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Tecnologia

Neuralink di Elon Musk Prepara il Secondo Impianto Cerebrale

Neuralink, l’azienda fondata da Elon Musk, si appresta a installare il suo secondo chip cerebrale su un paziente umano, anticipando un significativo passo avanti nell’innovazione tecnologica. Per garantire la stabilità e il corretto funzionamento nel tempo dell’impianto, Neuralink ha introdotto diverse strategie, tra cui l’inserimento più profondo degli elettrodi del chip nel cervello del paziente.

Durante una presentazione recente, Elon Musk ha annunciato che l’intervento sul prossimo paziente è previsto per la settimana prossima. Questa tecnologia all’avanguardia mira a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità fisiche, consentendo loro di controllare dispositivi come PC o smartphone tramite segnali cerebrali convertiti in comandi Bluetooth. Tuttavia, una delle sfide principali che Neuralink deve affrontare riguarda la stabilità degli elettrodi a filo del chip, fondamentali per il rilevamento dell’attività neurale nel cervello del paziente.

Il primo paziente di Neuralink, Noland Arbaugh, ha già dimostrato il potenziale del chip cerebrale utilizzandolo per controllare il suo computer portatile e giocare a videogiochi come Mario Kart e Civilization VI. Tuttavia, poche settimane dopo l’intervento, l’85% degli elettrodi a filo si è staccato dal cervello. Nonostante Arbaugh sia ancora in grado di utilizzare il chip cerebrale con successo, Neuralink si impegna a migliorare la stabilità dei fili per le prossime fasi delle sperimentazioni sull’uomo.

Una delle cause potenziali dello spostamento degli elettrodi è la formazione di una sacca d’aria nel cervello durante l’intervento chirurgico. Matthew MacDougall, neurochirurgo capo di Neuralink, ha spiegato che durante le operazioni al cervello, una piccola quantità d’aria viene introdotta nel cranio per fornire spazio ai chirurghi. Questa sacca d’aria, tuttavia, può migrare sotto l’impianto, spingendo il cervello e compromettendo la stabilità dei fili.

Neuralink sta lavorando su soluzioni innovative per affrontare questo problema, inclusa la gestione accurata dei livelli di anidride carbonica durante l’intervento per mantenere la normalità dell’espansione cerebrale. Inoltre, stanno sviluppando metodologie per saldare meglio l’impianto e ridurre la possibilità di vuoti sotto il cranio, avvicinando così l’impianto al cervello e riducendo la tensione sui fili.

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COSA FARE SE…il telefono cade in mare

Con l’aumento dell’uso degli smartphone durante le vacanze e le escursioni, è comune che i dispositivi finiscano accidentalmente in acqua, specialmente in ambienti come le spiagge. Se il vostro telefono cade in acqua di mare, è fondamentale agire rapidamente per cercare di minimizzare i danni. Ecco una guida su come affrontare la situazione e alcuni suggerimenti su come proteggere il vostro dispositivo.

Passaggi Immediati da Seguire

  1. Spegnere il Dispositivo: Se il telefono finisce in acqua, spegnetelo immediatamente per prevenire cortocircuiti e danni ai circuiti interni. Non tentate di accenderlo finché non è completamente asciutto.
  2. Risciacquare con Acqua Dolce: L’acqua di mare contiene sale e altri minerali che possono accelerare la corrosione. Risciacquate il telefono con acqua dolce per rimuovere il sale. Questo passaggio è cruciale, ma deve essere eseguito con attenzione per evitare ulteriori danni.
  3. Asciugare con un Panno: Utilizzate un asciugamano o un panno asciutto per rimuovere l’acqua superficiale dal dispositivo. Concentratevi sulle aree più vulnerabili come gli altoparlanti e le porte di ricarica.
  4. Asciugare all’Aria: Lasciate il telefono in un luogo asciutto e ben ventilato per diverse ore. Evitate di esporlo alla luce diretta del sole, che potrebbe danneggiare ulteriormente il dispositivo. L’asciugatura all’aria è essenziale per eliminare tutta l’umidità residua.
  5. Testare il Dispositivo: Dopo aver atteso almeno 5-6 ore, provate ad accendere il telefono per verificare se è ancora funzionante. Se non si accende, potrebbe essere necessario un intervento professionale.

