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Regione Lazio, aperto il “GreenTech Global Forum 2024”

Si è aperto oggi a Roma, presso il complesso del Gazometro Ostiense, il “GreenTech Global Forum” della Regione Lazio, promosso in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, SIMEST (Società del Gruppo CDP per l’internazionalizzazione), SACE (gruppo assicurativo-finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale), Unindustria, Assocamerestero e con il supporto di Intesa Sanpaolo.
Questa prima edizione, che si concluderà domani 17 settembre, è dedicata ai grandi temi della Green Economy con incontri, focus e dibattiti sulla transizione energetica, il green power, le smart city, la mobilità elettrica e la blue economy, con l’obiettivo di creare rapporti di partnership internazionali per le imprese del territorio, offrendo alle aziende del Lazio l’opportunità di aprirsi a nuovi mercati.

I lavori sono stati aperti da Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio; Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio; Roberto Gabrielli, direttore regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo; Filippo Giansante, presidente SACE; Pasquale Salzano, presidente SIMEST; Matteo Zoppas, presidente Agenzia ICE e Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova.
Il “GreenTech Global Forum” è organizzato da Lazio Innova che fornisce assistenza alle imprese del Lazio presenti al Forum. Fitto il programma d’interventi con relatori internazionali provenienti da oltre 20 Paesi e di molte delegazioni di imprenditori esteri. Il Forum è realizzato con il contributo del PR FESR Lazio 2021-2027, nell’ambito del Programma annuale delle attività di internazionalizzazione della Regione Lazio – Anno 2024.

Durante l’incontro è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con SIMEST – Società Italiana per le Imprese all’Estero, con l’obiettivo di sviluppare e promuovere nuove iniziative a sostegno dell’internazionalizzazione delle aziende regionali in tutti i Paesi e aumentare il livello delle esportazioni delle imprese del territorio.
‘Attraverso il GreenTech Global Forum vogliamo promuovere il sistema produttivo del Lazio come economia all’avanguardia in Italia e in Europa nelle tecnologie per la sostenibilità, consapevoli che la larga diffusione sul nostro territorio delle tecnologie per la sostenibilità è un dato reale e in crescita, e che l’alto potenziale del sistema produttivo locale legato a un’efficace promozione internazionale può offrire sinergie nuove per generare innovazione, a beneficio dell’economia della nostra Regione e del nostro Paese – ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca -. Le politiche di internazionalizzazione, di cui beneficeranno tutti i settori produttivi, rappresentano il primo passo in questa ambiziosa direzione su cui stiamo lavorando insieme al Vicepresidente Angelillì.

‘Grazie al GreenTech Global Forum rafforziamo la capacità delle imprese del nostro territorio d’inserirsi su nuovi mercati ed espandere il posizionamento già avviato. La nostra strategia d’internazionalizzazione del sistema produttivo locale punta, infatti, sulla creazione e il consolidamento delle reti relazionali tra le Pmi del Lazio e i partner internazionali, creando collaborazioni di sviluppo e innovazione attraverso pratiche commerciali sostenibili e rispettose dell’ambiente, offrendo soluzioni all’avanguardia per affrontare le sfide ambientali e creare valore economico e sociale a lungo terminè, ha spiegato Roberta Angelilli.
‘Intesa Sanpaolo, da sempre al fianco del tessuto produttivo del Paese, condivide con Lazio Innova la necessità di supportare le imprese che investono in Italia e all’estero con particolare attenzione alla sostenibilità e alla digitalizzazione. A marzo il nostro Gruppo ha lanciato il piano “Il tuo futuro è la nostra impresa” mettendo a disposizione 120 miliardi fino al 2026 al fine di sostenere le progettualità delle pmi e delle filiere italiane.

