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Tv e Spettacolo

Carmen Consoli, la “cantantessa” compie 50 anni

Cantautrice, polistrumentista ma per molti semplicemente “la cantantessa”. E’ Carmen Consoli che, reduce da un emozionante concerto a Campobasso, nel quale ha proposto i suoi brani ma ha anche omaggiato la cantautrice siciliana Rosa Balistreri e il “maestro” Franco Battiato, si appresta a festeggiare i suoi primi 50 anni. La Consoli è nata infatti il 4 settembre 1974 a Catania, città nella quale ha iniziato a esibirsi nei club a soli 13 anni e da dove è partita alla volta di Roma per presentare alle case discografiche i suoi pezzi.
Nel 1995 si presenta a “Sanremo Giovani” e l’anno dopo è sul palco del teatro Ariston con “Amore di plastica”, brano che ottiene un buon successo radiofonico ma non riesce a trainare più di tanto le vendite del suo primo album “Due parole”. Nel 1997 è di nuovo a Sanremo con “Confusa e felice”, brano che viene eliminato ma che ottiene un grande successo tra il pubblico.
Stavolta anche l’album funziona e le regala il disco di platino e il Premio italiano della musica come rivelazione dell’anno. Con “In bianco e nero” la Consoli partecipa ancora al Festival di Sanremo nel 2000: il relativo album, “Stato di necessità” funziona (con 300 mila copie è il suo maggior successo) e, grazie a “L’ultimo bacio”, scelta da Gabriele Muccino come colonna sonora del suo film omonimo, le fa vincere diversi premi, tra cui il Nastro d’argento proprio per quest’ultimo brano. C’è persino chi lo inserisce tra i dieci migliori dischi italiani del decennio e Consoli ne realizza anche una versione francese.
Anche il disco successivo, “L’eccezione”, si rivela un successo da disco di platino e altri riconoscimenti. Questi ultimi, del resto, non mancano nella sua carriera: tra i tanti, oltre a quelli già citati, ci sono una Targa Tenco (per l’album “Elettra”), due premi Lunezia, sette Italian Wind & Music Awards, un Telegatto. Nel 2012 è stata insignita con l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Nel frattempo la Consoli ottiene un discreto successo anche all’estero: nei concerti a New York e nelle tournèe nelle maggiori capitali d’Europa e nel Nord America. E’d è l’unica italiana a partecipare, nel 2005, alle celebrazioni dell’anniversario della scomparsa di Bob Marley.
Dopo “L’ultimo bacio”, altre canzoni di colonne sonore di film portano la sua firma e/o la sua voce: “I giorni dell’abbandono” di Roberto Faenza, “Saturno contro” di Ferzan O’zpetek, e “L’uomo che ama” di Maria Sole Tognazzi. Diverse anche le partecipazioni a eventi benefici: il brano “Domani 21/04.2009”, progetto di Mauro Pagani e Jovanotti in aiuto alla popolazione abruzzese dopo il terremoto; il concerto “Amiche per l’Abruzzo”; la versione inedita del brano “La signora del quinto piano”, registrata con Emma, Gianna Nannini, Elisa, Irene Grandi e Nada in collaborazione con Telefono Rosa; lo spettacolo “Amatrice nel cuore”; la serata “Carmen Consoli & Friends” in Piazza del Duomo a Catania; il “Concerto per la Terra” a Roma in occasione dell’Earth Day.
L’ultimo album pubblicato finora è “Volevo fare la rockstar” (2021), annunciato durante l’evento “25 anni mediamente isterici” (dal suo terzo album “Mediamente isterica”, uscito nel 1998) che si è svolto all’Arena di Verona per celebrare i suoi 25 anni di carriera.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

Lombardia

Alla Cattolica lezione di vita di Amadeus ai futuri professionisti

“Ho voluto fare una conferenza stampa qui in Cattolica in un luogo storico, culturalmente importante e giovane. Una trasmissione televisiva di successo deve coinvolgere i giovani”. Così Amadeus presso l’Aula Magna della Cattolica, dove Warner Bros Discovery ha presentato la nuova stagione televisiva 2024 con la partecipazione dello showman in occasione della consegna dei diplomi agli studenti del master “Fare tv. Management del broadcasting e dello streaming”. Poi, ha aggiunto: “Ho ho appena compiuto 62 anni e ho ancora voglia di fare cose nuove. Sono felice, galvanizzato, esattamente come quando avevo trent’anni”. La giornata è stata un’occasione speciale per il grande gruppo mediale e per il master dell’ateneo, che oggi ha consegnato i diplomi agli studenti al termine del loro percorso.

