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Abruzzo

Abruzzo | Agricoltori costretti ad abbandonare la loro attività in vaste aree, caccia ai cervi

Il presidente regionale di Confagricoltura, Fabrizio Lobene, ha espresso un fermo sostegno alla recente delibera della Giunta regionale dell’Aquila, che prevede il prelievo selettivo di circa 500 cervi nell’area. Lobene critica aspramente le opposizioni sollevate da gruppi ambientalisti e da alcuni esponenti politici, etichettandole come frutto di una visione distorta e non basata sui dati concreti.

Secondo Lobene, il piano di prelievo è una misura necessaria e giustificata da anni di studi e consultazioni, e risponde a problematiche ben documentate relative alla proliferazione incontrollata dei cervi. Questi animali, sebbene protetti, stanno causando danni significativi agli agricoltori e agli ambienti rurali, costringendo alcuni a chiudere le loro attività e impattando negativamente sui bilanci regionali.

Lobene sottolinea che il prelievo selettivo, praticato anche in altre regioni italiane, è stato sostenuto da evidenze scientifiche e pareri esperti, come dimostrato da un convegno tenutosi nel 2022 con esperti del settore. Durante l’evento, Luca Pedrotti del Parco Nazionale dello Stelvio aveva spiegato come la gestione della fauna selvatica e il prelievo venatorio siano necessari per mantenere un equilibrio tra la fauna e le attività umane.

Lobene accusa i critici della misura di cercare visibilità politica piuttosto che contribuire a una gestione razionale della fauna selvatica. Secondo lui, le direttive dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sono state seguite scrupolosamente e forniscono una base solida per l’intervento deciso dalla Giunta regionale.

In conclusione, Lobene afferma che la decisione della Giunta regionale rappresenta un passo corretto verso la risoluzione dei problemi causati dalla sovrappopolazione di cervi e merita il supporto di tutte le parti coinvolte, piuttosto che critiche basate su pregiudizi e disinformazione.

Abruzzo

Teramo | Poliziotti in soccorso di un giovane che voleva suicidarsi: salvato

Nella notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Squadra Volanti della Questura di Teramo è stata chiamata a intervenire per un grave caso di tentato suicidio. L’allerta è partita grazie a un’amica del giovane, che ha notato su Instagram una storia preoccupante in cui il ragazzo esprimeva intenti suicidi, dichiarando di voler saltare da un ponte.

Subito dopo aver ricevuto la segnalazione al 112 N.U.E., gli agenti si sono messi in azione, avviando una ricerca intensa per localizzare il ventenne. I poliziotti hanno controllato tutti i ponti e i cavalcavia della città e, grazie alla tracciatura del cellulare del giovane attraverso un portale specializzato, sono riusciti a individuare la sua posizione lungo via Cona.

Arrivati sul luogo, gli agenti hanno instaurato un dialogo con il ragazzo, riuscendo a calmarlo e a prevenirne il gesto estremo. Successivamente, è stato richiesto l’intervento del personale sanitario, che ha prestato le cure necessarie e ha assistito il giovane.

Il pronto intervento delle forze dell’ordine e la collaborazione della persona che ha dato l’allerta hanno evitato una tragedia. L’episodio sottolinea l’importanza dell’attenzione e del supporto reciproco nella prevenzione di gesti estremi.

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Abruzzo

Teramo | Deferito 19enne per furto in attività commerciale e violazione del Foglio di Via

Nel tardo pomeriggio di ieri, 17 settembre 2024, la Squadra Volanti della Questura di Teramo è intervenuta presso il supermercato MAXICOAL di via Pannella, in seguito a una segnalazione del direttore dell’esercizio commerciale. Il direttore, dopo aver esaminato le immagini delle telecamere di sorveglianza, aveva notato la sottrazione di una bottiglia di liquore da parte di un individuo, che aveva riconosciuto come l’autore di un furto simile avvenuto pochi giorni prima nello stesso supermercato.

Gli agenti, giunti prontamente sul posto, hanno localizzato e fermato il sospetto, un giovane di 19 anni di origine tunisina. Alla vista della polizia, il ragazzo ha tentato di nascondere la bottiglia rubata e ha cercato di negare il furto. Tuttavia, la sua identità è stata confermata e si è scoperto che il giovane era già sottoposto a un provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Teramo.

Il 19enne è stato quindi accompagnato presso gli uffici della Questura per gli accertamenti necessari e successivamente denunciato all’autorità competente per i reati di furto e violazione del provvedimento di Foglio di Via. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso di risolvere rapidamente il caso e di prendere le misure legali adeguate.

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Abruzzo

Teramo | Arrestati un uomo di 74 anni e il figlio per violenza e maltrattamenti contro l’ex compagna

Nel pomeriggio del 12 settembre 2024, la Squadra Mobile della Questura di Teramo ha eseguito due misure cautelari nei confronti di un uomo di 74 anni e di suo figlio di 50 anni, disposte dal G.I.P. presso il Tribunale di Teramo. Il 74enne è stato posto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, mentre al figlio è stato imposto il divieto di avvicinamento, anche in questo caso con braccialetto elettronico. Le accuse comprendono reati gravi come maltrattamenti contro familiari, violenza sessuale, sequestro di persona e atti persecutori.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile di Teramo, hanno fatto luce su una serie di comportamenti violenti e persecutori perpetrati dal 74enne nei confronti della sua ex compagna negli ultimi due anni. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe inflitto alla donna violenze fisiche e psicologiche quasi quotidianamente, picchiandola con un bastone, insultandola e controllando ogni suo movimento. In più occasioni, avrebbe costretto la vittima a subire rapporti sessuali, legandola con corde o cinture, e l’avrebbe sequestrata in casa, sottraendole le chiavi e il cellulare. In un episodio particolarmente grave, avrebbe ustionato la donna, afferrandole le mani e ponendole sui fornelli accesi.

Dopo la fine della relazione, l’uomo e suo figlio avrebbero iniziato a perseguitare la donna, minacciandola e molestandola ripetutamente, appostandosi presso il suo luogo di lavoro e sommergendola di telefonate intimidatorie.

Le indagini proseguono, e le misure cautelari adottate sono mirate a tutelare la vittima dalle continue minacce e violenze.

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