Cronaca
Incendi a Pelago e Lastra a Signa: vigili del fuoco e elicotteri in azione per domare le fiamme
Oggi, 9 agosto, due incendi hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e delle squadre di emergenza in provincia di Firenze.
Il primo incendio è scoppiato alle 13:15 nel comune di Pelago, in Via Vallombrosana, dove è andato a fuoco un bosco. Per contrastare le fiamme, sono state mobilitate sul posto una squadra e un’autobotte del distaccamento di Figline Valdarno, insieme al personale AIB della Regione Toscana. I Vigili del Fuoco stanno presidiando le abitazioni nelle vicinanze per garantire la sicurezza dei residenti. Inoltre, è stato richiesto l’intervento dell’elicottero antincendio AIB Regionale e di Drago, l’elicottero dei Vigili del Fuoco del Reparto Volo di Arezzo. Le operazioni di spegnimento sono in corso e la situazione è ancora in fase di aggiornamento.
Il secondo intervento è avvenuto a partire dalle 13:25 nel comune di Lastra a Signa, in Via del Pollaiolo, dove un incendio ha interessato un campo con pannelli fotovoltaici. Fortunatamente, il fuoco ha coinvolto solo la sterpaglia alla base dei pannelli, che sono staccati da terra e non sono stati danneggiati. Anche in questo caso, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del comando di Firenze, distaccamento di Fi-Ovest, e il personale AIB della Regione Toscana. L’incendio è attualmente sotto controllo.
Entrambi gli incendi sono stati gestiti con rapidità dalle forze in campo, minimizzando i danni e garantendo la sicurezza delle aree interessate. Le operazioni di bonifica e controllo continueranno fino alla completa messa in sicurezza dei luoghi.
Cronaca
Lecce | Arrestato incensurato per detenzione di droga a Lecce: sequestrati 100 grammi di eroina
Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo salernitano, incensurato e classe 1972, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari dopo essere stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile durante un controllo antidroga nella periferia di Lecce.
Il sospetto è scattato quando i poliziotti hanno notato un veicolo che procedeva a velocità sostenuta. Decisi a fermarlo, hanno sottoposto il conducente a un controllo, ma l’uomo si è mostrato immediatamente irrequieto e insofferente. Ha dichiarato di essere un fotografo di ritorno da un incontro di lavoro a Taranto e di avere fretta, ripetendo insistentemente di dover proseguire il suo viaggio per impegni professionali.
Il nervosismo crescente dell’uomo ha spinto gli agenti a effettuare una perquisizione del veicolo. Dopo un’attenta ispezione, è stata trovata una quantità di quasi 100 grammi di eroina nascosta nell’imbottitura del sedile dell’auto, una sostanza nota per l’elevato potenziale di dipendenza.
L’uomo è stato condotto alla Questura di Lecce per gli accertamenti di rito e successivamente arrestato e posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. È importante sottolineare che le indagini sono ancora in fase preliminare e gli esiti saranno valutati nel corso del processo, dove l’imputato potrà far valere la propria difesa.
Cronaca
Torino | Sequestro preventivo di 74 milioni nell’inchiesta sull’eredità di Gianni Agnelli
La procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 74,8 milioni di euro, nell’ambito dell’indagine legata alla gestione dell’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale torinese su richiesta della procura, coinvolge i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.
Il sequestro ha l’obiettivo di garantire la confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino alla somma indicata. A eseguire il provvedimento è stato incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino.
Secondo la procura, i reati contestati comprendono la dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di artifici e la truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, l’ufficio giudiziario ha sottolineato che vale la presunzione di innocenza per tutte le persone indagate, che potranno dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati in ogni fase del procedimento.
Cronaca
Frosinone | Truffa ai danni di un’anziana: la Polizia Stradale recupera refurtiva e denuncia i responsabili
Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un veicolo Ford Puma, in transito sulla carreggiata sud del tratto autostradale di competenza. A bordo si trovavano due giovani il cui comportamento nervoso ha subito insospettito i poliziotti.
Grazie all’esperienza e al notevole intuito investigativo degli agenti, si è deciso di approfondire il controllo del veicolo, scoprendo elementi riconducibili a una truffa segnalata poche ore prima in provincia di Siena, a danno di una signora anziana. Durante la perquisizione del mezzo, infatti, è stata trovata una borsa ben nascosta, contenente numerosi monili in oro e una somma di denaro contante.
Immediatamente è stata avviata un’indagine approfondita, che ha permesso di stabilire con chiarezza la responsabilità dei due soggetti fermati. In collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Siena, si è accertato che la vittima, una donna di 65 anni, era stata raggirata con la cosiddetta “truffa del finto incidente stradale”.
La donna era stata contattata telefonicamente da un individuo che si era presentato come Maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva riferito di un presunto incidente stradale causato dal figlio. Per evitare l’arresto del giovane, la donna avrebbe dovuto pagare una somma di denaro. Poco dopo, un falso avvocato si è presentato alla sua porta per riscuotere quanto richiesto. Non avendo una grande disponibilità di contanti, l’anziana ha consegnato numerosi monili in oro e tutto il denaro presente in casa.
Grazie alle tempestive indagini, i poliziotti della Stradale di Cassino hanno potuto attribuire con certezza la responsabilità del reato ai due truffatori, che sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria. La refurtiva, composta dai monili in oro e dal denaro contante, verrà restituita alla vittima.
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