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Cronaca

Siena | 4 Arresti per rapine al Parco Orto de Tolomei: 3 minorenni

La Polizia di Stato di Siena ha arrestato un minorenne e condotto diverse perquisizioni domiciliari in relazione a una serie di rapine avvenute la sera del 7 luglio scorso. L’indagine, che ha portato all’identificazione di quattro sospetti, tre minorenni e un maggiorenne, è stata avviata subito dopo i fatti.

Il 7 luglio, intorno alle 22:30, un gruppo di giovani, tra i 15 e i 18 anni, ha aggredito diverse persone all’interno del parco Orto de Tolomei, con l’obiettivo di derubarle. La prima vittima, un ventenne, è stata immobilizzata e colpita violentemente da più persone che gli hanno rubato una collana, il cellulare e lo smartwatch. Due amici della vittima hanno chiamato il 112, ma sono stati anche loro aggrediti dal gruppo, che ha lanciato bottiglie di vetro e rovistato nelle loro tasche.

Successivamente, il gruppo ha attaccato un’altra coppia. Il ragazzo, 25 anni, è stato picchiato per essersi rifiutato di consegnare denaro, mentre la ragazza, 24 anni, è stata strattonata per i capelli mentre tentava di recuperare la sua borsetta. Infine, un quindicenne di passaggio è stato aggredito con pugni, ginocchiate e una bottiglia di vetro rotta, ma l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito ulteriori danni.

Le vittime hanno riportato lesioni con prognosi tra i 20 e i 30 giorni. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Siena e coordinata dalla Procura per i Minorenni di Firenze, ha portato alla rapida identificazione dei responsabili grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte.

Le perquisizioni domiciliari hanno portato al sequestro dei telefoni cellulari degli indagati. Uno dei minorenni arrestati è stato trasferito al carcere minorile di Firenze, mentre un altro risulta irreperibile. Sebbene i giovani siano ancora presunti innocenti, gli elementi raccolti finora li rendono gravemente indiziati dei reati commessi.

Cronaca

Tortona | Spaccio di cocaina in città, tre arresti e due denunce

Le operazioni dei carabinieri di Tortona (Alessandria) hanno inflitto un duro colpo al traffico di cocaina nella città. Durante un’operazione mirata, i militari hanno osservato un’attività sospetta nella zona di corso Don Orione. Un uomo è stato notato vicino a un’auto parcheggiata in modo insolito davanti a un garage, mentre si comportava in modo sospetto, passeggiando avanti e indietro e guardandosi intorno.

Poco dopo, tre persone sono uscite da un cortile vicino: due di loro sono salite a bordo dell’auto, mentre la terza ha preso posto sul lato passeggero. L’auto è stata successivamente fermata dai carabinieri dopo pochi metri di marcia. A bordo del veicolo c’erano due uomini di 25 anni e due di 35 anni. Quando interrogati, hanno dichiarato che stavano andando in piscina, ma uno di loro era già noto alle forze dell’ordine.

Durante i controlli, è emerso che il conducente dell’auto aveva un coltello a serramanico e il passeggero accanto a lui aveva una dose di cocaina. L’indagine ha portato a scoprire che l’uomo con la droga era fuggito, ma è stato successivamente rintracciato. Nella sua abitazione, i carabinieri hanno trovato un 44enne e una notevole quantità di cocaina. In vari punti dell’appartamento, sono stati sequestrati più di 107 grammi di droga, divisa in diverse confezioni e nascosta in vari luoghi, inclusi comodini e sotto al letto. Inoltre, sono stati trovati un bilancino elettronico di precisione, materiale per il confezionamento e circa 2.500 euro in contanti.

L’operazione ha portato a tre arresti e due denunce. Questo intervento rappresenta un significativo successo per le forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di stupefacenti, dimostrando l’efficacia delle operazioni di controllo e la determinazione a combattere la criminalità nella regione.

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Cronaca

Aosta | Soccorritori non riescono a raggiungere i due alpinisti italiani dispersi sul Monte Bianco

Sul Monte Bianco, la situazione meteo avversa sta complicando gravemente le operazioni di soccorso per due alpinisti italiani, Sara Stefanelli e Andrea Galimberti. I due, bloccati a circa 4.600 metri di quota, hanno lanciato un allarme sabato pomeriggio, segnalando di trovarsi in difficoltà e di rischiare l’ipotermia a causa delle condizioni estreme.

Le squadre di soccorso, tra cui il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix e il Soccorso alpino valdostano, sono state costrette a interrompere le ricerche a causa del maltempo persistente. A Chamonix, le condizioni sono particolarmente difficili, con piogge che hanno iniziato a cadere dalla mattina. Anche se le condizioni sono leggermente migliori a Courmayeur, il maltempo sulla cima del Monte Bianco rende impossibile l’accesso sia via elicottero che via terra.

Le temperature sui 4.750 metri del colle Major sono scese a oltre -12 gradi durante la notte, secondo i dati della stazione meteo di Arpa Valle d’Aosta. Gli alpinisti italiani, insieme a due alpinisti coreani anch’essi dispersi, sono in una situazione critica. La speranza è che i due italiani abbiano trovato rifugio dal gelo e dalla bufera, magari scavando una buca nella neve o riparandosi in un crepaccio. Il rifugio più vicino è la Capanna Vallot, situata a 4.362 metri, ma i loro telefoni risultano spenti, rendendo le comunicazioni particolarmente difficili.

Le squadre di soccorso rimangono pronte a intervenire non appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno, con elicotteri pronti a decollare da entrambi i versanti del Monte Bianco. Nel frattempo, il continuo maltempo continua a rendere estremamente pericolosa qualsiasi operazione di salvataggio.

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Calabria

San Gregorio d’Ippona (VV) | Colpi di pistola contro l’auto del sindaco Farfaglia

La serata del 7 settembre a San Gregorio d’Ippona è stata segnata da un grave atto intimidatorio nei confronti del sindaco Pasquale Farfaglia. La sua auto è stata colpita da diciassette proiettili, in un episodio che ha sconvolto la comunità locale. L’attacco è avvenuto vicino alla chiesa di Santa Ruba, dove il sindaco stava partecipando ai festeggiamenti in onore della Madonna della Salute.

Il grave episodio è stato scoperto solo la mattina seguente, quando il sindaco ha notato i fori dei proiettili sulla sua vettura. I carabinieri sono ora impegnati nelle indagini per chiarire le circostanze dell’attacco e identificare i responsabili.

Questo episodio solleva preoccupazioni significative sulla sicurezza e sull’ordine pubblico nella zona, riflettendo un clima di tensione e preoccupazione per l’incolumità dei rappresentanti istituzionali. Le autorità locali e le forze dell’ordine sono al lavoro per fare luce sull’accaduto e garantire che simili atti non rimangano impuniti.

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