Nell’ultimo fine settimana, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ascoli Piceno hanno arrestato una donna di 49 anni, già conosciuta dalle Forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione si è svolta nella zona di Porto d’Ascoli, dove gli agenti avevano notato comportamenti sospetti, in particolare movimenti frequenti di giovani assuntori di droga.

Dopo aver osservato la donna mentre si muoveva con circospezione e effettuava soste sospette, i Carabinieri hanno deciso di intensificare i controlli. Intercettata nei pressi della sua abitazione, è scattato un blitz che ha portato alla perquisizione della sua casa. All’interno, gli agenti hanno rinvenuto circa 100 grammi di cocaina, custoditi in una scatola nella cucina, insieme a un bilancino di precisione e altro materiale per il confezionamento delle dosi.

La sostanza stupefacente, se immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare guadagni illeciti tra i 5.000 e i 10.000 euro. Dopo l’arresto, la donna è stata posta agli arresti domiciliari, in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione sottolinea l’impegno delle Forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di droga e nella salvaguardia della sicurezza della comunità.

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento hanno effettuato un’importante operazione, portando al sequestro di circa 9.300 litri di gasolio per autotrazione adulterato presso un impianto di distribuzione locale. L’azione è stata intrapresa nell’ambito di un controllo mirato a contrastare frodi nel settore delle accise e a garantire la sicurezza dei consumatori.

Il sequestro è scaturito da numerose segnalazioni ricevute da automobilisti, che avevano lamentato danni ai propri veicoli dopo aver rifornito carburante presso l’impianto. Le verifiche condotte dai finanzieri hanno rivelato anomalie significative, tra cui il funzionamento irregolare delle pistole erogatrici e la presenza di acqua nel carburante, indice di una miscelazione illegale.

Analisi chimiche sui campioni prelevati hanno confermato che il gasolio non rispettava i requisiti di legge, presentando un punto di infiammabilità sotto i limiti consentiti. Come risultato, i serbatoi contenenti il carburante adulterato sono stati posti sotto sequestro e il legale rappresentante dell’impianto è stato denunciato per frode in commercio.

Questa operazione sottolinea l’impegno costante delle autorità nel combattere le frodi nel settore della distribuzione di carburanti, a tutela dell’economia legale e della sicurezza dei consumatori. L’utilizzo di carburante chimicamente alterato non solo rappresenta un rischio per l’ambiente, ma può anche danneggiare gravemente i veicoli e compromettere la sicurezza stradale.

Una coppia di trentenni è stata arrestata dalla Polizia Stradale di Arezzo durante un controllo lungo l’autostrada A1. Gli agenti hanno fermato un’auto a noleggio, insospettiti dai documenti d’identità che i due passeggeri, provenienti da un Paese sudamericano, hanno esibito. La mancanza di elementi di sicurezza e le incongruenze nei documenti hanno spinto la Polizia a effettuare controlli più approfonditi.

Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti vari monili e una somma di denaro contante, senza che la coppia fosse in grado di fornire spiegazioni sul possesso di tali beni. Successivi accertamenti hanno rivelato che i due avevano già utilizzato identità diverse in passato e risultavano noti alle autorità per questioni simili.

Entrambi sono stati arrestati per possesso di documenti falsi e denunciati per ricettazione. Il conducente, inoltre, è stato accusato di possedere una patente di guida falsa. Attualmente, i due si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato gli arresti e ha imposto il divieto di dimora nella provincia di Arezzo, in attesa di ulteriori sviluppi legali. La presunzione di innocenza resta valida fino a un eventuale accertamento di colpevolezza.