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Sinner si arrende ad Alcaraz nella finale di Pechino

Dopo tre ore e 20 minuti di una splendida battaglia, Carlos Alcaraz si aggiudica il “China Open”, torneo Atp 500 dal montepremi complessivo di 3.891.650 dollari che si è disputato a Pechino. Lo spagnolo, numero 3 Atp e secondo favorito del seeding, si è imposto su Jannik Sinner, numero 1 del mondo, in tre set vincendo il tie break finale 7-3, piazzando un incredibile parziale di 7-0. Il 23enne di San Candido si era aggiudicato il primo set per 7-6(6), poi Alcaraz ha vinto il secondo 6-4 e il terzo 7-6(3).
– foto Ipa Agency –

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Celebrato il 60° anniversario del Centro Sportivo Carabinieri

Un binomio vincente nato 60 anni fa. Il Salone d’Onore della Caserma “Salvo D’Acquisto” di Roma, sede della divisione “Unità Mobili Specializzate” dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza del comandante della Scuola Ufficiali Claudio Domizi, ha ospitato la cerimonia di celebrazione del 60° anniversario della fondazione del Centro Sportivo Carabinieri. Un evento al quale hanno preso parte, fra gli altri, il numero uno del Coni Giovanni Malagò, il capo del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri Flavio Siniscalchi e e il presidente del Comitato paralimpico, Luca Pancalli.

La cerimonia si è aperta con il saluto del comandante del Centro Sportivo Carabinieri, il Generale di Brigata Gianni Massimo Cuneo, e con l’intervento del generale di divisione Claudio Domizi, a cui è seguita la proiezione di un filmato celebrativo del reparto. Dopo gli interventi di Malagò e Pancalli, è stata presentata anche la Mascotte del Centro Sportivo Carabinieri “Posillipo”, alla presenza dei familiari della famiglia del compianto campione Raimondo D’Inzeo, e con la consegna degli attestati al merito sportivo ai medagliati e agli atleti che si sono distinti per i risultati conseguiti alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Un riconoscimento sarà consegnato anche alle vecchie glorie del passato tra i quali Ezio Gamba, Gianluca Guazzaroni, Mauro Numa, Gabriella Paruzzi, Alfredo Rota, Giovanna Trillini e Armin Zoeggeler. Per la ricorrenza è stato anche realizzato un annullo filatelico da Poste Italiane quale simbolico ricordo dell’anniversario della fondazione del Centro Sportivo, nato nella primavera del 1964 e che, solo ai Giochi, annovera ben 118 medaglie. A conclusione della mattinata la suggestiva esecuzione del Carosello Storico da parte del 4º Reggimento Carabinieri a Cavallo.
– foto ufficio stampa Carabinieri –

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Liverpool-Bologna 2-0, Mac Allister e Salah in gol

Sconfitta senza demeriti per il Bologna di Vincenzo Italiano, che cade all’Anfield per 2-0 contro il Liverpool ma giocando una partita all’altezza del palcoscenico europeo della Champions League. Partita gagliarda da parte dei rossoblu, decisa però dalle reti di Mac Allister e Salah, una per tempo. Inizio di personalità da parte del Bologna, con Dallinga che troverebbe il gol al 9′, con lo scavetto che batte Alisson, ma il tutto in posizione irregolare. Squillo rossoblu al quale il Liverpool risponde all’11’ con la rete del vantaggio: letale l’inserimento in area di Mac Allister, che servito con i tempi giusti da Salah deve solo spingere in porta il pallone dell’1-0.

Euforia della squadra di Italiano frenata dal cinismo degli uomini di Slot, che cinque minuti andrebbero nuovamente in gol con Nunez, ma è nuovamente l’assistente dell’arbitro a fermare tutto per fuorigioco. Fase di sbandamento iniziale dalla quale però il Bologna riesce ad uscire bene, colpendo prima un palo esterno con Ndoye, poi con il tiro potente di Urbanski respinto bene da Alisson. Partita viva ad Anfield, anche in avvio di ripresa, con il Bologna pericoloso al 55′ grazie alla conclusione d’interno mancino di Orsolini, che da buona posizione però non indirizza bene il pallone.

Equilibri che tengono in piedi il parziale fino al 75′, quando Salah parte dalla sinistra e col suo mancino disegna la traiettoria a giro sulla quale Skorupski non può nulla. Raddoppio Liverpool e gara in discesa, almeno dal punto di vista del risultato, con un Bologna che non demorde, continuando a farsi sentire in mezzo al campo, ma senza riuscire a segnare un gol che probabilmente avrebbe meritato. Si chiude così la sfida di Anfield, con la seconda vittoria del Liverpool – dopo quella dell’esordio a San Siro contro il Milan – e una sconfitta, seppur senza demeriti, da parte degli emiliani.
– Foto Image –

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Impresa Juve alla Red Bull Arena, Lipsia piegato per 3-2

Al termine di una partita folle e ricca di episodi, la Juventus batte 3-2 il Lipsia, compiendo un’impresa eroica alla Red Bull Arena. La doppietta di Vlahovic e la perla nel finale di Conceicao regalano ai bianconeri la seconda vittoria nel girone di Champions: per i tedeschi va in gol due volte Sesko. Gli infortuni, l’espulsione di Di Gregorio e la vivacità offensiva del Lipsia non scoraggiano una Juve, mai doma e sempre impavida. L’avvio di gara per i bianconeri si rivela alquanto traumatico: già dopo undici minuti, Motta è costretto ad operare due sostituzioni, a causa dei guai fisici prima di Bremer, poi di Nico Gonzalez. Nonostante un primo quarto d’ora psicologicamente traumatico, i ragazzi di Motta si fanno preferire al Lipsia, sul piano della proposta di gioco.

Alla prima sbavatura della Juve, però, la formazione di casa ringrazia e segna la rete dell’1-0: su azione di ripartenza, Openda serve Sesko che, dopo uno splendido aggancio di sinistro, di potenza infila la palla sotto la traversa. Al 36′ la Juve protesta all’indirizzo dell’arbitro Letexier, in seguito al contatto in area tra Vlahovic e Lukeba: nemmeno il Var ravvisa il piede a martello del difensore francese. Nella ripresa la Juve rientra in campo con maggiore ferocia e il palo di Koopmeiners al 49′ è anticipatorio del gol bianconero. Un minuto dopo, Vlahovic timbra l’1-1, inserendosi in area e deviando in rete il cross di Cambiaso. Proprio quando la partita sembra girare a favore dei bianconeri, due ingenuità complicano nuovamente la situazione. Al 59′ Di Gregorio prende la palla con le mani fuori dall’area e viene espulso dopo il ricorso al Var.

Al 65′, invece, il neoentrato Douglas Luiz commette fallo di mano sulla punizione dal limite di Simons: dal dischetto ci pensa Sesko a fare 2-1. Non è, però, finita, perchè Vlahovic non ci sta e si carica la squadra sulle spalle, pareggiando nuovamente con un grande mancino da fuori. L’inferiorità numerica non scoraggia la Juve che mantiene un atteggiamento coraggioso, ma rischia a più ripresa di subire un nuovo svantaggio. Openda è semplicemente imprendibile e colpisce ben due pali. Quando meno te l’aspetti, però, al 82′ una fiammata di Conceicao vale il clamoroso 3-2 per la Juve: il portoghese salta secco Raum e poi fredda Gulacsi. Il finale è di pura sofferenza, ma la retroguardia di Motta regge. Una serata da sogno per la Vecchia Signora, capace di reagire anche agli episodi negativi.
– Foto Image –

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