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Cronaca

Frosinone | Controlli Intensificati nel Weekend di Ferragosto, 4 Persone Segnalate per Stupefacenti e 5 Veicoli Sequestrati

Durante il weekend di Ferragosto, i Carabinieri di Frosinone hanno intensificato i controlli sulle strade, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza nella circolazione e contrastare reati predatori e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Le operazioni di controllo, che hanno interessato principalmente le vie a maggior scorrimento urbano, si sono estese anche alle zone di edilizia popolare, alla stazione ferroviaria e alle aree di stazionamento degli autobus, luoghi caratterizzati da un notevole afflusso di persone e viaggiatori. Particolare attenzione è stata rivolta ai soggetti di nazionalità straniera, per verificare la regolarità del loro soggiorno sul territorio italiano.

Nel corso delle attività, i Carabinieri hanno identificato complessivamente 125 persone e controllato oltre 90 veicoli. Sono state elevate 15 contravvenzioni per violazioni al codice della strada, tra cui la mancanza di polizze assicurative, la mancata revisione dei veicoli e l’assenza di patente di guida. In questo contesto, sono stati sequestrati amministrativamente due ciclomotori e tre automobili. Inoltre, durante i pattugliamenti, una persona è stata sorpresa mentre prelevava acqua da una sorgente con un’autobotte, senza la necessaria autorizzazione provinciale.

Nell’ambito delle attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti, quattro persone sono state segnalate alla Prefettura come assuntori di droghe leggere, con conseguente avvio delle procedure amministrative previste.

I controlli straordinari proseguiranno anche nei prossimi giorni, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei cittadini e migliorare la qualità della vita a Frosinone. L’Arma dei Carabinieri continua a impegnarsi nel contrastare ogni forma di illegalità, fornendo supporto alla popolazione, in particolare alle fasce più vulnerabili della società.

Cronaca

Padova | Inseguimento: arrestato 39enne fuggito dal CPR di Gorizia

Questura di Padova

Un 39enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine e irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato giovedì 19 settembre dalla Squadra Mobile di Padova dopo un tentativo di fuga drammatico e violento. L’uomo, precedentemente evaso dal Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Gradisca d’Isonzo, è tornato a Padova per minacciare l’ex compagna, nonostante su di lui pendesse il divieto di avvicinamento.

Gli agenti, durante un controllo, hanno individuato il fuggitivo a bordo di un’auto nel parcheggio di un supermercato, in compagnia della donna già vittima di precedenti aggressioni. Quando gli agenti si sono avvicinati per procedere all’identificazione, il 39enne ha reagito tentando di speronare l’auto della polizia e darsi alla fuga. Ne è scaturito un inseguimento per le strade della zona industriale, durante il quale l’uomo ha ripetutamente cercato di speronare le auto degli agenti.

Non riuscendo a sfuggire in auto, il fuggitivo ha tentato la fuga a piedi, ma è stato raggiunto dagli agenti che, nonostante la resistenza violenta, sono riusciti a bloccarlo. L’uomo ha opposto forte resistenza colpendo gli agenti con calci e pugni, causando ferite a tre poliziotti, refertati con prognosi variabili tra i 7 e i 12 giorni.

L’uomo, già noto per reati contro la persona e il patrimonio, era fuggito dal CPR di Gorizia pochi giorni prima, dopo un arresto legato a episodi di violenza contro l’ex compagna. Dopo l’udienza di convalida, il Giudice ha disposto il divieto di dimora a Padova e provincia, e il 39enne è stato trasferito nel CPR di Ponte Galeria a Roma per ulteriori misure di controllo.

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Cronaca

Padova | Chiuso temporaneamente un bar di via Beato Pellegrino: minore trovato a consumare alcolici

Questura di Padova

Un bar situato in via Beato Pellegrino a Padova è stato chiuso per 30 giorni su disposizione del Questore, in seguito a diverse irregolarità e problematiche emerse nel tempo. La sospensione della licenza è stata notificata dalle autorità competenti, in particolare dalla Squadra Amministrativa della Questura, con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Il provvedimento è scattato a seguito di un controllo avvenuto il 13 settembre, quando gli agenti hanno trovato un minore intento a bere una birra all’interno del locale. L’episodio ha sollevato gravi preoccupazioni, anche perché in passato il bar era già stato oggetto di altre verifiche che avevano portato alla scoperta di simili irregolarità. Già nel 2021, infatti, era stato accertato che il gestore aveva somministrato alcolici a minorenni.

Oltre all’episodio più recente, altri interventi delle forze dell’ordine, tra cui una lite notturna verificatasi lo scorso giugno, hanno evidenziato la presenza di frequentatori con precedenti penali, aumentando la percezione di insicurezza tra i residenti della zona. In particolare, sono stati identificati diversi individui con precedenti per reati legati alla droga e contro la persona e il patrimonio.

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Cronaca

Lecce | Maxi sequestro di merce contraffatta e pericolosa a Porto Cesareo

GdF Lecce

Le autorità della Guardia di Finanza di Lecce hanno recentemente effettuato un importante intervento volto alla lotta contro la contraffazione e alla protezione della sicurezza dei consumatori. Nel corso di una serie di controlli mirati lungo la costa di Porto Cesareo, le forze dell’ordine hanno sequestrato oltre 400 articoli, tra cui capi di abbigliamento, calzature e accessori di noti marchi, ritenuti falsi.

L’operazione, eseguita dai Baschi Verdi e dalla Tenenza di Porto Cesareo, si inserisce in una più ampia strategia di controllo economico del territorio, mirata a tutelare le aziende che operano legalmente e rispettano le normative di mercato. La merce sequestrata comprendeva marchi di alto profilo come Prada, Gucci, Nike e Louis Vuitton, tra gli altri.

Oltre al maxi sequestro, tre persone sono state denunciate per commercio di prodotti contraffatti e ricettazione. Parallelamente, nel centro di Lecce, sono stati ritirati dal commercio circa 4.000 articoli di bigiotteria privi dei requisiti di sicurezza, evidenziando così un’ulteriore attività di prevenzione contro la diffusione di prodotti potenzialmente pericolosi per i consumatori.

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