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Sport

Roberto Baggio: Il Divin Codino e gli Aneddoti che lo Hanno Reso Leggenda

Roberto Baggio, nato il 18 febbraio 1967 a Caldogno, è una figura leggendaria nel mondo del calcio, conosciuto per il suo straordinario talento e la sua profonda umiltà. Conosciuto come il “Divin Codino” per il suo caratteristico taglio di capelli, Baggio ha incantato i tifosi di tutto il mondo con il suo stile di gioco elegante e la sua capacità di creare magie con il pallone. Ma oltre ai suoi successi sul campo, sono gli aneddoti e le storie della sua vita che hanno contribuito a rendere Baggio una figura indimenticabile.

L’Amore per la Fiorentina e la Protesta dei Tifosi

Uno degli episodi più noti della carriera di Baggio riguarda il suo trasferimento dalla Fiorentina alla Juventus nel 1990. Nonostante il passaggio a Torino fosse un grande passo avanti nella sua carriera, Baggio era profondamente legato alla Fiorentina e ai suoi tifosi. Quando la notizia del trasferimento fu resa pubblica, i tifosi viola scesero in piazza a Firenze per protestare contro la cessione del loro idolo. Durante una partita tra Juventus e Fiorentina, poco dopo il suo trasferimento, Baggio rifiutò di calciare un rigore contro la sua ex squadra, un gesto che suscitò rispetto e ammirazione anche da parte dei tifosi juventini. Inoltre, alla fine della partita, raccolse una sciarpa della Fiorentina lanciata dagli spalti e la baciò, un atto che simboleggiava il suo legame indelebile con la città e i suoi tifosi.

Il Rigore del 1994: Il Peso del Mondo sulle Spalle

Il momento più emblematico e forse più doloroso della carriera di Roberto Baggio è legato alla finale del Mondiale del 1994 negli Stati Uniti. Dopo aver portato l’Italia in finale con prestazioni eccezionali, segnando gol decisivi contro Nigeria, Spagna e Bulgaria, Baggio si trovò a calciare l’ultimo rigore nella lotteria dei penalty contro il Brasile. Purtroppo, il suo tiro finì alto sopra la traversa, consegnando la vittoria al Brasile. Questo errore, sebbene avvenuto in un momento di altissima pressione, non intaccò l’affetto che i tifosi provavano per lui. Anzi, molti lo considerarono un eroe tragico, un campione che, nonostante il peso della responsabilità, aveva portato l’Italia così vicino al sogno.

La Spiritualità e il Buddismo

Un aspetto meno noto, ma profondamente significativo della vita di Roberto Baggio, è il suo legame con il Buddismo. Dopo aver subito una grave lesione al ginocchio a soli 18 anni, Baggio si avvicinò alla spiritualità in cerca di conforto e forza interiore. Si convertì al Buddismo e attribuisce gran parte della sua resilienza e della sua capacità di recupero alle pratiche meditative e ai principi buddisti. Questa dimensione spirituale ha sempre influenzato il modo in cui Baggio si è avvicinato al calcio e alla vita, mantenendo un atteggiamento umile e sereno anche nei momenti più difficili.

Il Ritorno a Brescia: Un Ultimo Atto di Magia

Verso la fine della sua carriera, Roberto Baggio si unì al Brescia, una squadra di provincia che difficilmente poteva ambire a grandi successi. Eppure, anche in questo contesto, Baggio continuò a brillare, contribuendo a salvare il club dalla retrocessione e regalando ai tifosi momenti di puro spettacolo. Indimenticabile è il gol segnato contro la Juventus nel 2001, quando, dopo aver dribblato l’intera difesa bianconera, realizzò una rete che rimane una delle più belle della sua carriera. Il suo ritorno a Brescia rappresentò un ultimo atto d’amore per il calcio, un modo per chiudere la sua carriera lontano dalle luci dei riflettori, ma vicino al cuore dei veri appassionati.

Un Uomo di Valori e di Passione

Roberto Baggio non è solo ricordato per i suoi gol e le sue giocate, ma anche per il suo comportamento fuori dal campo. Sempre rispettoso e modesto, Baggio ha mantenuto un profilo basso nonostante la fama, dedicandosi anche a cause umanitarie e al supporto di giovani calciatori. È stato nominato ambasciatore della FAO e ha sempre mostrato un forte impegno per il sociale, un altro aspetto che lo ha reso amato non solo come calciatore, ma anche come uomo.

Roberto Baggio resterà per sempre un’icona del calcio, un campione che ha saputo unire talento, passione e umiltà, incantando il mondo con la sua classe e il suo inconfondibile stile.