Le imprese che investono oggi possono ritagliarsi un importante vantaggio competitivo nel prossimo futuro. Le nostre imprese devono affrontare un riposizionamento tecnologico, digitale, geografico e generazionale in una logica di medio – lungo periodo. Il nostro ruolo è attivare risorse finanziarie e strumenti dedicati ad accompagnare le loro scelte di investimento al fine di poter cogliere le opportunità del PNRR così come della Transizione 5.0’, ha evidenziato Roberto Gabrielli. ‘Investire in innovazione, anche in chiave sostenibile, in formazione e in un approccio multi-filiera queste le direttrici strategiche per avere imprese sempre più a prova di futuro, competitive e con una capacità esportativa maggiore. SACE è al loro fianco con strumenti assicurativo finanziari e con iniziative di accompagnamento, con un focus particolare sulle filiere del futuro, strategiche per la crescita del nostro Sistema Paese e al centro del GreenTech Global Forum’, ha sottolineato Filippo Giansante.

‘Il GreenTech Global Forum rappresenta un’importante piattaforma di confronto tra imprese e istituzioni, finalizzata a individuare e promuovere due pilastri fondamentali per la competitività globale: innovazione e trasferimento tecnologico. In un contesto economico sempre più complesso e interconnesso, questi fattori sono essenziali per garantire alle aziende italiane, e in particolare a quelle laziali, la capacità di competere sui mercati internazionali. E’ proprio in questa cornice strategica che abbiamo deciso di siglare un accordo con la Regione Lazio, volto ad accompagnare e a rafforzare il percorso di internazionalizzazione delle imprese locali. Grazie a questa intesa – ha detto Pasquale Salzano – le aziende del territorio avranno accesso a un ampio ventaglio di strumenti e servizi che SIMEST, in collaborazione con la Farnesina, mette a disposizione per supportare la loro crescita all’estero. Si tratta di un’opportunità concreta per migliorare la competitività e la resilienza delle imprese in un panorama globale in costante evoluzione. La firma di questo accordo ribadisce il ruolo cruciale che le istituzioni del sistema paese giocano nello sviluppo e nel sostegno dell’economia nazionale, in particolare nell’accompagnare le aziende nei processi di innovazione e apertura ai mercati internazionalì.

‘La transizione energetica rappresenta sicuramente una sfida per le aziende italiane in termini di capacità di competere sui mercati internazionali soprattutto nel campo dell’innovazione e della ricerca di nuovi mercati di sbocco. Lo sviluppo delle tecnologie verdi e ambientali, non solo legate alle energie rinnovabili ma anche al trattamento delle acque, all’agricoltura sostenibile rivestono inoltre un ruolo estremamente importante nell’ambito del Piano Mattei, promosso dal Governo Meloni, soprattutto per il contributo che le aziende italiane potrebbero essere in grado di dare al trasferimento, alla formazione e in generale alla crescita del Continente africano – ha affermato Matteo Zoppas -. Le vendite all’estero legate al comparto delle energie rinnovabili nel 2023 sono state superiori ai 3 miliardi di euro in crescita del +7% rispetto al 2022 e del +32,3% rispetto al 2019, prima di guerre e pandemia, in linea con la crescita dell’export del Made in Italy nel suo complesso (+30%). Agenzia ICE sostiene lo sviluppo all’estero delle aziende del greentech, soprattutto le PMI, attraverso i servizi offerti dalla rete di 87 uffici in 74 paesi del mondo, mettendole in contatto con buyer e responsabili acquisti e coinvolgendole a fiere e principali manifestazioni di settore. Nel 2023 abbiamo promosso 16 iniziative nell’ambito delle energie rinnovabili e delle tecnologie ambientali, portando 150 aziende ad eventi fieristi all’estero e 333 buyer a manifestazioni in Italia di cui 280 solo a Key Energy che si è svolta a marzo a Riminì.

La prima giornata è proseguita con un Focus su ‘Finance for Internationalization’ con Fabrizio Lobasso, vice direttore generale per la promozione del Sistema Paese Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Giovanni Turriziani, vicepresidente di Unindustria con responsabilità per la Green Economy; Domenico Mauriello, segretario
generale Assocamerestero; Anna Roscio, executive director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo; Laura Tassinari Zugni Tauro, direttore Area Internazionalizzazione Cluster di Lazio Innova.
Nella giornata di domani saranno presentate le opportunità legate allo sviluppo delle energie rinnovabili nel Nord Africa, alla blue economy nell’area dell’Oceano Indiano, alla green economy nei Paesi Asean.
E’ in programma anche un focus sugli Stati Uniti con la collaborazione della Camera di Commercio Italia-Usa.

