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Attualità

Palermo | Salvuccio Riina si è sposato con una donna spagnola

Salvuccio Riina, il terzogenito di Totò Riina, il noto boss mafioso deceduto in carcere nel 2017, ha recentemente festeggiato un importante evento personale. Il 7 giugno, Salvuccio ha sposato Elena, una donna spagnola, in una cerimonia che ha avuto luogo probabilmente in Spagna.

Il matrimonio è stato seguito da una sontuosa celebrazione a Corleone, presso il ristorante Mountain Palace La Schera, situato in contrada Piano Scala. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 200 invitati, tra cui parenti e amici della sposa giunti dalla Spagna. Tra i presenti, erano anche le sorelle di Salvuccio, Maria Concetta e Lucia, insieme alla madre Ninetta Bagarella, moglie di Totò Riina.

Nonostante la rilevanza dell’evento, la celebrazione è rimasta discretamente fuori dalla vista pubblica, con pochi dettagli confermati da fonti locali.

Salvuccio Riina ha recentemente concluso una lunga esperienza di riabilitazione e reinserimento sociale. Dopo aver scontato una condanna di 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, riciclaggio ed estorsione, ha vissuto tra Veneto e Abruzzo, seguendo un programma di affidamento ai servizi sociali e completando il suo percorso di studi con una laurea. Nel 2023, Riina è tornato a Corleone.

Oltre al suo lavoro di scrittore, Riina ha pubblicato il libro “Riina Family Life”, che narra la vita della sua famiglia durante la latitanza del padre e le sfide affrontate fino all’arresto di Totò Riina nel 1993. Salvuccio continua a mantenere un profilo pubblico attivo sui social media, dove recentemente ha condiviso un messaggio di Ferragosto.

Il fratello di Salvuccio, Giovanni Riina, è invece attualmente in carcere con l’ergastolo per crimini legati alla mafia.

Attualità

Roma | Emergenza incendi boschivi in Portogallo: partono da Ciampino due Canadair del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

VVF Roma

Questa mattina, poco dopo le 9, dall’aeroporto di Roma Ciampino sono decollati due Canadair CL415 del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per affrontare l’emergenza incendi boschivi in Portogallo. I velivoli, denominati CAN 27 e CAN 31, sono stati inviati per supportare le operazioni di spegnimento degli incendi nel distretto di Aveiro, precisamente nel comune di Sever Do Vouga.

I Canadair, appartenenti alla flotta aerea italiana, sono diretti alla Monte Real Air Base di Leiria. Questo intervento è stato attivato come parte delle risorse rescEU-IT nell’ambito del meccanismo europeo di protezione civile, dimostrando la solidarietà e l’efficienza della cooperazione internazionale in situazioni di emergenza.

A bordo dei due aerei ci sono 4 equipaggi composti da 8 piloti e 4 tecnici, insieme al materiale essenziale per le operazioni di spegnimento. Questi uomini e donne sono pronti a contribuire in modo determinante nella lotta contro i devastanti incendi che stanno colpendo le aree boschive del Portogallo.

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Attualità

L’Aifa autorizza 8 vaccini contro l’influenza per campagna 2024-2025

Sono otto i vaccini autorizzati dall’Aifa e dall’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) per l’immunizzazione contro l’influenza stagionale per la campagna 2024-205. Come ogni anno, i ceppi virali sono stati aggiornati secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, basate sulle caratteristiche antigeniche dei ceppi virali circolanti nell’ultima stagione. I vaccini autorizzati da Aifa con procedure di mutuo riconoscimento e decentrata sono: Efluelda Tetra (Sanofi Pasteur), sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti di età pari o superiore a 60 anni.

Fluarix Tetra (Glaxosmithkline Biologicals), sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età.
Influvac S (Viatris Healthcare Limited), sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età.
Influvac S Tetra (Viatris Healthcare Limited), sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini a partire dai 6 mesi di età.

Vaxigrip Tetra (Sanofi Pasteur Eeurope), sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti, comprese le donne in gravidanza, e dei bambini dai 6 mesi di età. La vaccinazione materna delle donne in gravidanza estende la protezione ai lattanti a partire dalla nascita e fino ai 6 mesi di età (protezione passiva).
I vaccini autorizzati con procedura centralizzata (coordinata dall’Ema) sono: Fluad Tetra (Seqirus Netherlands), adiuvato, sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti (di età pari o superiore a 50 anni).

