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Cronaca

Guerra in Medio Oriente | Soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza impedirà all’Iran di attaccare

Le tensioni tra Iran e Israele continuano a crescere in un contesto già estremamente delicato in Medio Oriente. Le recenti discussioni internazionali, avvenute a ridosso del Ferragosto, hanno prodotto un fragile cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Questo accordo è considerato l’ultima barriera che potrebbe impedire una rappresaglia diretta da parte dell’Iran nei confronti di Israele, in risposta all’uccisione del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta in territorio iraniano.

Tre alti funzionari iraniani, citati dai media, hanno chiarito che se i negoziati di giovedì fallissero o se l’Iran percepisse che Israele sta rallentando intenzionalmente il processo, potrebbe prendere in considerazione un attacco diretto. Questo scenario vede coinvolto anche Hezbollah, alleato dell’Iran, il che aumenta ulteriormente la posta in gioco.

L’Iran sembra disposto a dare una possibilità ai colloqui, senza tuttavia specificare per quanto tempo sarà disposto ad attendere prima di agire. Nel frattempo, l’Iran ha manifestato l’intenzione di partecipare indirettamente alle trattative, mantenendo un canale di comunicazione con gli Stati Uniti. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle posizioni precedenti, in cui Teheran aveva mantenuto una distanza maggiore dalle discussioni dirette tra Israele e Hamas.

Israele, dal canto suo, ha innalzato lo stato di allerta delle sue forze armate, in vista di possibili attacchi. Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano ha confermato che sono in corso preparativi sia offensivi che difensivi, evidenziando la serietà con cui viene considerata la minaccia proveniente da Iran e Hezbollah.

Gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato Antony Blinken, stanno lavorando per garantire la partecipazione di Hamas al prossimo vertice, essenziale per il raggiungimento di un cessate il fuoco duraturo. Tuttavia, Hamas ha espresso delle riserve, chiedendo a Israele di accettare una proposta di cessate il fuoco aggiornata, avanzata a luglio, che già rappresenta una concessione significativa da parte del movimento palestinese.

La situazione resta tesa e incerta, con il rischio che nuovi sviluppi possano far precipitare la regione in un conflitto ancora più vasto.

Cronaca

Processo Grillo Jr | Udienza lampo a Tempio, sentito il fratellastro di Ciro per un’ora

Il processo a porte chiuse nei confronti di Ciro Grillo e dei suoi amici, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, è tornato in aula a Tempio Pausania. Accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo-norvegese, i quattro sono stati oggetto di una breve udienza dedicata all’ascolto di un testimone e alla programmazione delle prossime fasi processuali.

Presentato come testimone, Matteo Scarnecchia, figlio della moglie di Beppe Grillo, ha testimoniato su quanto accaduto la notte del 16 luglio 2019, quando i ragazzi si trovavano nella discoteca Billionaire di Porto Cervo. Scarnecchia ha risposto a domande riguardanti la quantità di alcol consumata e ha mostrato un video che documenta un bacio tra Ciro Grillo e la denunciante.

Assente, invece, l’ex ragazzo della principale accusatrice, Enrique Bye Obando, il quale, secondo la difesa, non ha ricevuto la convocazione. L’avvocata di Corsiglia ha spiegato che la raccomandata per lui è tornata indietro, sollevando dubbi sulla sua disponibilità a testimoniare.

Durante l’udienza, Scarnecchia ha anche raccontato di un pranzo il giorno dopo l’incidente, in cui i quattro imputati si erano mostrati sorpresi dall’accaduto, affermando che l’iniziativa era partita dalla ragazza.

Gli avvocati della difesa hanno chiesto al tribunale di disporre una perizia su un video riguardante il presunto rapporto sessuale di gruppo, chiedendo l’acquisizione dei metadati per chiarire la presenza di un quarto soggetto non ripreso.

Il processo continuerà il 7 e 8 novembre, con l’audizione di altri testimoni della difesa, seguita da udienze tecniche il 2 e 3 dicembre. La comunità attende con attenzione l’evoluzione di questa delicata vicenda giudiziaria.

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Abruzzo

Incidente mortale | Procura apre due fascicoli: il conducente aveva probabilmente assunto alcol e droga

Nella serata di sabato scorso, un tragico incidente stradale ha avuto luogo sulla SS 5 Tiburtina-Valeria, nei pressi del bivio per Cerchio, portando alla morte di Mattia Fracassi, un giovane di 22 anni originario di San Benedetto dei Marsi. La vittima era a bordo di una Volkswagen Golf che si è schiantata contro una banchina.

Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Avezzano hanno rivelato che il conducente, un 31enne del posto, si trovava alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Gli esami ematici e tossicologici effettuati all’ospedale di Avezzano hanno confermato la presenza di alcol e droghe nel suo sistema.

Di conseguenza, il giovane è stato denunciato alla procura della Repubblica, che ha aperto due fascicoli: uno per omicidio stradale e l’altro per guida in stato di ebrezza. Il procuratore Maurizio Maria Cerrato prevede di richiedere nei prossimi giorni una misura cautelare nei suoi confronti.

Attualmente, il 31enne è ricoverato in prognosi riservata, mentre un’altra passeggera, una ragazza di 20 anni, ha subito ferite ma non è in pericolo di vita ed è stata trasferita all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. L’incidente ha scosso la comunità locale, evidenziando ancora una volta i pericoli legati alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe.

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Abruzzo

Gran Sasso | Escursionista partito da Prati di Tivo disperso, riprendono le ricerche

Grazie a condizioni meteorologiche favorevoli, sono riprese oggi le ricerche dell’escursionista disperso sul Gran Sasso. Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo sono state elitrasportate in quota dall’elisoccorso, che procederà successivamente con una ricognizione aerea della zona.

L’uomo, un 35enne, era partito sabato scorso da Cima Alta, situata a circa 1.600 metri di altitudine, dirigendosi verso la cima orientale del Gran Sasso attraverso il rifugio Franchetti. I familiari hanno lanciato l’allerta ieri mattina, preoccupati per il suo mancato rientro.

Le operazioni di ricerca erano iniziate domenica mattina a Prati di Tivo, nel comune di Pietracamela, ma erano state interrotte nel pomeriggio a causa della nebbia fitta. Durante le prime ricerche, due squadre dei Vigili del Fuoco, insieme a tecnici del Cnsas e del soccorso alpino, avevano già effettuato diversi interventi, supportati da droni e un elicottero. Nonostante gli sforzi, però, il disperso non era stato ancora individuato.

La ripresa delle ricerche oggi offre nuove speranze per il ritrovamento dell’escursionista, mentre le squadre continuano a monitorare attentamente l’area.

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