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Attualità

Crotone | Protesta davanti all’Asp per la grave carenza di medici

La carenza di medici nel reparto di Ematologia dell’ospedale di Crotone sta destando preoccupazioni tra i pazienti, in particolare quelli affetti da talassemia. Attualmente, solo due medici gestiscono un carico di lavoro estremamente elevato, con circa 900 pazienti ematologici cronici e 130 talassemici sotto le loro cure, oltre alle prime visite, alle emergenze e alle consulenze. La situazione rischia di peggiorare ulteriormente con il pensionamento, previsto per gennaio, di uno dei due medici.

Per cercare di affrontare l’emergenza, il direttore sanitario dell’Asp di Crotone, Pasquale Mesiti, ha proposto una soluzione temporanea: l’affiancamento di un medico interno ai due professionisti già presenti, mentre si cerca di reclutare un nuovo specialista attraverso concorsi o mobilità. Tuttavia, i pazienti rimangono scettici. Durante un incontro con Mesiti e il commissario dell’Asp, Antonio Brambilla, hanno espresso dubbi sull’efficacia di questa misura e hanno dichiarato che, se la situazione non migliorerà entro quindici giorni, torneranno a protestare, come già accaduto recentemente presso la sede dell’Asp.

Massimo Caruso, rappresentante dell’associazione Thalassemici Crotone, ha sottolineato l’urgenza di inserire una nuova unità medica prima del pensionamento previsto, per evitare che il reparto resti sotto organico. Caruso ha anche evidenziato la complessità delle cure per i talassemici e l’importanza di avere medici formati in tempo utile. Secondo lui, assegnare un nuovo medico subito permetterebbe di garantire un adeguato periodo di affiancamento con il dottor Sergio Bagnato, professionista con oltre dieci anni di esperienza, così da acquisire le competenze necessarie per gestire i delicati protocolli di cura.

Nonostante le promesse dell’Asp, l’incertezza tra i pazienti persiste, e si attendono sviluppi concreti per risolvere una crisi che sta mettendo a rischio la salute di molte persone.

Attualità

Impegno del Governo per deficit/Pil sotto il 3% nel 2026

Il Consiglio dei ministri ha esaminato lo schema del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, introdotto nell’ambito della riforma delle regole di bilancio europee. Nell’orizzonte temporale considerato dal Piano – fa sapere il Mef al termine della riunione del Cdm – il tasso di crescita della spesa netta si attesterà su un valore medio prossimo all’1,5%. La traiettoria, inoltre, è coerente con l’andamento dei principali saldi di finanza pubblica già previsto dal Programma di Stabilità dello scorso aprile.

Il Piano ha due finalità programmatiche: la definizione del percorso della spesa netta aggregata, ovvero la spesa non finanziata da nuove entrate o risorse europee senza contare gli interessi passivi sul debito e gli effetti ciclici di particolari tipologie di spesa; un piano di riforme e degli investimenti da realizzare in un determinato periodo. Il Governo – sottolinea il Mef – continua a portare avanti una politica fiscale prudente e responsabile, proponendo un percorso di rientro dal disavanzo eccessivo realisticamente più ambizioso di quello prefigurato dalla Commissione europea attraverso la traiettoria tecnica, impegnandosi a scendere sotto la soglia del 3% del rapporto deficit/Pil già nel 2026.

Dopo il 2026, il percorso proposto consentirà di garantire la stabilità del debito pubblico italiano e permettere alla finanza pubblica di affrontare con maggiore efficacia le sfide future. Il documento sarà trasmesso alle Camere dopo aver recepito le revisioni statistiche apportate dall’Istat, che saranno rilasciate il prossimo 23 settembre.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Ue, Fitto “Onorato dell’incarico, grande riconoscimento per l’Italia”

“Sono onorato dell’incarico ricevuto oggi da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, e la ringrazio per la stima e la fiducia che mi ha voluto dimostrare con questa scelta, giunta a seguito della mia designazione da parte del Presidente Meloni e del Governo italiano. Questa decisione rappresenta un grande riconoscimento per l’Italia, Paese fondatore da sempre in prima fila nel processo d’integrazione europea”. Così, in una nota, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. “Intendo esercitare il ruolo affidatomi, una volta concluso l’iter di approvazione della nuova Commissione, con il massimo impegno e nel pieno rispetto dei Trattati e del loro spirito, nella consapevolezza che i prossimi cinque anni saranno fondamentali per il futuro dell’Unione europea e dei suoi cittadini”, ha aggiunto.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Commissione Ue, Von der Leyen “Fitto tra i 6 vicepresidenti esecutivi”

Raffaele Fitto sarà vicepresidente esecutivo della Commissione Europea con delega alla Coesione e alle Riforme. Lo ha annunciato la presidente Ursula Von der Leyen, presentando a Strasburgo la sua nuova squadra. Complessivamente i vicepresidenti saranno sei, tutti esecutivi.
Fitto “ha un’esperienza di lungo corso che ci potrà aiutare nelle politiche di coesione e per gli investimenti”, ha detto Von der Leyen. La nomina dovrà essere formalizzata dal Parlamento Europeo.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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