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Attualità

Scuola | Secondo studenti e genitori sono troppi i compiti per le vacanze

L’eccessiva quantità di compiti assegnati durante le vacanze estive sta diventando un tema di crescente preoccupazione per studenti e genitori, che vedono il loro riposo estivo compromesso da una mole di lavoro scolastico percepita come eccessiva. Un sondaggio rivela che ben tre studenti su quattro esprimono insoddisfazione per il modo in cui vengono interpretati oggi i compiti estivi: il 25% li rifiuta categoricamente, mentre il 49% li accetterebbe solo se fossero ridotti o modificati.

Questa insoddisfazione riflette una più ampia discussione sul ruolo e la quantità dei compiti assegnati durante la lunga pausa scolastica. Da un lato, c’è chi sostiene che le vacanze estive, che durano tre mesi, rischiano di far perdere agli studenti le competenze acquisite durante l’anno scolastico. In questo contesto, i compiti estivi vengono visti come un ponte necessario per mantenere vivo l’apprendimento, permettendo agli studenti di consolidare in modo autonomo ciò che hanno appreso, senza l’ausilio costante dei docenti.

Dall’altro lato, però, numerosi esperti mettono in discussione l’approccio tradizionale ai compiti estivi. Raffaele Mantegazza, professore di Scienze pedagogiche all’Università di Milano-Bicocca, sottolinea che i compiti dovrebbero essere ridotti e ripensati in modo da appassionare gli studenti, rendendo il processo educativo significativo e non una mera imposizione. Mantegazza, infatti, richiama l’importanza del “tempo dell’ozio”, già valorizzato da Maria Montessori, come un momento fondamentale per lo sviluppo dei ragazzi.

Un’altra voce critica è quella del professor Pier Cesare Rivoltella, esperto di Didattica e Tecnologie dell’educazione presso l’Università di Bologna. Rivoltella evidenzia l’importanza della motivazione e della sostenibilità dei compiti, suggerendo inoltre che gli studenti non dovrebbero essere lasciati soli a gestire l’apprendimento estivo. Egli propone che i docenti si rendano disponibili tramite strumenti digitali, come Teams o Zoom, per offrire supporto continuo, sia durante l’anno scolastico che in estate, in modo da facilitare l’apprendimento anche al di fuori delle aule.

I dati del sondaggio di Skuola.net mostrano che tra le materie con il maggior numero di compiti assegnati spicca la Matematica, ritenuta l’avversario più temibile dal 38% degli studenti. Seguono l’Italiano, con i temi e le letture che rappresentano un ostacolo per il 23% degli intervistati, e le lingue classiche e straniere, indicate come particolarmente impegnative da circa il 15% degli studenti.

Nonostante le difficoltà, la maggior parte degli studenti resta fiduciosa di poter completare i compiti in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico. Guardando a settembre, oltre il 70% prevede di arrivare con i compiti finiti o quasi, segno di un impegno costante, ma anche di un equilibrio difficile da mantenere tra studio e riposo.

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Riparte “Una Vita da Social”: la campagna educativa della Polizia e del Ministero per l’uso consapevole di internet

Oggi, 16 settembre, riparte la campagna educativa itinerante “Una Vita da Social”, promossa dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse”. L’iniziativa sarà inaugurata con la cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2024/25 presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Cagliari, alla presenza del Presidente della Repubblica e del Ministro dell’Istruzione e del Merito.

Giunta alla sua XII edizione, “Una Vita da Social” rappresenta la principale campagna di educazione digitale in Italia, dedicata a sensibilizzare i giovani all’uso responsabile e sicuro di internet. Quest’anno, l’iniziativa si arricchisce di nuovi contenuti, che includono anche l’educazione stradale e il contrasto ad ogni forma di discriminazione, in risposta alle crescenti sfide che i ragazzi si trovano ad affrontare online e nella vita quotidiana.

Il truck simbolo della campagna attraverserà oltre 60 città italiane durante il nuovo anno scolastico, continuando la missione di educazione digitale che ha visto, nel corso degli anni, la Polizia Postale incontrare più di 4 milioni di studenti, 269.280 genitori e 179.260 insegnanti in oltre 25.720 istituti scolastici. In totale, la campagna ha toccato più di 700 città in tutta Italia. Inoltre, le pagine social ufficiali su X e Facebook, che contano 135.000 “like”, raggiungono mensilmente 12 milioni di utenti sui temi della sicurezza online.

