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Calabria

Devastante Incendio a Palmi: Stabilimento per la raccolta di rifiuti in fiamme. Allerta nube tossica VIDEO

Un vasto incendio è divampato oggi intorno alle 13 a Palmi nell’ex stabilimento Radi, ora gestito dalla Poly2Oil per la raccolta e il trattamento di rifiuti come carta, cartone, plastica, vetro e materiali ingombranti. Il rogo ha prodotto una colonna di fumo nero visibile da grande distanza, causando preoccupazione tra i residenti. La nube di fumo si è diretta verso Taurianova, mentre Palmi è stata risparmiata grazie al vento che soffia in direzione opposta.

Il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, ha utilizzato i social media per chiedere ai cittadini di non uscire di casa e ha preannunciato un’ordinanza: “A causa di una nube tossica in avvicinamento, invito tutti a restare in casa e a tenere le finestre chiuse. È importante evitare di stazionare all’aperto fino a nuovo avviso per garantire la vostra sicurezza e quella delle vostre famiglie. Vi terremo aggiornati con ulteriori informazioni. Grazie per la collaborazione e la vostra comprensione.”

Attualmente, oltre 20 unità dei Vigili del Fuoco, supportate da un Direttore delle Operazioni di Spegnimento del Comando di Reggio Calabria, sono impegnate nelle operazioni, inclusi interventi aerei. Il sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, ha parlato di una nube “probabilmente tossica” causata dalla combustione di una grande quantità di rifiuti, anche se le cause dell’incendio rimangono sconosciute. Sono in corso contatti con la protezione civile e la prefettura per coordinare le operazioni e garantire la sicurezza dei cittadini.

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Cosenza | Due edifici trasformati in discarica, residenti preoccupati

La città sta affrontando un grave problema legato al degrado urbano, evidenziato da due aree particolarmente problematiche che attraggono l’attenzione di residenti e turisti. Questi luoghi, definiti “bombe ecologiche” per il loro stato di abbandono e inquinamento, rappresentano una sfida per l’amministrazione comunale che fatica a trovare soluzioni efficaci.

Il primo sito critico si trova intorno all’ex hotel Centrale di via Macallè, situato tra viale Mancini-Parco del Benessere e via 24 Maggio-corso Mazzini. Nonostante i tentativi di mettere in sicurezza l’edificio, con cancelli e inferriate installati a porte e finestre dei piani bassi, l’area circostante è diventata un accumulo di spazzatura e resti di bivacchi. La situazione è aggravata dal fatto che i residenti, commercianti e turisti devono confrontarsi quotidianamente con cumuli di immondizia e materiale abbandonato, con le reti di recinzione spesso spostate o danneggiate. L’ex albergo, sotto custodia giudiziaria, è di proprietà comunale, e il Comune è chiamato a intervenire per ripristinare il decoro urbano e garantire la salubrità del luogo.

Similmente, l’area nei pressi di Lungo Crati Palermo, ai piedi della chiesa di San Francesco di Paola e vicino alla confluenza dei fiumi Busento e Crati, mostra un degrado evidente. Qui, lo scheletro dell’ex albergo Jolly è diventato un ricettacolo di immondizia e macerie, che delude i turisti e preoccupa i residenti. Recentemente, un incendio doloso ha danneggiato ulteriormente l’area, distruggendo anche due alberi. La situazione di abbandono è tale che il futuro dell’area appare incerto, e l’amministrazione sembra essere in silenzio riguardo alle misure da adottare.

Il sindaco Franz Caruso è determinato a combattere questa situazione e ha chiesto un intervento immediato da parte delle autorità competenti, inclusi i servizi di ecologia e le cooperative addette alla pulizia. È necessaria una bonifica completa delle aree interessate e l’implementazione di barriere che impediscano ulteriori accumuli di rifiuti. Solo con misure decise e tempestive sarà possibile ripristinare il decoro e garantire una città più pulita e accogliente.

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Calabria

Omicidio Bellocco | La Procura: “colpito anche quando era esanime”

Andrea Beretta, noto esponente del tifo organizzato dell’Inter, è stato arrestato con l’accusa di omicidio per la morte di Antonio Bellocco, un altro membro della curva nord e presunto affiliato alla ‘ndrangheta. L’incidente è avvenuto ieri mattina a Cernusco sul Naviglio, una località nel milanese.

Secondo il provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Milano, Beretta è accusato di aver infierito su Bellocco dopo averlo accoltellato. Le immagini delle telecamere di sorveglianza, attualmente sotto esame dei carabinieri, mostrano Beretta che, dopo aver fermato la sua auto davanti alla palestra ‘Testitudo’ con Bellocco già gravemente ferito all’interno, è rientrato almeno una volta nell’abitacolo, suggerendo ulteriori aggressioni.

Il provvedimento di fermo rivela anche che Beretta ha subito una ferita da arma da fuoco all’anca sinistra e una ferita da coltello alla mano destra. Questa ultima ferita, secondo i pm Paolo Storari e Sara Ombra, non sarebbe il risultato di un tentativo di difesa, ma piuttosto di un uso diretto del coltello. È stato ipotizzato che, mentre Beretta impugnava il coltello, la lama possa essere scivolata, causando la lacerazione del palmo della mano.

Durante le sue dichiarazioni spontanee, Beretta ha sostenuto di aver agito in stato di legittima difesa e ha affermato di non aver avuto altra scelta. Le indagini continuano per chiarire i dettagli dell’accaduto e le dinamiche precise che hanno portato al tragico evento.

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Reggio Calabria | Sicurezza edifici scolastici, FdI attacca il centrosinistra e l’amministrazione Falcomatà

Il dibattito sulla sicurezza degli edifici scolastici a Reggio Calabria ha assunto toni molto critici, con forti accuse rivolte alla giunta di centrosinistra che governa la città. Al centro della polemica vi sono le recenti dichiarazioni dell’assessore Anna Briante, in merito alla chiusura delle scuole per problemi strutturali. Tali affermazioni hanno suscitato l’indignazione di Ersilia Cedro, presidente di Fratelli d’Italia per Reggio Calabria, che ha contestato con forza le scelte dell’amministrazione comunale.

Cedro ha criticato duramente l’approccio dell’attuale maggioranza, definendolo dilettantistico e inadeguato. Secondo la sua analisi, il problema della sicurezza nelle scuole, sebbene cruciale, è stato affrontato in ritardo e in maniera poco trasparente. Il fatto che i provvedimenti siano stati presi pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico è visto come una grave mancanza di programmazione, che ha causato disagi notevoli a studenti e famiglie.

Particolarmente severa è stata la critica all’assessore Briante, accusata di non aver chiarito alla cittadinanza la natura degli interventi effettuati sugli edifici scolastici e di aver usato un linguaggio retorico, privo di risposte concrete. Cedro ha chiesto spiegazioni precise sulle operazioni tecniche svolte, domandandosi se realmente ci sia stato un lavoro lungo e meticoloso, come sostenuto dall’assessore, o se, al contrario, vi sia stata una gestione superficiale della questione.

In conclusione, la presidente di Fratelli d’Italia ha sottolineato l’importanza della sicurezza e della salute pubblica, che dovrebbero essere al centro di qualsiasi processo decisionale, e ha invitato l’amministrazione a essere più trasparente e tempestiva nell’affrontare i problemi strutturali degli edifici scolastici.

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