’impianto elettrico di cantiere non risultava a norma, mettendo in pericolo la sicurezza dei lavoratori, e un operaio è stato trovato a operare senza dispositivi di protezione individuale.

Queste attività rientrano in un più ampio piano di controllo del territorio da parte dell’Arma dei Carabinieri, volto a garantire sicurezza e legalità anche nelle aree più periferiche. Sul caso del cantiere, la denuncia è attualmente in fase di indagini preliminari e ulteriori valutazioni saranno effettuate in sede processuale.

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Cronaca

Padova | Sospesa la licenza di un locale in Galleria Tito Livio per motivi di sicurezza

Nella serata di sabato 21 settembre, la Squadra Amministrativa della Questura di Padova, insieme al personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha notificato un provvedimento di sospensione della licenza per un esercizio pubblico situato in Galleria Tito Livio. La sospensione, della durata di 60 giorni, è stata firmata dal Questore di Padova, Marco Odorisio, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).

Il provvedimento si è reso necessario per prevenire ulteriori episodi di pericolosità sociale all’interno del locale, dove si erano verificate condotte illecite. Nella sera di venerdì 20 settembre, infatti, una violenta lite tra due uomini era sfociata in un’aggressione con arma da taglio. Un dipendente del bar si era presentato in Questura denunciando di essere stato ferito alle braccia durante la colluttazione con un conoscente. Gli agenti intervenuti sul posto hanno confermato l’accaduto e sequestrato un coltello con una lama di 13 cm.

Entrambi i protagonisti della lite sono stati identificati: il dipendente, un 51enne romano con numerosi precedenti penali, è stato denunciato per lesioni aggravate; l’altro uomo, un 32enne padovano con precedenti per spaccio e lesioni personali, ha riportato ferite lievi ed è stato trasportato al pronto soccorso.

A causa della gravità dell’episodio e della presenza di altri individui con precedenti penali nel locale, è stato disposto il provvedimento di chiusura per garantire la sicurezza pubblica.

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