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Cultura

Messina | Torna l’Ottobrata Romettese organizzata dall’Associazione Rymtà Haya

Torna l’Ottobrata Romettese. La manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, è organizzata dall’Associazione Rymtà Haya, con il patrocinio gratuito del Comune di Rometta e della Città Metropolitana di Messina.

Quattro domeniche (6 – 13 – 20 e 27 ottobre) all’insegna della musica, dei sapori e del divertimento, per offrire ai visitatori la possibilità di staccare dalla routine quotidiana e vivere un’esperienza di puro relax.

Un’occasione unica, peraltro, per visitare l’incantevole borgo di Rometta ed assaporare i piatti della locale tradizione culinaria.

Si parte domenica 6 ottobre alle ore 11:00, con l’apertura degli stand espositivi dell’artigianato locale e di quelli enogastronomici.

Un’organizzazione precisa, scandita tutte le domeniche da ritmi incalzanti ed arricchita di volta in volta da tante novità.

L’Ottobrata Romettese vuole essere prima di tutto una manifestazione a misura di famiglie – dichiara Alberto Magazzù, presidente dell’associazione Rymtà Haya – che consenta a tutti, dai nonni ai nipoti, di trascorrere una piacevole domenica insieme”.

Non casuale, ad esempio, la scelta dei generi musicali. Si spazia dal Dj live Set con Sinapsart e Ciccio Mix, presenti tutte le domeniche mattina, all’immancabile appuntamento con Luciano Fraita, che animerà i pomeriggi con il suo show. Saranno ben quattro, invece, i gruppi di musica Folk che si alterneranno, uno ogni domenica, intrattenendo i presenti con i loro spettacoli. Per i più piccini, inoltre, baby dance e giochi vari, ma anche la possibilità di andare in giro con il Trenino di Francesca, che percorrerà no stop l’anello che cinge il centro storico.

In serata, infine, gli spettacoli di piazza, che varieranno di domenica in domenica.

Si parte con il cabaret di Mariuccia Cannata, in arte “Pipitonella, che regalerà momenti di ilarità alla piazza. Il 13 ottobre, invece, sarà la volta degli Studio 3, nota band di musica pop; La terza domenica, quella stessa piazza che ha accolto i precedenti ospiti sarà illuminata dalle luci dello spettacolo di Roberta Pennisi, per chiudere in bellezza, domenica 27 ottobre, con la comicità di Uccio De Santis.

La noia da noi sarà bandita – prosegue Magazù – Chi verrà, non solo avrà l’occasione di visitare Rometta, ma potrà anche rivivere le tipiche atmosfere di un borgo in festa, sentire il profumo del mosto o delle olive appena colte, assaporare la ricotta, le caldarroste, il pane appena sfornato”.

Artisti di strada e giocolieri del fuoco animeranno vicoli e piazze dove gli artigiani locali potranno esporre e vendere le loro creazioni.

Spazio anche all’arte, con la mostra di pittura “Ottobr’Arte 2.0”, visitabile tutte le domeniche del mese, mentre nel pomeriggio la Pro Loco San Leone curerà le visite guidate al borgo.

Il gran numero di visitatori dello scorso anno ci fa sperare anche quest’anno in un analogo successo. Dieci anni fa, quando nacque l’associazione Rymtà Haya, non avremmo potuto nemmeno immaginare quello che saremmo riusciti, anno dopo anno a creare. Per noi questo è un compleanno speciale, che speriamo di festeggiare con i tanti visitatori che nel mese di ottobre vorranno venirci a trovare a Rometta”. 

L’appuntamento è tutte le domeniche di ottobre dalle 11:00 alle 23:00 a Rometta superiore.

Cultura

Messina | Presentata la VI edizione del Festival degli Aquiloni

Il Festival degli Aquiloni, giunto alla sesta edizione, organizzato dalla Pro Loco Capo Peloro in compartecipazione con il Comune di Messina e il patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi a palazzo Zanca. Presenti il sindaco Federico Basile e l’assessore Massimo Finocchiaro, hanno preso parte la presidente della Messinaservizi Mariagrazia Interdonato; il consigliere comunale Libero Gioveni delegato dall’assessora regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata; il presidente della VI Municipalità Francesco Pagano; e il presidente della Proloco Capo Peloro Paolo Alibrandi con i componenti dell’associazione promotori della manifestazione, oltre ad una rappresentanza di realtà cittadine che hanno aderito in qualità di sponsor e partner.

