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Torino-Lazio 2-3, i biancocelesti impongono il primo stop ai granata

Tavares e Dia trascinano la Lazio, mentre al Torino, al primo stop stagionale, non basta l’ennesimo gol di Adams per portare a casa punti preziosi: nel finale arrivano i lampi di Noslin e Coco, e alla fine sono i biancocelesti a prevalere per 2-3 sul campo dei granata nella sesta giornata di Serie A. Vanoli ritrova due pedine fondamentali in difesa come Vojvoda e Coco, mentre in attacco viene confermato Sanabria al fianco di Zapata. Tra i biancocelesti spazio per Castellanos, al rientro dall’infortunio, supportato da Dia con Zaccagni e Isaksen sulle fasce. Proprio il danese è protagonista di uno dei primi lampi della partita scambiando con Lazzari, ma Sosa chiude bene. All’8′ il vantaggio ospite: Tavares irrompe su un duello a centrocampo, arriva sul fondo ed è lucido nell’alzare la testa e vedere l’inserimento di Guendouzi, che di piatto buca Paleari. La partita è equilibrata e a tratti a ritmi bassi, ma il Torino si accende quando riesce a coinvolgere Zapata e Sanabria: da un loro palleggio aereo si libera spazio per il tiro al volo di Ilic, su cui Provedel è reattivo.
Nella ripresa, Vanoli inserisce subito Adams, ma è la Lazio a creare: Paleari chiude su Castellanos e Romagnoli ma nulla può sul tiro di Dia, che raddoppia al 60′ dopo l’iniziativa di Isaksen, bravo a superare Coco, arrivare sul fondo e mettere in mezzo, grazie anche all’ottimo velo di Zaccagni. Il Toro reagisce prontamente con i nuovi ingressi: Ilic porta palla e serve Vlasic, che a sua volta l’appoggia a Adams; il diagonale dello scozzese è chirurgico e Provedel non può arrivarci. Negli ultimi venti minuti arrivano poche occasioni da gol nonostante l’intensità rimanga alta, col Torino che prova a costruire i presupposti per il pareggio ma la Lazio è brava a gestire il ritmo, provando anche a colpire in contropiede. Nel finale ci prova ancora Adams con una soluzione complicata in seguito a un controllo aereo, ma è a cavallo del 90′ che la partita si infiamma nuovamente: prima Noslin, entrato da 30″, sembra chiudere la partita con la zampata dell’1-3, ma al 92′ Coco, dopo la torre di Masina, trova una girata perfetta sul secondo palo. E’ l’ultima emozione di una partita pazza, il cui risultato non cambia più.
– Foto: Image

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La Fifa ufficializza i 12 stadi statunitensi del Mondiale per Club

La FIFA ha confermato l’elenco dei 12 stadi statunitensi nei quali si svolgerà la FIFA Club World Cup 2025, prima edizione del nuovo format che vedrà i 32 migliori club del pianeta affrontarsi per il titolo di campione del mondo di calcio per club.
La competizione prenderà il via domenica 15 giugno 2025 e si concluderà nella cornice del MetLife Stadium di New York (NJ), dove domenica 13 luglio 2025 verrà disputata la finale della FIFA Club World Cup 2025, il tutto poco più di 12 mesi prima della finale della FIFA World Cup 26 in programma proprio in questo stadio.

L’elenco degli stadi selezionati per la FIFA Club World Cup 2025 viene completato da: Mercedes-Benz Stadium (Atlanta), Bank of America Stadium (Charlotte), TQL Stadium (Cincinnati), Rose Bowl Stadium (Los Angeles), Hard Rock Stadium (Miami), GEODIS Park (Nashville), Camping World Stadium (Orlando), Inter&Co Stadium (Orlando), Lincoln Financial Field (Filadelfia), Lumen Field (Seattle) e Audi Field (Washington D.C.).
“Il calcio è lo sport più seguito al mondo. Nel 2025 FIFA inaugurerà una nuova era nella storia del calcio per club grazie alla più grande, inclusiva e meritocratica competizione per club su scala globale, che andrà in scena proprio qui negli Stati Uniti” ha dichiarato del Presidente FIFA Gianni Infantino durante il Global Citizen Festival, in scena presso Central Park, New York.

L’annuncio arriva in contemporanea con la conferma della nuova collaborazione quadriennale tra FIFA e Global Citizen, volta al coinvolgimento degli appassionati di calcio in tutto il mondo nella lotta alla povertà estrema e nel garantire istruzione a milioni di bambini
Ad oggi sono 30 le squadre qualificate: Al Ahly (Egitto), Wydad (Marocco), ES Tunis (Tunisia), Mamelodi Sundowns (Sudafrica), Al Hilal (Arabia Saudita), Urawa Red Diamonds (Giappone), Ulsan HD (Corea del Sud), Al Ain (Emirati Arabi Uniti), Chelsea (Inghilterra), Real Madrid (Spagna), Manchester City (Inghilterra), Bayern Monaco (Germania), Paris Saint-Germain (Francia), Inter (Italia), Porto (Portogallo), Benfica (Portogallo), Borussia Dortmund (Germania), Juventus (Italia), Atletico Madrid (Spagna), Salisburgo (Austria), Monterrey (Messico), Seattle Sounders (Usa), Club Leon (Messico), Pachuca (Messico), Auckland City (Nuova Zelanda), Palmeiras (Brasile), Flamengo (Brasile), Fluminense (Brasile), River Plate (Argentina) e Boca Juniors (Argentina). Gli ultimi due pass andranno alla prossima vincitrice della Libertadores (o se già qualificata la prima delle non qualificate nel Ranking Conmebol) e una squadra della MLS in rappresentanza del Paese ospitante.

– Foto: Ita Agency –

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Musetti sconfitto a Pechino, Bu Yunchaokete ai quarti

Lorenzo Musetti sdi ferma al “China Open”, Atp 500 da 3.720.165 dollari che si sta giocando sul duro dell’Olympic Green Tennis Center di Pechino. Ai quarti di finale approda Bu Yunchaokete. Il numero 3 di Cina e 96 del mondo si è imposto per 6-2, 6-4 a Lorenzo Musetti, che era sotto 4-1 40-15 nel secondo set, ha rimontato fino al 4-4 ma ha perso di nuovo il servizio e di lì a poco il match. Si è toccato più volte l’avambraccio destro il carrarino, che avrebbe potuto diventare il terzo italiano nei quarti nell’ATP 500 di Pechino. In questa categoria di tornei, se ne sono visti così tanti solo ad Amburgo nel 2015 (Bolelli, Fognini, Seppi). Buyunchaokete (96) ha firmato la sua prima vittoria contro un Top20 ed è diventato il secondo cinese nei quarti a Pechino dopo Zhang Ze nel 2012.

– Foto: Ipa Agency –

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A Pechino gli azzurri Bolelli-Vavassori in semifinale nel doppio

Simone Bolelli e Andrea
Vavassori conquistano la semifinale nel doppio al “China Open”, che si sta giocando sul duro dell’Olympic Green Tennis Center di Pechino. Gli azzurri ai quarti hanno sconfitto per 6-0, 7-5 il kazako Alexander Bublik e lo spagnolo Pedro Martinez. Si giocheranno un posto in finale in un derby contro Flavio Cobolli e Lorenzo Musetti, sconfitto in singolare dal cinese Buyunchaokete, o contro l’olandese Wesley Koolhof e il croato Nikola Mektic.

– Foto: Ipa Agency –

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