Una pattuglia della Polizia Autostradale ha effettuato un fermo sorprendente sull’A1, all’altezza del casello di Ferentino. Gli agenti hanno notato un tir che procedeva a una velocità eccessiva e produceva un’abbondante fumosità. Dopo aver bloccato il veicolo, hanno scoperto un motore estremamente potente, con 12 cilindri e 4 turbocompressori, notevolmente diverso da quello originale.

Il controllo approfondito ha rivelato che il veicolo aveva subito modifiche drastiche: il motore, il cambio e l’impianto frenante erano stati sostituiti, probabilmente con componenti di un gruppo elettrogeno. Durante il banco prova, il tir ha mostrato una potenza di 1500 cavalli e una velocità superiore a 130 km/h, con stime che suggerivano potenziali picchi oltre i 150 km/h.

Le indagini sui social del conducente hanno evidenziato che, a pieno carico, il tir era in grado di superare automobili in movimento. Di fronte a queste irregolarità, il conducente ha ricevuto sanzioni per un totale di circa € 4.300, il ritiro della carta di circolazione e la sospensione della patente fino a 3 mesi, oltre a una decurtazione di 23 punti. Questo episodio mette in evidenza l’importanza del controllo stradale e della sicurezza sui mezzi pesanti.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è giunto a Catanzaro per partecipare a un seminario dedicato all’ordinamento delle autonomie locali, intitolato “Il Futuro di Comuni, Province e Città Metropolitane”. L’evento, che si tiene in collaborazione tra il Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero e le Università di Bologna e Catanzaro, si propone di approfondire le tematiche legate alla governance locale.

Ad accogliere il ministro, il sottosegretario Wanda Ferro, il presidente della Regione Roberto Occhiuto e il Prefetto Enrico Ricci, evidenziando l’importanza dell’incontro. Presenti anche numerosi sindaci calabresi, il vescovo di Catanzaro Claudio Maniago e il rettore dell’Università Magna Graecia, Giovanni Cuda.

Il seminario rappresenta un’importante occasione di confronto tra istituzioni e rappresentanti locali, mirato a discutere strategie e prospettive future per le autonomie locali in Calabria e nel resto d’Italia.

Il 18 settembre 2024, i Carabinieri della Stazione di Boara Pisani hanno arrestato in flagranza di reato, poiché ritenuto responsabile in ipotesi accusatoria di furto in abitazione, un 30enne marocchino, residente nella bassa padovana, già noto alle forze dell’ordine. Nel corso della notte un uomo di origine marocchine, a seguito di una lite verbale con altra persona, ha contattato la linea 112 richiedendo l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri, specificando che si stava dirigendo presso un esercizio pubblico del centro di Solesino. Poco dopo, alcuni cittadini hanno contattato la linea 112 segnalando la presenza di un uomo di origini marocchine presso un esercizio pubblico di quel centro, il quale poco prima si era introdotto all’interno del giardino di un’abitazione asportando una bicicletta del valore di circa 300 euro. La pattuglia ha raggiunto la zona dove ha individuato e fermato l’uomo segnalato, ancora nella disponibilità della bicicletta asportata. Sulla scorta degli elementi raccolti si è proceduto all’arresto in flagranza dell’uomo ritenuto presunto responsabile del furto in abitazione. L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Este a disposizione dalla Procura della Repubblica di Rovigo, che ha richiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune. Il Giudice ha convalidato l’arresto, rigettato l’applicazione della misura richiesta, disponendo la liberazione dell’imputato. Il procedimento è in fase di indagini preliminari e la colpevolezza dell’indagato potrà essere provata solo all’esito del giudizio. Padova 19 settembre 2024