“Il Festival degli Aquiloni è ormai entrato far parte di quei tradizionali appuntamenti in Città, condivisi e patrocinati dall’Amministrazione comunale, per promuovere e valorizzare il nostro territorio”, così il sindaco Federico Basile. “Con piacere abbiamo avuto modo di constatare una massiccia presenza di partecipanti la settimana scorsa al prefestival degli aquiloni, tenutosi lungo la spiaggia di S. Margherita, un sorta di apripista in grado di evidenziare l’importanza di simili iniziative volte ad unire e attrarre la nostra comunità e visitatori. Il festival di questo fine settimana sarà caratterizzato da un ricco programma che avrà come scenario una cornice suggestiva come quella di Capo Peloro e che coniuga al meglio peculiarità ambientali, dove il vento protagonista e colorati aquiloni copratogonisti, insieme ad una serie di attività ci permetteranno di offrire momenti condivisi di gioiosa sostenibilità, di aggregazione e inclusione sociale”, ha concluso Basile.

L’evento celebrativo dell’arte del volo arricchito dagli aquiloni di varie forme e colori, certamente è uno di quelli che regala emozioni per tutte le età – ha proseguito l’assessore Finocchiaro – ma la nostra adesione come Amministrazione è ben accolta in quanto il festival mira a creare un connubio perfetto tra sport, cultura, ospitalità nlla nostra città, la Messina del vento e del mare e soprattutto dei bambini. Sono questi gli elementi importanti sui quali bisogna lavorare tutti in sinergia e nella fattispecie, accogliamo gli aquiloni perfette metafore perfette della visione di città che abbiamo in mente”.

In rappresentanza delle Partecipate comunali è intervenuta poi la presidente della Messinaservizi Bene Comune Interdonato per esternare a nome anche degli altri presidenti, la volontà delle Partecipate di essere sempre parte attiva e di supporto a iniziative promosse in Città, nella fattispecie del Festival degli Aquiloni “le finalità sono in linea con gli obiettivi del progetto Messina 2030 Green Events, che ci vede protagonisti – ha detto la Interdonato – nel promuovere e sostenere iniziative di educazione e formazione ambientale sul territorio cittadino”. I rappresentanti della Proloco Capo Peloro hanno invece trattato gli aspetti organizzativi e il programma delle tre giornate ha spiegato il presidente Alibrandi “prevede un pieno di colori, creatività e divertimento per grandi e piccini che offriranno ai partecipanti emozioni da vivere nella spiaggia di Capo Peloro per potere ammirare gli aquiloni e una serie di iniziative collaterali dai pro-market, alla musica, workshops, LabAquiloni, mostre, arte e un’area bimbi”.

L’avvio del festival è fissato venerdì 27 settembre, dalle ore 15 alle 20; si continuerà sabato 28, dalle 10 alle 20, per concludersi domenica 29, sempre dalle 10 alle 20.

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Cultura

Scala Mercalli e Richter: qual è la differenza?

La scala Mercalli, denominata così in onore del sismologo italiano, valuta l’intensità di un terremoto in base agli effetti visibili sulle costruzioni. A partire dal quarto grado di questa scala, le scosse sono percepite dalla maggior parte delle persone e possono causare lievi danni alle strutture. Al settimo grado, i danni agli edifici diventano significativi, mentre al massimo grado, il dodicesimo, si verifica la totale distruzione delle opere umane.

D’altra parte, la scala Richter, sviluppata dal sismologo statunitense, misura la magnitudo di un terremoto, fornendo una valutazione più obiettiva della quantità di energia rilasciata dalla scossa e della sua capacità distruttiva. Questa misura si ottiene valutando l’ampiezza delle oscillazioni del suolo registrate dai sismografi.

La scala Richter inizia con il grado zero, che corrisponde a un terremoto che produce un sismogramma con un’ampiezza massima di un millesimo di millimetro, registrato da un sismografo situato a 100 chilometri dall’epicentro. L’energia liberata aumenta all’aumentare della magnitudo: ogni unità aggiuntiva nella scala Richter rappresenta un’energia trenta volte superiore e corrisponde a un’ampiezza di oscillazione dieci volte maggiore.

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Cultura

Libri, “Un solco profondo”, Marco Bencivenga racconta famiglia Bettoni

La storia di una famiglia per raccontare la storia d’Italia. E viceversa. E’ il senso di “Un solco profondo”, il libro di Marco Bencivenga che attraverso tre secoli ricostruisce le appassionanti vicende del casato Bettoni a cavallo di tre province: Bergamo, Brescia e Cremona. Tutto parte da Vigolo, paese di malgari affacciato sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo: da lì, lungo le antiche rotte della transumanza, a metà del Settecento il capostipite Giovanni Maria Bettoni scende in pianura con una mandria di Brune Alpine. E’ l’inizio di un’avventura straordinaria, che renderà i Bettoni protagonisti di primissimo piano nel mondo dell’agricoltura e della zootecnia moderna. “La famiglia Bettoni rappresenta per molteplici aspetti i valori lombardi: sobrietà, concretezza, generosità e laboriosità”, scrive nella prefazione del libro il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolineando “il saper fare lombardo, l’abitudine alla fatica di chi è figlio della nostra terra e ha sempre lottato per raggiungere gli obiettivi prefissati”.