– foto ufficio stampa Lazio Innova –

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Attualità

Università IUL, aperte le iscrizioni al nuovo anno accademico

Sono aperte le iscrizioni ai corsi di laurea dell’Università Telematica degli Studi IUL per l’anno accademico 2024-2025. L’Ateneo conferma un’offerta formativa online consolidata negli anni con tante nuove proposte post-laurea tra master, corsi di formazione e perfezionamento.
“I numeri dell’Ateneo crescono ogni anno – afferma Giovanni Biondi, Rettore dell’Università Telematica degli Studi IUL – attraverso un approccio che garantisce una qualità costante e che mette sempre al centro lo studente. L’offerta di corsi di laurea si è ormai consolidata negli anni; allo stesso tempo, abbiamo avviato nuove collaborazioni per arricchire la proposta dei master e dei corsi di formazione.

Da sempre crediamo nella formazione permanente e nell’aggiornamento professionale, proponendo docenti altamente qualificati e professionisti del settore. All’offerta didattica si aggiunge poi l’apertura di nuovi poli, con l’obiettivo di creare una rete capillare sul territorio che possa agevolare gli studenti nello svolgimento degli esami e nelle richieste di supporto. Attraverso una didattica flessibile e personalizzabile – conclude il Rettore – vogliamo offrire un servizio sempre più di qualità ai nostri studenti”.
Il modello di studio dell’Università IUL prevede lezioni fruibili interamente online per permettere agli iscritti di conciliare studio, lavoro e altri impegni quotidiani. Lo studente può accedere alle video-lezioni attraverso la piattaforma di formazione IUL, in ogni momento e da qualsiasi postazione, ed è supportato da personale docente di alta qualità e da una continua assistenza di tutor specializzati. Gli esami sono in presenza e possono essere svolti in una delle numerose sedi dell’Università sul territorio nazionale.

Le iscrizioni ai corsi sono attive per tutto l’anno accademico. E’ possibile richiedere il riconoscimento di crediti formativi in ingresso nel caso di esami o tirocini svolti in altri atenei.
Per il 2024-2025 sono attivi i corsi di laurea triennale in Scienze e tecniche dell’educazione e dei servizi per l’infanzia (classe L-19), con un percorso dedicato alla fascia 0-3 anni, il corso triennale in Scienze Motorie, pratica e gestione delle attività sportive (classe L-22), quello in Scienze psicologiche delle risorse umane, delle organizzazioni e delle imprese (classe L-24), il corso in Economia, Management e Mercati Internazionali (classe L-33) e la triennale in Comunicazione innovativa, multimediale e digitale (classe L-20). Presenti nel catalogo dell’offerta formativa anche il corso di laurea magistrale in Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua (classe LM-57) e quello in Innovazione digitale e comunicazione (classe LM-91), realizzato in collaborazione con l’Università di Foggia, che mira a formare professionisti nella creazione e diffusione di prodotti multimediali digitali.

– foto ufficio stampa Università IUL –

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Cultura

Roma | A Palazzo Bonaparte un omaggio a Botero, in mostra oltre 120 opere

Con la prima e più completa mostra di pittura mai realizzata in ltalia a un anno dalla sua scomparsa, Palazzo Bonaparte a Roma rende omaggio a Fernando Botero. Nella mostra – curata da Lina Botero, figlia dell’artista, e da Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta della sua opera – saranno esposte oltre 120 opere tra dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e alcuni straordinari inediti, prestati eccezionalmente solo per questa occasione. “Questa è una mostra eccezionale perchè è la prima grande esposizione di pitture dedicata a Fernando Botero dopo la sua morte.

E anche una visione diversa del suo lavoro, che mette in evidenza la maestria con cui Botero ha lavorato con tecniche diverse nel corso della sua carriera artistica. E’ un’occasione straordinaria per celebrare il primo anniversario della morte di mio padre in Italia, un Paese che ha significato molto per lui e per il suo lavoro”, ha detto Lina Botero.
La mostra, prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fernando Botero Foundation e in partnership con la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e Poema, sarà aperta dal 17 settembre al 19 gennaio e vede come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner Urban Vision e la Repubblica, hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville e sponsor tecnico Cantine Ferrari Trento.

