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Cronaca

Cremlino | Il portavoce Dmitri Peskov dichiara che Putin e il fondatore di Telegram Durov non si sono mai incontrati

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha negato che il presidente russo Vladimir Putin e Pavel Durov, il fondatore di Telegram, abbiano mai avuto incontri. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Peskov ha dichiarato: “Per quanto ne so, non si sono incontrati”.

Peskov ha anche chiarito che Durov, cittadino russo, non ha avuto colloqui con il Cremlino e può viaggiare liberamente nel Paese. “Non è stato raggiunto alcun accordo tra il Cremlino e Durov”, ha aggiunto il portavoce.

Queste dichiarazioni arrivano in risposta a un articolo pubblicato dalla testata Vazhnye Istorii, che affermava che Durov avrebbe visitato la Russia circa 50 volte tra il 2015 e il 2021, nonostante avesse lasciato il Paese nel 2014. Secondo l’agenzia Interfax, questa informazione ha suscitato curiosità e speculazioni, che Peskov ha voluto chiarire con la sua dichiarazione.

Cronaca

Siamanna (OR) | Rinvenuta vasta piantagione di canapa, arresti

I Carabinieri della Compagnia di Oristano hanno effettuato un’importante operazione di controllo in un’azienda agricola situata nel Comune di Siamanna, nell’ambito di una campagna mirata a contrastare le violazioni delle normative europee e i reati di abigeato. Durante l’ispezione, è emersa una vasta piantagione di canapa, inizialmente apparentemente legittima e finalizzata alla coltivazione di canapa sativa, ma che si è rivelata essere una coltura illecita.

La scoperta è avvenuta grazie all’analisi approfondita delle piante da parte dei Carabinieri e al successivo esame da parte del RIS di Cagliari. I risultati hanno rivelato che il contenuto di THC, il principio attivo della cannabis, era notevolmente superiore ai limiti legali, dimostrando che si trattava di una coltivazione destinata alla produzione di sostanze stupefacenti piuttosto che di canapa a fini legali.

I due individui coinvolti, entrambi con precedenti penali, sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Oristano. Sono accusati di produzione e traffico di sostanze stupefacenti, reato aggravato dalla grande quantità di piante sequestrate e dalla loro collaborazione nel commettere l’infrazione. Complessivamente, circa 5.000 piante sono state sequestrate durante l’operazione.

L’inchiesta continua e i due arrestati dovranno rispondere delle accuse davanti all’Autorità Giudiziaria di Oristano. Il provvedimento preso è una misura cautelare adottata nell’ambito delle indagini preliminari, e i soggetti coinvolti sono considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva. Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro la produzione e il traffico di droghe, contribuendo a garantire la legalità e la sicurezza nella regione.

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Cronaca

Como | Disturba la Santa Messa e in questura aggredisce gli agenti, arrestato

Ieri sera, la Polizia di Stato ha arrestato un 23enne egiziano a Como, accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati e regolare sul soggiorno, è stato fermato dopo aver causato disordini all’interno del Duomo di Como.

Intorno alle 18.15, una volante della polizia è stata allertata per una segnalazione riguardante una persona molesta all’interno della chiesa. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato il 23enne mentre ascoltava musica araba ad alto volume sul suo telefono, disturbando gravemente la funzione religiosa in corso.

Nonostante l’invito a lasciare il luogo, il giovane ha rifiutato di collaborare, costringendo gli agenti a intervenire. Durante l’operazione, il 23enne ha tentato di fuggire dalla Questura, aggredendo fisicamente gli agenti con diversi pugni prima di essere bloccato e arrestato.

Identificato e controllato, il giovane è stato trovato in possesso di precedenti penali e di un alias. È stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e denunciato per turbamento di funzione religiosa.

Il Pubblico Ministero di turno ha disposto la detenzione del 23enne nelle camere di sicurezza della Questura di Como, in attesa del processo per direttissima, previsto per questa mattina. Nel frattempo, l’ufficio immigrazione della Questura sta effettuando verifiche aggiuntive sulla sua permanenza in Italia.

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Cronaca

Bolzano | Trasporto di droga, arrestati un albanese e una donna italiana

Le forze dell’ordine di Bolzano hanno compiuto un’importante operazione di contrasto al traffico di droga, culminata con il sequestro di quasi 15 chilogrammi di cocaina e l’arresto di due individui. L’intervento si è svolto nella notte tra venerdì e sabato, vicino al casello autostradale di Bolzano Sud, dove un’auto è stata notata dai militari per una manovra sospetta che ha destato l’attenzione della pattuglia.

Alla vista dei Finanzieri, il conducente del veicolo ha tentato di evitare il controllo, spostandosi rapidamente verso la corsia centrale in un tentativo di eludere l’ispezione. Tuttavia, questa azione ha attirato ulteriormente l’attenzione dei militari, che hanno fermato l’auto per guida pericolosa.

A bordo dell’auto si trovavano un cittadino italiano e un uomo di origine albanese, entrambi residenti in Abruzzo. L’albanese, già noto alle autorità per precedenti penali legati alla droga, e l’italiana, con piccoli precedenti per reati minori, sono stati sottoposti a ulteriori verifiche. La macchina risultava intestata a un terzo albanese con un passato simile.

Grazie all’intervento di un’unità cinofila, il controllo si è concentrato sul portabagagli del veicolo. Il cane antidroga ha segnalato la presenza di sostanze sospette, portando al ritrovamento di 15 sacchetti contenenti cocaina, nascosti all’interno di un pacco da trasloco. L’analisi preliminare ha confermato la presenza di cocaina, con un valore di mercato stimato di oltre 5 milioni di euro.

I due arrestati sono stati portati nelle case circondariali di Bolzano e Trento, mentre le indagini proseguono. Questo intervento dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di droghe e nel mantenimento della sicurezza pubblica, evidenziando l’importanza del monitoraggio e del contrasto ai traffici illeciti che minacciano la legalità e la sicurezza dei cittadini.

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