“La storia della famiglia Bettoni si intreccia con quella delle banche e degli istituti finanziari che nello stesso periodo hanno dato forma a un sistema creditizio destinato a diventare fra i più dinamici e organizzati nel mondo – testimonia il professor Giovanni Bazoli, presidente onorario di Banca Intesa, nelle pagine che aprono il volume -. Raccontata in modo suggestivo da Marco Bencivenga, la storia dei Bettoni dimostra che nessuno di noi è un’isola: siamo tutti connessi attraverso ciò che abbiamo costruito e, per questo, sentiamo di appartenere a quello straordinario nucleo di socialità che chiamiamo famiglia”.

Nella tavola genealogica dei Bettoni i discendenti degli avi vigolesi sono oltre duecento: il più conosciuto è Francesco Giovan Maria, detto Franco, già presidente di Brebemi, Unioncamere e della Camera di Commercio di Brescia; vicepresidente nazionale di Confagricoltura, amministratore delegato della Fiera di Brescia, consigliere di amministrazione del Banco di Brescia e dell’Aeroporto Valerio Catullo, presidente della Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche e – per aver favorito i rapporti fra Italia e Cina – Cittadino Onorario di Shenzen. Ma la storia dei Bettoni – raccontata con dovizia di particolari da Bencivenga, giornalista professionista, già direttore responsabile del quotidiano La Provincia di Cremona, caporedattore di Bresciaoggi ed editorialista di Rai Storia – è ricca di figure appassionanti: dallo “zio Domenico”, bersagliere durante la guerra d’Africa deportato in Gran Bretagna, al nonno Gianmaria, autentico pioniere dell’agricoltura moderna; da Battista, “residùr” della fraterna prematuramente scomparso, allo zio Francesco Pietro, inventore del trampolo per l’emasculazione del mais da seme ancor oggi in uso in tutto il mondo; dallo zio Giacomo, oggi decano della famiglia, ai cugini Gianmaria, Alessandro, Giovanni, Gianfranco, protagonisti di primo piano in agricoltura, zootecnia e veterinaria.

“Non c’è settore del comparto primario in cui i Bettoni non abbiano lasciato il segno, percorrendo nuove strade e inseguendo nuovi modelli di sviluppo, per dimostrare che si può fare agricoltura senza danneggiare il pianeta, si possono produrre carne e latte di qualità rispettando il benessere animale, si possono coniugare redditività e sostenibilità in una visione etica e responsabile dell’economia”, scrive Bencivenga.
Fra tanti uomini, non mancano rilevanti figure femminili: da Apollonia, madre esemplare di otto figli a cavallo della seconda Guerra Mondiale, a Franca, missionaria Paolina in Sudamerica; da Luisa, fotografa di successo, a Marianna, ginecologa al servizio di Medecine sans Frontières.

Illustrate da oltre 250 fotografie a colori e in bianco e nero, le 268 pagine del libro edito dalla Compagnia della Stampa sono arricchite da un’introduzione del professor Angelo Baronio, docente di Storia medievale dell’Università Cattolica di Piacenza e coordinatore scientifico della Fondazione Dominato Leonense.
Da record l’indice dei nomi che censisce ben 602 protagonisti di una storia esemplare attraverso due guerre mondiali e altrettante rivoluzioni sociali e tecnologiche. Fra gli altri: Silvio Berlusconi, Mino Martinazzoli, Carlo Cottarelli, Giovanni Marcora, Domenico Luzzara, Benito Mussolini, Eddy Merckx e Pelè.

Il volume “Un solco profondo – Nei frutti la storia della famiglia Bettoni” sarà ufficialmente presentato lunedì 23 settembre, a Padernello di Borgo San Giacomo, presenti l’autore, il governatore Attilio Fontana, il professor Giovanni Bazoli, l’assessore regionale Giorgio Maione, il senatore Gianpietro Maffoni, il professor Angelo Baronio e, da Vigolo, il sindaco Gabriele Gori e il parroco Giovanni Battista Bettoni.
Domenica 6 ottobre, alle ore 18.30, una seconda presentazione è in programma a Brescia, nell’ambito di Librixia, con la partecipazione dello storico Paolo Corsini e del presidente della Provincia Emanuele Moraschini.

foto: ufficio stampa Compagnia della stampa – Massetti Rodella Editore

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