“Una Vita da Social” si pone come un progetto sempre attento alle esigenze delle nuove generazioni, affrontando temi cruciali come l’adescamento online, il cyberbullismo e l’educazione sentimentale in rete. L’obiettivo è fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per navigare in sicurezza, riconoscendo e affrontando i rischi legati all’uso di internet.

I contenuti degli incontri, tra cui foto e video, saranno condivisi attraverso la pagina Facebook ufficiale (www.facebook.com/unavitadasocial/), offrendo uno spazio dedicato ai ragazzi per diffondere messaggi positivi e sensibilizzare contro il cyberbullismo. Questo “diario di bordo” vuole essere un contributo fondamentale nella promozione di un uso responsabile della parola, in particolare nel contesto digitale.

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Bolzano | Polizia intensifica i controlli presso le scuole per garantire la sicurezza con l’inizio del nuovo anno

Con l’inizio dell’anno scolastico, la Polizia di Stato ha rafforzato i servizi di prevenzione e vigilanza nelle vicinanze degli istituti di istruzione, al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche e prevenire eventuali situazioni di rischio per studenti, insegnanti e genitori. Questa intensificazione dei controlli si inserisce in un più ampio programma di sicurezza attivato in coincidenza con il ritorno in aula degli studenti.

Recentemente, due episodi hanno richiesto l’intervento della Polizia tramite il numero di emergenza “112 NUE”, coinvolgendo pattuglie della Squadra “Volanti” in due distinti istituti del capoluogo.

Il primo episodio si è verificato presso una scuola elementare in Viale Europa, dove un minore si è ferito lievemente ai polsi dopo essersi arrampicato su delle ringhiere durante l’intervallo. La Polizia, intervenuta rapidamente sul posto, ha tranquillizzato il bambino fino all’arrivo dei genitori e dei sanitari del “118”, che hanno prestato le cure necessarie.

Il secondo intervento ha avuto luogo presso una scuola media in Viale Trieste, dove era stata segnalata la presenza di un uomo sospetto all’esterno dell’istituto. Secondo quanto riferito dal custode, l’uomo, in evidente stato di alterazione dovuta all’assunzione di alcol, aveva iniziato a urlare contro il personale scolastico e alcuni alunni, per poi allontanarsi. Gli agenti, dopo aver ispezionato l’area e non avendo trovato tracce del soggetto, hanno deciso di stazionare nei pressi della scuola per rassicurare gli studenti e i genitori.

Questi episodi testimoniano l’importanza del continuo impegno delle forze dell’ordine nella protezione delle scuole, garantendo un ambiente sicuro e tranquillo per lo svolgimento delle attività educative.

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Papa “Trovare soluzioni di pace per le guerre che insanguinano il mondo”

Papa Francesco è tornato a invocare che si faccia di tutto perchè cessino le guerre “che insanguinano il mondo”. “Penso alla martoriata Ucraina, al Myanmar, penso al Medio Oriente. Quante vittime innocenti. Penso alle mamme che hanno perso i figli in guerra. Quante giovani vite stroncate” ha detto il Santo Padre in occasione dell’Angelus domenicale a Piazza San Pietro. “Prego per le vittime e continuo a essere vicino a tutte le famiglie degli ostaggi. Cessi il conflitto in Palestina e Israele. Cessino le violenze, l’odio e si rilascino gli ostaggi e proseguano i negoziati per trovare una soluzione di pace” ha concluso il Pontefice che ha anche rivolto un pensiero alle popolazioni del Vietnam e del Myanmar “che soffrono a causa delle inondazioni provocate da un violento tifone. Prego per i defunti, per i feriti, gli sfollati. Dio sostenga quanti hanno perso i loro cari e la casa”. Infine ricordando che oggi in Italia si celebra la giornata dei malati di Sla, ha assicurato “un ricordo per loro nella mia preghiera, per i loro familiari e incoraggio il lavoro della ricerca su questa patologia e le associazioni di volontariato”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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