“Sono particolarmente lieta che la Fondazìone Terzo Pilastro – Internazionale da me presieduta, in collaborazione con Poema, abbia avviato una partnership continuativa con Arthemisia, sapientemente guidata dalla sua presidente Iole Siena, che ha inizio con un nuovo e importante progetto artistico, peraltro perfettamente in linea con quanto realizzato nei lunghi anni del suo mandato dal mio illustre predecessore Prof. Avv Emmanuele F. M. Emanuele. Riproporre oggi, a un anno esatto dalla scomparsa di Fernando Botero, colombiano ma italiano d’adozione, un’esposizione monografica di così eccezionale ampiezza su di lui, che ripercorra la sua più che sessantennale carriera, è un’iniziativa che trovo doverosa e che si configura come un evento unico, sia per la quantità e varietà di opere in mostra – più di cento tra pitture, acquerelli, disegni e sculture di piccole dimensioni, alcune anche inedite -, sia per la prestigiosa sede che lo ospita, Palazzo Bonaparte nel cuore del centro storico di Roma”, ha detto la Professoressa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro.

“La forza di Botero risiede nell’aver adottato una cifra stilistica del tutto peculiare, unica e riconoscibilissima, a cui è rimasto sempre fedele, dilatando a dismisura i volumi di personaggi e oggetti in quella che vuole essere una celebrazione, anche ironica, dell’abbondanza e della positività – ha aggiunto il Professor Emanuele, mecenate e filantropo, storico Presidente della Fondazione Terzo Pilastro -. Alla base del suo universo espressivo, tuttavia, vi sono anche la maestria nel padroneggiare una grande varietà di tecniche e, soprattutto, l’attitudine a trarre spunto da alcuni dei più celebri artisti del passato per reinterpretarne i capolavori in maniera assolutamente personale, come ad esempio nel caso de La Fornarina di Raffaello o del Dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca. Ciò, a conferma dell’assunto, da me sempre sostenuto, che l’arte è un fluire ininterrotto, un dialogo costante tra i grandi di ieri e di oggi, e che non ha dunque senso racchiuderla in periodi rigidi ed impermeabili tra loro”.

La Presidente del Gruppo Arthemisia Iole Siena ha voluto “fortemente questa mostra per rendere a Botero il primo grande omaggio italiano a un anno dalla scomparsa. Una mostra che ripercorre tutti i temi affrontati da Botero, riunendo le sue opere più importanti e alcuni inediti di cui era persa traccia”.
La mostra, che esplora anche la straordinaria relazione tra Botero e l’Italia, infatti si apre con un’opera importantissima e mai esposta prima, “Omaggio a Mantegna” (1958), prestito straordinario proveniente da una collezione privata degli Stati Uniti e che, dopo decenni, è stato recentemente scoperto da Lina Botero tramite Christiès. Affascinato da uno dei capolavori del Rinascimento, la “Camera degli sposi” di Mantegna nel Palazzo di Mantova, Botero decise di rendere omaggio al maestro italiano dopo il suo viaggio in Italia, vincendo con questo quadro il primo premio al Salone Nazionale di Pittura della Colombia nel 1958. Non mancheranno le versioni di capolavori della storia dell’arte, come la “Fornarina” di Raffaello, il celebre dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti borghesi di Rubens e “Ritratto dei coniugi Arnolfini” di Van Eyck fino ad arrivare alle ultime opere che Botero realizzò nel 2023 come il grande acquerello dell’Odalisca. Altra opera fondamentale ed inedita e mai esposta al pubblico – perchè da sempre appesa nello studio parigino di Botero – è una versione dell’infanta da “Las Meninas” di Velàzquez, pittore che Botero copiò durante il suo apprendistato al Prado da giovane studente.

– foto Marco Nardo fornita da ufficio stampa Fondazione Terzo Pilastro Internazionale –

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