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Cronaca

Monza | Violenza sessuale in strada: arrestato un 23enne

DESIO (MB) – Un grave episodio di violenza sessuale ha scosso la comunità di Desio, in provincia di Monza. Un giovane di 23 anni di origine marocchina è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale dopo aver aggredito una donna in strada. L’incidente, avvenuto nei giorni scorsi, è stato segnalato da alcuni cittadini che hanno assistito alla scena e hanno prontamente allertato un equipaggio della polizia stradale.

Gli agenti sono intervenuti sulla statale 36, dove hanno trovato la vittima in prossimità dello svincolo di ingresso, distesa a terra e con evidenti ferite ed escoriazioni. Grazie alle descrizioni fornite dai testimoni, i poliziotti sono riusciti a rintracciare l’aggressore sulla vicina pista ciclabile. L’uomo, in evidente stato di alterazione alcolica e comportandosi in modo aggressivo, ha opposto resistenza anche agli agenti, rendendo necessario il suo trasporto in ospedale in ambulanza.

Le indagini hanno rivelato che la donna era stata avvicinata dall’aggressore mentre percorreva la ciclabile per rientrare a casa intorno alle 17.30. Il giovane, dopo averle proposto di seguirlo a casa, l’ha assalita immobilizzandola a terra con l’intento di abusare di lei. Fortunatamente, la vittima è riuscita a divincolarsi e a fuggire, attirando l’attenzione degli automobilisti di passaggio con le sue grida.

L’aggressore, secondo le fonti, ha precedenti penali ed è risultato essere irregolare sul territorio italiano. Questo episodio ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza nella zona e ha spinto le autorità locali a intensificare i controlli per prevenire ulteriori atti di violenza.

La comunità di Desio, profondamente colpita dall’accaduto, esprime solidarietà alla vittima e alle persone coinvolte nell’intervento. Le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione e a collaborare per garantire la sicurezza dei cittadini, assicurando che simili atti non restino impuniti.

Questo tragico evento mette in luce l’importanza della vigilanza e della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per mantenere la sicurezza pubblica e proteggere i membri più vulnerabili della società.

Cronaca

Palermo | Morta Maria Mattarella, nipote del Capo dello Stato

Maria Mattarella, avvocato e segretario generale della Regione Siciliana, è deceduta oggi a Palermo all’età di 62 anni. Figlia dell’ex presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, assassinato dalla mafia nel 1980, Maria Mattarella ha lottato contro una malattia incurabile fino alla sua morte, avvenuta nella sua abitazione circondata dai suoi figli, Giovanni e Piersanti, e dai familiari.

Maria Mattarella era una figura di grande rilievo nella pubblica amministrazione siciliana. Laureata in giurisprudenza con il massimo dei voti e avvocato dal 1995, aveva dedicato gran parte della sua carriera alla Regione Siciliana, dove aveva ricoperto ruoli di crescente responsabilità, culminando nella posizione di segretario generale. La sua nomina a questo prestigioso incarico, avvenuta nel dicembre 2017, era stata decisa in base alle sue competenze e al rispetto che godeva all’interno della pubblica amministrazione.

Maria Mattarella era sposata con Alessandro Argiroffi, un docente universitario di Filosofia del Diritto scomparso prematuramente nel 2015. Sua vita e carriera sono state segnate dalla dedizione al servizio pubblico e da una profonda professionalità.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, zio di Maria, è attualmente a Palermo per il lutto. La notizia della sua scomparsa ha suscitato reazioni di cordoglio da parte di numerosi esponenti politici e istituzionali. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Presidente della Camera Lorenzo Fontana hanno espresso le loro condoglianze, lodando il contributo di Maria Mattarella alla vita pubblica e sottolineando il suo impegno e dedizione.

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere a Palazzo d’Orléans e ha annullato tutti gli impegni pubblici in segno di rispetto. Schifani ha ricordato Maria Mattarella come un esempio di professionalità e dedizione, la cui eredità continuerà a influenzare positivamente la comunità siciliana.

Nello Musumeci, ex presidente della Regione Siciliana, ha ricordato Maria Mattarella come una giurista di grande equilibrio e rigore etico, apprezzata per il suo lavoro e la sua competenza.

La scomparsa di Maria Mattarella rappresenta una grande perdita per la comunità siciliana e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e lavorare con lei.

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Cronaca

Milano | Studente picchiato in stazione centrale, 3 arresti

Il 5 settembre, un giovane studente diretto al test di ingresso al Politecnico di Milano è stato vittima di una brutale aggressione e rapina nei pressi della Stazione Centrale. Nonostante l’intensità del trauma subito, il ragazzo ha deciso di partecipare al test prima di recarsi alla stazione di polizia per denunciare l’accaduto.

Durante il suo tragitto, mentre parlava al telefono con il padre per informarlo del viaggio da Puglia a Milano, è stato sorpreso e aggredito da tre uomini. Gli aggressori, di origine marocchina e con precedenti penali, hanno picchiato il giovane con calci, pugni e morsi, rubandogli lo zaino. Per cercare di camuffarsi, hanno indossato gli abiti del malcapitato e si sono poi dati alla fuga.

Grazie alle segnalazioni del personale dell’ATM e alle descrizioni fornite dalla vittima, la Polizia di Stato è riuscita a identificare e arrestare i tre aggressori, di età comprese tra i 20 e i 50 anni, tutti irregolari sul territorio. I tre sono attualmente detenuti presso il carcere di San Vittore con l’accusa di rapina aggravata.

L’episodio sottolinea la crescente preoccupazione per la sicurezza nelle aree circostanti le stazioni e la necessità di rafforzare le misure di protezione per i cittadini e i viaggiatori.

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Cronaca

Foggia | Aggressione al policlinico, picchiati 3 infermieri da un 18enne

Nella notte tra sabato e domenica, il personale del pronto soccorso del policlinico di Foggia è stato vittima di un’altra violenta aggressione. Tre infermieri sono stati attaccati da un paziente, un giovane di 18 anni, che si era recato al pronto soccorso lamentando uno stato d’ansia. Durante l’intervento dei sanitari, il giovane ha reagito con violenza, colpendo gli infermieri con calci e pugni.

L’aggressore è stato arrestato in flagranza e trasferito in carcere, accusato di lesioni personali a personale sanitario e di resistenza a pubblico ufficiale. Questo episodio di violenza segue un’altra aggressione avvenuta recentemente nello stesso ospedale, dove il personale del reparto di chirurgia toracica era stato aggredito da familiari di una paziente deceduta durante un intervento.

Questi atti di violenza nei confronti dei professionisti sanitari mettono in luce una preoccupante tendenza e sollevano interrogativi sulla sicurezza degli operatori nel contesto ospedaliero. Le autorità e le strutture sanitarie stanno cercando soluzioni per garantire una protezione adeguata ai lavoratori e per prevenire ulteriori episodi di aggressione.

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