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Cronaca

Chiara Ferragni sotto inchiesta, chiuse le indagini: truffa aggravata

Le indagini nei confronti di Chiara Ferragni e di altri soggetti coinvolti in una presunta truffa aggravata si sono concluse, con la Procura di Milano che si prepara a richiedere il processo. Al centro dell’inchiesta, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, ci sono accuse di pubblicità ingannevole relative alla vendita di prodotti come il pandoro ‘Pink Christmas’ e le uova di Pasqua, avvenute tra il 2021 e il 2022.

Secondo gli inquirenti, le pratiche commerciali avrebbero mascherato aumenti di prezzo con iniziative benefiche, ingannando i consumatori. Chiara Ferragni, insieme al suo ex collaboratore Fabio Damato e ai rappresentanti delle aziende produttrici, è accusata di aver contribuito alla pianificazione di comunicazioni ingannevoli.

Gli avvocati di Ferragni hanno dichiarato che la vicenda non presenta profili penali e che le questioni sollevate sono già state affrontate in precedenti contesti legali. Hanno espresso fiducia nel lavoro della magistratura, auspicando una rapida risoluzione che possa dimostrare l’innocenza della loro assistita.

Secondo la Procura, il profitto illecito derivante dalle vendite contestate ammonterebbe a oltre 2,2 milioni di euro. La chiusura delle indagini segna un momento cruciale in un caso che ha attirato l’attenzione mediatica e sollevato interrogativi sul mondo della pubblicità e della vendita online.

Calabria

Operazione Nemesis: Dieci Arresti per Scambio Elettorale Politico-Mafioso in Calabria

CC KR

In un’importante operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Crotone, dieci persone sono state arrestate con l’accusa di essere coinvolte in uno scambio elettorale politico-mafioso legato alla ‘ndrangheta. L’operazione, denominata Nemesis, ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare da parte del giudice per le indagini preliminari di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Tra i soggetti arrestati spicca il sindaco di Casabona, Francesco Seminario, ritenuto legato alla cosca Tallarico. Le indagini hanno rivelato che il sindaco avrebbe ottenuto un ampio sostegno elettorale dalla criminalità organizzata, promettendo in cambio benefici, come l’assegnazione di lavori pubblici. L’operazione ha interessato i comuni di Casabona, Scandale e Strongoli, dove si sono evidenziati segnali di una forte infiltrazione mafiosa nella politica locale.

In totale, otto persone sono state portate in carcere e due sono state poste agli arresti domiciliari. Le accuse mosse nei loro confronti includono anche associazione per delinquere di tipo mafioso e furto aggravato. Le indagini hanno dimostrato l’attività operativa della ‘ndrina di Casabona, collegata a vari gruppi criminali della regione, dedicata a traffici illeciti e alla gestione di affari legati al narcotraffico.

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione in Calabria, evidenziando come i legami tra politica e mafia possano compromettere seriamente la democrazia locale e il benessere della comunità. Le autorità continuano a monitorare la situazione, nella speranza di estirpare definitivamente le radici mafiose che minacciano il territorio.

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Cronaca

Sassari | Estate in vigilanza: intensificati i controlli contro l’illegalità Economico-Finanziaria

GdF Sassari

Nel periodo estivo, la Guardia di Finanza di Sassari ha implementato un significativo potenziamento delle operazioni di controllo economico e finanziario su tutto il territorio provinciale, con un focus particolare sulle località turistiche. Questo rafforzamento mira a contrastare i traffici illeciti e le forme di illegalità economica, affrontando in modo specifico settori critici come l’abusivismo commerciale, il gioco illegale e la contraffazione.

Nell’ambito delle attività operative, il corpo ha condotto oltre 1.000 interventi, monitorando i corrispettivi telematici e le merci trasportate su strada. I controlli sul gioco d’azzardo hanno rivelato 4 violazioni su 29 verifiche effettuate. Importante è stato anche il contrasto al lavoro sommerso, con 82 interventi che hanno portato alla verbalizzazione di 16 datori di lavoro per aver impiegato lavoratori in nero o irregolari.

Le indagini sulla contraffazione hanno portato al sequestro di oltre 5.200 articoli non conformi, tra cui articoli di marca falsificati in un negozio di Alghero, con un soggetto denunciato. Inoltre, la lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti ha comportato 157 operazioni, con il sequestro di circa 30 kg di droga, principalmente cocaina, marijuana e hashish. Gli scali portuali e aeroportuali della provincia sono stati i punti chiave per l’intercettazione della maggior parte delle sostanze.

Infine, la Guardia di Finanza ha eseguito 434 controlli di valuta alla frontiera, scoprendo irregolarità per un valore complessivo di oltre 3,6 milioni di euro. Queste operazioni, frutto di un’analisi costante dei flussi di traffico, continueranno a garantire un ambiente di mercato leale e a proteggere i cittadini rispettosi delle norme. La lotta contro l’illegalità economico-finanziaria rimane una priorità per le Fiamme Gialle, impegnate a tutelare l’interesse della collettività e del sistema economico nazionale.

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Cronaca

Nuoro | Sequestrate 3.500 piante di Canapa in Sardegna

GdF Nuoro

La Guardia di Finanza di Nuoro, in collaborazione con il Nucleo P.E.F. di Cagliari, ha effettuato un’importante operazione anti-droga che ha portato al sequestro di circa 3.500 piante di canapa nei territori di Fonni, Mamoiada e Sarule. Questo intervento rientra in un’ampia strategia di monitoraggio contro il traffico di sostanze stupefacenti, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le coltivazioni illecite.

Grazie a informazioni raccolte dalla Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Elmas, gli agenti sono riusciti a identificare e abbattere queste piantagioni, le cui infiorescenze avrebbero potuto produrre circa 1.500 kg di marijuana, con un valore stimato di 15 milioni di euro sul mercato nero. Le piante sequestrate presentavano un livello di THC ben oltre i limiti consentiti dalla legge, rendendo ancora più gravi le implicazioni legate a questa attività illecita.

Tre cittadini italiani sono stati denunciati alla Procura di Nuoro per illecita coltivazione di canapa, ma si precisa che la loro colpevolezza dovrà essere accertata in sede di processo. L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di vigilanza e prevenzione, a testimonianza della continua lotta delle autorità contro il traffico di droga in Sardegna.

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