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Cronaca

Bolzano | Tentano di volare in Spagna con documenti falsi e 20.000 euro in contanti: denunciate due donne

Questura di Bolzano

Nell’aeroporto di Bolzano, due donne dell’Alto Adige hanno cercato di imbarcarsi su un volo per Ibiza con un passaporto non valido e una somma di denaro non dichiarata. Una delle due ha presentato agli agenti un “Universal Pass”, un documento falso associato a un gruppo che rifiuta l’autorità statale e produce identità autogenerate.

La Polizia di Frontiera ha subito fermato le donne, che si sono rifiutate di esibire documenti regolari. Una delle due trasportava anche 20.000 euro in contanti, somma per la quale non ha saputo fornire spiegazioni legittime.

Entrambe sono state portate in questura e denunciate per resistenza a pubblico ufficiale. La questura ha inoltre emesso un divieto di ritorno nel comune di Bolzano per due anni.

Campania

Infiltrazioni della ‘Ndrangheta nelle Tifoserie: Gratteri Rinnova l’Allerta su Inter e Milan

Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alle infiltrazioni della ‘ndrangheta all’interno delle tifoserie di Inter e Milan. Durante una conferenza stampa a Napoli, Gratteri ha sottolineato che tali collegamenti non rappresentano una novità, evidenziando come, già qualche anno fa, avesse inviato intercettazioni alla Procura di Milano che attestavano questa situazione.

Le sue affermazioni giungono a seguito di un’importante operazione antidroga condotta dai carabinieri, che ha portato all’arresto di 50 individui, un’azione che il procuratore ha definito come una conferma delle informazioni raccolte durante le sue indagini in Calabria. Queste dichiarazioni mettono in luce la necessità di una vigilanza costante per contrastare le infiltrazioni mafiose nel mondo del calcio, sottolineando l’urgenza di affrontare un problema che potrebbe avere ripercussioni significative sulla sicurezza e sull’integrità dello sport.

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Cronaca

Scandalo nel carcere di Rebibbia: 41 indagati per traffico di droga e corruzione

Un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica ha svelato un ampio giro di traffico di beni illeciti all’interno del carcere di Rebibbia, a Roma. Le indagini, dirette dal pubblico ministero Carlo Villani, hanno portato all’identificazione di 41 indagati, tra cui agenti delle forze dell’ordine e un medico, accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga e di corruzione.

Le rivelazioni emerse durante le indagini sono inquietanti: cellulari, sostanze stupefacenti, pizze e birre sono stati recapitati ai detenuti. In particolare, si segnala un episodio risalente a ottobre 2020, in cui un detenuto ha ricevuto un pacco contenente una pizza e una birra, per il quale è stata pagata una somma di 30 euro. I “regali” venivano nascosti in codici come “sigarette” e trasmessi attraverso complici all’interno della struttura.

Non solo alimenti e bevande, ma anche strumenti tecnologici come pennette USB e pizzini venivano introdotti in carcere, evidenziando una rete di collusioni allarmante. Tra le accuse rivolte, figura anche quella di omessa denuncia a carico di un medico di guardia, che non avrebbe informato l’autorità giudiziaria riguardo all’uso illecito di un cellulare da parte di un detenuto.

Le autorità penitenziarie e i poliziotti del commissariato di Tivoli hanno svolto un lavoro investigativo approfondito per svelare questa rete di corruzione e traffico illecito, mettendo in luce le criticità che affliggono il sistema carcerario. L’inchiesta continua a fare luce su una situazione preoccupante, che solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione delle istituzioni penitenziarie.

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Cronaca

Ferrara | Misure di Sicurezza Potenziate per Contrastare la Violenza negli Eventi Sportivi

Questura di Ferrara

La Questura di Ferrara ha lanciato una serie di misure preventive per affrontare il problema della violenza nelle strutture sportive della provincia. Attraverso la Divisione Anticrimine, sono stati emessi provvedimenti di divieto di accesso, noti come “D.A.Spo.”, per limitare l’ingresso negli stadi e negli impianti sportivi a individui ritenuti potenzialmente responsabili di atti criminosi.

Queste azioni si fondano su un quadro normativo in continua evoluzione, che consente al Questore di intervenire con tempestività e decisione contro comportamenti violenti associati ad eventi sportivi. Recentemente, sono stati adottati due provvedimenti di D.A.Spo. nei confronti di due residenti a Ferrara, coinvolti in un episodio di rapina aggravata avvenuto nell’agosto 2023.

I due soggetti, riconosciuti colpevoli per il loro comportamento violento, non potranno accedere a manifestazioni sportive per sei anni, estendendo il divieto a tutti gli eventi organizzati da enti calcistici nazionali e internazionali. Inoltre, saranno obbligati a presentarsi presso la Questura durante le partite della squadra locale, la “SPAL”.

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TREND

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