“Per noi che la televisione la studiamo, la analizziamo, la insegniamo, questo è un momento di lezione, un’occasione per ribadire una stretta e proficua relazione tra formazione e mondo professionale – ha detto Massimo Scaglioni, direttore del master e del Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi della Cattolica -. In particolare, col gruppo WDB collaboriamo con grande profitto da tantissimi anni, alcuni professionisti del gruppo si sono formati qui, altri sono attualmente nostri docenti”. Quest’anno la collaborazione si avvale anche di una borsa di studio per merito che WBD mette a disposizione di uno studente del master. “Questa offerta editoriale – ha continuato Scaglioni – è quella che in termini di consumi e ascolti, è in maggiore crescita. E noi guardiamo al futuro consegnando oggi i diplomi del master Fare tv a giovanissimi professionisti che sono già ben inseriti nei meccanismi di reti, broadcaster e case di produzione”. Le ragioni del successo affondano in una capacità che WBD ha dimostrato di saper mettere in gioco. “Lo spirito innovatore pervade il nostro team in Italia – ha detto Alessandro Araimo, general manager del gruppo WBD -.

Bisogna essere disruptive e avere la capacità di cambiarsi da dentro. Per noi è una grande opportunità e dobbiamo approfittare del mercato sanissimo dell’Italia, dove il 90% degli ascolti è dato dai canali in chiaro – ha continuato Araimo -. Lo streaming prenderà forma ma oggi non sappiamo quale sarà il rapporto tra le due forme”. Due elementi caratterizzano l’attività del gruppo secondo la vice president WBD Laura Carafoli, “la grande indipendenza nel prendere le nostre scelte e le persone che hanno fatto questa impresa, oggi qui con noi. Molti dei ragazzi usciti da questa università fanno parte del nostro team. Così oggi siamo gli unici in Europa a crescere, è un momento di tempesta perfetta”. Gesualdo Vercio, vice president Programming WBD ha parlato dei programmi in prima serata e dei contenuti scripted su Real Time, citando le due serie tv turche che affrontano temi cruciali e amati dal pubblico, il mondo ospedaliero e l’amore.

La prima serata è segnata dalla “leggerezza che caratterizza programmi come e Only Fun e dall’improvvisazione usando la comicità femminile come nel caso di Comedy Match”, ha sottolineato il vice president Programming Aldo Romersa.
Con Amadeus WBD aggiunge un pezzo da novanta alla sua programmazione, e instaura con lui un rapporto di fiducia assoluta che si evince proprio dalle sue parole: “Da subito c’è stato uno scambio reciproco di esperienze dal punto di vista umano e affettivo. Da pochi giorni lavoro al Nove e mi sembra di essere qui da una vita”. Una sensazione condivisa dal Gruppo ed espressa da Araimo: “Entusiasmo e voglia di cambiare sono le due cose su cui ci siamo trovati con Amadeus, insieme alla sua professionalità. Così nulla è impossibile”.

Amadeus si è raccontato davanti agli studenti partendo dalla sua esperienza in radio, “una palestra quotidiana” come lui stesso l’ha definita. E poi “allora non si studiava per diventare professionisti della tv. Vedevi Mike Bongiorno e Pippo Baudo, sognavi di poter un giorno fare qualcosa di simile senza avere un piano B. Se hai un sogno, insisti e hai sete di imparare, magari questa cosa accade”. Si comincia domenica 22 settembre alle 20.30 con il game show “Chissà chi è” e a seguire in prima serata “Suzuki Music Party”. “Così posso unire i miei due amori – ha detto Amadeus che sul palco ha ricevuto la targa di Ambassador del master Fare tv -, il quiz e la musica. Abbiamo pensato di partire di domenica, il giorno di Fazio che arriverà il 6 ottobre, perchè è un giorno di festa, poi andremo in onda dal lunedì al sabato”. Ma come, si comincia proprio la domenica del derby di Milano? “Sì, proprio per quello – ha ammiccato Amadeus – andrebbe bene se la partita si chiudesse con un pareggio e io conquistassi la serata!”.

-Foto: ufficio stampa Università Cattolica-

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Tv e Spettacolo

Emmy Awards 2024, record di statuette per Shogun. Sorpresa per Hacks

Nella serata di ieri (nella nottata in Italia), si è conclusa a Los Angeles la premiazione agli Emmy Awards 2024. Record di premi per “Shogun”: la serie tv di Fx prodotta da Hulu-Disney+, che racconta le lotte di potere nel Giappone del 17esimo secolo, ha ottenuto 18 statuette diventando la prima serie non anglofona a vincere il premio per la migliore serie drammatica. Sorpresa invece per l’Emmy alla miglior serie comica. Ha vinto “Hacks”, lo show HBO/Max su una matura comedian, che ha fregato la statuetta alla favorita “The Bear”.

Quest’ultima ha tuttavia ottenuto ben 11 Emmy, superando le dieci statuette ottenute con la prima stagione. Successo anche per la serie Netflix “Baby Reindeer”, che si aggiudica quattro statuette: miglior serie limitata o antologica, miglior sceneggiatura, miglior attore protagonista a Richard Gadd e miglior attrice non protagonista a Jessica Gunning. Infine Jodie Foster vince il suo primo Emmy come miglior attrice protagonista in una serie limitata per “True Detective: Night Country” di HBO. Durante la cerimonia è stato omaggiato l’attore comico Bob Newhart, morto a luglio a 94 anni, e sono stati ricordati i 50 anni della popolare serie tv Happy Days.

Foto: Ipa Agency

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Economia

PROTAGONISTI | Angelo Bilotta: Amministratore Delegato di Just Work srl

Puntata del 16 Settembre 2024

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