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Cronaca

Torino | Assalto a volante Polizia, anarchici volevano liberare compagno, 12 ordinanze di misure cautelari

Questa mattina, all’alba, la polizia di Stato e la Digos di Torino hanno eseguito 12 ordinanze di applicazione di misure cautelari nei confronti di dodici anarchici coinvolti in un episodio di violenza avvenuto il 28 febbraio scorso. Le misure, che includono obblighi di firma, sono state emesse in relazione all’assalto a una volante della polizia davanti alla questura di Torino.

Gli anarchici sono accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, violenza privata e danneggiamento. L’assalto era avvenuto mentre gli agenti stavano trasferendo al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) di Milano un cittadino marocchino di 31 anni, irregolare in Italia, che era stato precedentemente identificato mentre faceva graffiti anti-polizia sui muri.

Un gruppo di circa dieci persone aveva circondato il veicolo della polizia, tentando di forzare le portiere per liberare l’individuo e colpendo l’auto con calci e pugni. Dopo l’aggressione, gli anarchici si erano spostati in corteo per il centro di Torino, bloccando il traffico e causando danni ad alcune vetture.

In un episodio successivo, il 20 marzo, il gruppo aveva tentato di eludere i controlli di sicurezza all’aeroporto di Malpensa a Milano, avvicinandosi a un aereo della Royal Air Maroc diretto a Casablanca. Tuttavia, l’obiettivo di liberare il 31enne era risultato vano, poiché l’individuo era già stato rimpatriato in Marocco.

Le indagini, condotte dalla Digos e coordinate dalla procura, hanno portato all’emissione delle misure cautelari, mentre le autorità continuano a indagare sugli eventi e sulle azioni del gruppo anarchico.

Calabria

Palmi (RC) | Sequestro da 320 mila euro per omesso versamento IVA

foto guardia di finanza

I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Palmi, guidata dal Dott. Emanuele Crescenti, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni e somme di denaro per un valore complessivo di oltre 320 mila euro nei confronti del legale rappresentante di una società operante nel settore dei trasporti su strada, con sede a Palmi (RC). L’accusa ipotizzata è l’omesso versamento dell’IVA per un totale di 328.412 euro, riferito all’anno d’imposta 2020.

L’indagine, avviata grazie a un’ispezione dell’Agenzia delle Entrate, ha consentito di ricostruire l’importo dell’imposta evasa, portando alla misura cautelare patrimoniale disposta dal G.I.P. del Tribunale di Palmi. Tale misura, applicata a denaro e beni mobili e immobili, è stata emessa come conseguenza delle risultanze investigative che hanno messo in luce le irregolarità fiscali commesse dalla società.

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Cronaca

Taranto | Arrestato 46enne per spaccio di droga: trovata cocaina e denaro in casa

La Polizia di Stato ha arrestato un pregiudicato tarantino di 46 anni, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, al termine di un’operazione mirata condotta dalla Squadra Mobile. L’uomo, già noto per precedenti legati allo spaccio, era sospettato di aver ripreso l’attività illecita utilizzando il suo appartamento in via Oberdan come base operativa.

Gli agenti, dopo averlo messo sotto sorveglianza, hanno organizzato diversi appostamenti, nonostante la complessità dell’operazione dovuta all’alta densità abitativa della zona. Il 46enne, oltre a ricevere clienti a casa, era solito portare il suo cane a spasso nei vicini giardini pubblici, dove incontrava presunti consumatori di stupefacenti.

Durante uno dei controlli, mentre l’uomo passeggiava con il cane, gli agenti hanno trovato in un pacchetto di sigarette un involucro contenente mezzo grammo di cocaina. La successiva perquisizione nella sua abitazione ha portato alla scoperta di altri 20 grammi di cocaina nascosti in cucina, insieme a piccole quantità di hashish e eroina. Inoltre, sono stati trovati strumenti per il confezionamento delle dosi e circa 1.000 euro in contanti, ritenuti proventi dell’attività di spaccio.

Dopo la trasmissione degli atti all’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari. Resta, come previsto dalla legge, la presunzione di innocenza fino alla conclusione del processo.

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Cronaca

Roma | Sequestrati beni per oltre 4 milioni di euro a due società: frodi fiscali e fatture false

I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su ordine del Tribunale di Velletri, hanno sequestrato beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 4 milioni di euro, nei confronti di due società e 15 persone accusate di reati fiscali. L’operazione è stata condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Nettuno, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Velletri, e ha smascherato un sistema di fatture false e operazioni inesistenti.

Le indagini hanno rivelato che due società, attive nel commercio di rottami metallici tra Roma e Latina, utilizzavano fatture fasulle emesse da entità prive di strutture operative e personale. Questo stratagemma consentiva loro di ottenere un consistente credito IVA e ridurre il reddito imponibile, risparmiando oltre 4 milioni di euro in imposte. Parte dei proventi della frode veniva successivamente prelevata in contanti dai conti delle aziende coinvolte.

L’inchiesta ha anche fatto emergere che alcune delle società coinvolte avevano percepito indebitamente contributi pubblici per 250.000 euro, destinati a mitigare gli effetti della pandemia.

In seguito all’indagine, sono stati sequestrati immobili nella provincia di Latina, una barca, auto e moto d’epoca, orologi di lusso e conti bancari. Durante le perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto 150.000 euro in contanti e 9 orologi di pregio tra cui Rolex, Cartier e Panerai.

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