Flucelvax Tetra (Seqirus Netherlands B.V.), sospensione iniettabile: indicato per l’immunizzazione attiva degli adulti e dei bambini da 24 mesi di età.
Fluenz (Astrazeneca AB) spray nasale: indicato per l’immunizzazione attiva in bambini e adolescenti di età compresa tra 24 mesi e 18 anni. Non tutti i vaccini autorizzati per l’uso sono necessariamente disponibili sul mercato. Le Regioni infatti decidono annualmente, tramite gare per la fornitura di vaccini, tra i prodotti disponibili in commercio, quelli che verranno utilizzati durante le campagne vaccinali. Il ministero della Salute ha raccomandato di condurre le campagne di vaccinazione antinfluenzale regionali a partire dall’inizio di ottobre.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Disturbi psichici, sempre più giovani ne soffrono

Il 20% degli italiani soffre di almeno un disturbo psichico, in particolare ansia e depressione: è una percentuale superiore a quella della media europea. A fotografare la situazione del nostro paese è lo studio del 2023 “Headway – Mental health index 2.0”, realizzato da The European House – Ambrosetti. Secondo questa indagine, concorrono al malessere italiano fattori contingenti e comuni al resto dell’Europa, quali le conseguenze della pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina e i flussi migratori. La situazione italiana è però resa più critica da specifici aspetti della nostra società, come le condizioni abitative precarie per un quinto circa della popolazione, la crisi economica e la mancanza di spazi verdi nelle grandi città. Allarmanti anche i dati relativi ai giovani entro i 19 anni raccolti dall’Unicef. In base a un recente studio, il suicidio è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali e il 13% di chi ha meno di 19 anni soffre di un problema di salute mentale. Sono questi alcuni dei temi trattati da Cristina Colombo, primario dell’unità Disturbi dell’umore dell’IRCCS – Ospedale San Raffaele di Milano e professore ordinario di psichiatria dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dove dirige la scuola di specializzazione di psichiatria e ha fondato il master in psicopatologia forense e criminologia clinica, intervistata da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.

“E’ un problema che sta dilagando, si è decisamente abbassata l’età media di chi è colpito da disturbi mentali e questo dipende da tantissimi fattori – ha esordito – Una spiegazione non l’ha nessuno, è multifattoriale. E’ legata alla diffusione delle sostanze che i giovani considerano innocue e che non lo sono, all’alterazione dei ritmi biologici e poi c’è la componente familiare e genetica della malattia che esiste”.
Il principale disturbo dell’umore è la tanto temuta depressione, di cui però spesso si hanno nozioni incomplete e fuorvianti: “I disturbi dell’umore indicano la categoria di cui fa parte la depressione, una patologia caratterizzata da una ricorrenza di malattia – ha spiegato Colombo – Le persone hanno episodi di malattia che terminano, sono episodi più o meno frequenti nell’arco della vita. E c’è poi il disturbo bipolare, quando alle fasi di depressione si alterna una fase di euforia, e altri disturbi meno rappresentati”.

“La depressione è un cambiamento radicale: non è la tristezza, chi ne è colpito non piange, piuttosto si congela e non ha più emozioni – ha sottolineato la professoressa – La testa non riesce a fare neanche le cose più piacevoli, è molto paralizzante. Non si riesce più a vedere gli amici, a uscire, a studiare ecc… Tutti gli studi che si occupano di depressione sono molto interessanti, il cervello in alcuni momenti è nel ‘lago ghiacciatò e non funziona, poi torna a funzionare. Una patologia di solito ce l’hai e basta, nella depressione spesso dei circuiti che dovrebbero funzionare bene non funzionano più – ha ribadito – Il circuito si impalla, il paziente continua ad andare da un’informazione all’altra e torna indietro, per esempio scegliere cosa indossare la mattina quando ci si veste, ecco, questa per il depresso è una decisione insuperabile”. E su come si arriva a una diagnosi di depressione: “Per molti la depressione è una fragilità e tutto sommato ci si abitua, in realtà a volte non è affatto vero”.

“Le depressioni più gravi spesso sono in persone molto forti – ha confermato Colombo – Noi siamo medici, raccogliamo dei sintomi e sentiamo la storia del paziente, sulla base delle informazioni cliniche si arriva a una diagnosi. Consiglio pertanto di non sottovalutare nulla, specie nei più giovani. Quando da genitori si assiste a un cambiamento sulle cose piacevoli, non uscire con gli amici per esempio, l’isolamento e quant’altro, sono dei campanelli d’allarme. Non è necessariamente detto che sia depressione – ha ammesso – Ma si può già parlare con il medico di base che può capire di cosa si tratta e in caso indirizzare da uno specialista”. Sulla psicoterapia: “Noi diciamo al paziente che deve scegliere, la psicoterapia va benissimo per chi è fragile o ha delle problematiche, non cura ma serve a sostenere il paziente. Questo intervento è essenziale per la gestione della malattia”.

Infine, sulla prevenzione e sull’esordio di alcuni sintomi negli anziani: “Bisogna adottare condotte di buon senso: non devono esserci eventi stressanti, un brutto divorzio spesso è un trauma che si inserisce in un percorso che pian piano può portare a queste situazioni – ha ricordato la professoressa – E poi non si deve aver paura di affrontare questa cosa, il problema vero è la sottovalutazione, ti esplode in mano e diventa pericoloso. La depressione che esordisce in un anziano è invece qualcosa di maggiormente legato alla solitudine – ha concluso – Questa società adesso perdona di meno”.

– foto tratta da video Medicina Top –

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