Motori

Vasseur “A Singapore speriamo di ripetere vittoria scorso anno”

Il Mondiale di Formula 1 affronta la seconda gara consecutiva su circuito cittadino. Dal super veloce tracciato di Baku, la Scuderia Ferrari e gli altri team si spostano a Singapore. “L’esito dell’ultima gara non è stato quello che speravamo, il che in sè dice però che il nostro livello di competitività è molto alto, soprattutto nell’attuale contesto della Formula 1, in cui c’è poca differenza prestazionale tra i quattro team di vertice”, spiega il team principal della Ferrari Fred Vasseur. “Vogliamo continuare su questa strada anche a Singapore, un altro circuito cittadino molto impegnativo.

A entrambi i nostri piloti piace correre qui, e anzi uno di loro ha vinto proprio lo scorso anno. Ci piacerebbe ripetere l’impresa questo weekend continuando a lavorare bene come squadra, come abbiamo fatto nelle ultime gare. Le ultime due domeniche – dice ancora Vasseur – ci hanno dimostrato quanto sia importante la gestione gomme, e avendo nuovamente a disposizione le tre mescole più morbide, dopo Monza e Baku, dovremmo avere una migliore comprensione del loro comportamento, anche se poi ogni pista è diversa. Naturalmente anche qui la qualifica è molto importante e siamo preparati per affrontarla al meglio, quindi sono sicuro che potremo mettere in difficoltà i nostri avversari”.
– Foto Ipa Agency –

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Sport

Il Bologna non sfonda, è 0-0 contro lo Shakthar Donetsk

Il ritorno in Champions del Bologna dopo sessant’anni è povero di gol. Al Dall’Ara gli emiliani pareggiano 0-0 al debutto contro lo Shakthar Donetsk, non riuscendo così a scardinare la difesa ucraina. I protagonisti della serata sono senza dubbio i due portieri: in avvio Skorupski para un rigore, mentre Riznyk nega la gioia del gol a Castro e Fabbian. Sotto il diluvio, il Bologna gioca con personalità, domina lo Shakthar per lunghi tratti, ma pecca di cinismo. Da segnalare l’omaggio al proprio paese dello Shakthar, sceso in campo indossando una maglia con i colori nazionali dell’Ucraina.

Nei primi minuti i tifosi del Bologna vivono una vera e propria altalena di emozioni. L’euforia iniziale rischia di affievolirsi sul nascere, quando, dopo due minuti, Posch stende ingenuamente in area di rigore il brasiliano Eguinaldo, lanciato a rete. A salvare i rossoblù da una prematura doccia gelata, ci pensa, però, Skorupski: il portiere polacco, infatti, ipnotizza il fantasista Sudakov, parando il rigore. Nonostante un terreno di gioco martoriato dalla pioggia battente, il primo tempo viene giocato con una discreta intensità da entrambe le formazioni.

Gli ospiti palleggiano con maggiore personalità, mentre il Bologna fatica nel costruire azioni pericolose. La migliore occasione per i ragazzi di Italiano arriva nel recupero della prima frazione: Ndoye imbuca per Castro, ma il tiro dell’argentino viene respinto da Riznyk. Nella ripresa il Bologna prende stabilmente il possesso della metacampo avversaria e aumenta la propria pericolosità offensiva. Al 52′ è ancora decisivo il portiere avversario, Riznyk, che, a tu per tu con Fabbian, si immola e salva ancora lo Shakthar. Seguono poi anche i tentativi di Castro e Ndoye. Con i cambi Italiano prova a ricercare soluzioni alternative, inserendo Dallinga, Iling e Urbanski. Nonostante la stanchezza finale, il Bologna non molla, sospinto dal proprio tifo. L’ultimo squillo è la girata di testa di Pobega al 89′, ma non basta. Gli emiliani torneranno in campo in Champions mercoledì 2 ottobre, attesi dalla trasferta contro il Liverpool.
– foto Ipa Agency –

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Sport

Gasperini “Arsenal scoglio molto duro, occasione per misurarci”

“L’Arsenal? E’ una squadra che apprezzo molto, è molto compatta e organizzata, è un bell’esempio di calcio, i risultati parlano per loro anche se non sono riusciti a vincere la Premier”. Lo ha dichiarato il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Arsenal, gara valida per la prima giornata della nuova Champions League. “L’obiettivo è quello di stare dentro la competizione, sarà difficile nelle prime otto. Per stare tra la nona e la ventiquattresima dobbiamo prendere punti a ogni partita, si inizia con uno scoglio molto duro, ma sarà un’occasione per misurarci”, ha aggiunto il tecnico nerazzurro. “Sono felice di rivedere i miei vecchi compagni di squadra, è speciale, sono felice di debuttare qui in Champions domani. – ha aggiunto il difensore Sead Kolasina – E’ sempre difficile giocare contro le squadre inglesi, sono forti fisicamente. Guardiamo spesso la Premier League, sappiamo che domani sarà difficile ma ci siamo preparati bene. L’Arsenal ha vinto il derby di nord Londra, la squadra è sicura di sè a prescindere dagli ultimi risultati. Hanno grandi giocatori e sono solidi in difesa”.
– Foto Ipa Agency –

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