Se il Telefono Non è Impermeabile

Se il vostro smartphone non ha certificazioni di impermeabilità, il danno potrebbe essere più grave. In tal caso, potete tentare di smontare il dispositivo (se possibile) per asciugare le parti interne. Rimuovete la scheda SIM, la batteria e la scheda SD, se presenti, e seguite guide affidabili come quelle fornite da iFixit per la pulizia e l’ispezione del dispositivo.

Certificazioni di Impermeabilità

Gli smartphone moderni spesso sono dotati di certificazioni di protezione contro l’acqua. La certificazione IP (International Protection) indica il grado di protezione del dispositivo. I codici IP67 e IP68, ad esempio, offrono una resistenza notevole all’acqua e possono proteggere il dispositivo da immersioni accidentali. Tuttavia, è importante ricordare che l’impermeabilità può diminuire con l’usura e le riparazioni.

  • IP67: Protezione completa contro la polvere e resistenza all’immersione in acqua fino a 1 metro per 30 minuti.
  • IP68: Protezione completa contro la polvere e resistenza all’immersione in acqua oltre 1 metro, generalmente fino a 2 metri per 30 minuti.

Considerazioni Finali

Anche se seguire questi passaggi può aumentare le possibilità di salvare il vostro telefono, non c’è garanzia di successo. L’acqua salata è particolarmente dannosa e i danni possono essere irreparabili. Per evitare tali situazioni, è consigliabile utilizzare custodie impermeabili e tenere i dispositivi elettronici lontani da ambienti umidi quando possibile. In caso di danni, rivolgetevi a un centro di assistenza qualificato per una valutazione professionale e possibile riparazione.

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Tecnologia

OpenAI Lancia SearchGPT: Un Nuovo Motore di Ricerca Intelligente

OpenAI ha fatto il suo ingresso nel competitivo mercato dei motori di ricerca con l’annuncio di SearchGPT, un innovativo strumento basato sull’intelligenza artificiale. Questo nuovo motore di ricerca è stato progettato per rivoluzionare il modo in cui gli utenti cercano informazioni online, con l’ambizione di sfidare l’egemonia di Google, da lungo tempo leader indiscusso nel settore.

Caratteristiche Principali di SearchGPT

Attualmente disponibile come prototipo temporaneo, SearchGPT applica le capacità dell’intelligenza artificiale per fornire risposte rapide e precise basate su dati web aggiornati. OpenAI ha progettato il motore di ricerca per integrare i modelli di intelligenza artificiale esistenti con informazioni reali provenienti dal web. Questo approccio promette di semplificare l’esperienza di ricerca, offrendo risposte dirette e pertinenti con fonti chiaramente indicate.

Uno degli obiettivi principali di SearchGPT è ridurre la necessità di fare più tentativi per ottenere la risposta desiderata. Grazie alle avanzate capacità conversazionali dei modelli AI di OpenAI, SearchGPT punta a rispondere in modo più naturale e diretto alle query degli utenti. Inoltre, il motore di ricerca è progettato per aggiornare costantemente le informazioni e presentare link alle fonti in modo trasparente.

Accesso e Disponibilità

Per il momento, l’accesso a SearchGPT è limitato a un ristretto gruppo di 10.000 utenti selezionati, che possono testare il prototipo e fornire feedback. Se desiderate provare SearchGPT in anteprima, è possibile iscriversi alla lista d’attesa sul sito di OpenAI. La fase di testing servirà a perfezionare il prodotto prima della sua integrazione completa in ChatGPT, come annunciato da OpenAI.

Collaborazioni e Gestione dei Contenuti

OpenAI ha stabilito accordi con diversi editori, principalmente statunitensi, per gestire la visualizzazione dei contenuti nel motore di ricerca. Questi accordi permetteranno una gestione più efficace della presenza online degli editori e garantiranno che i risultati di ricerca siano basati su fonti affidabili e aggiornate. È importante notare che i risultati di ricerca di SearchGPT non sono influenzati dal training dei modelli di AI generativa, il che significa che i siti web vengono inclusi nei risultati indipendentemente dalla loro partecipazione al processo di addestramento di OpenAI.

Prospettive Future

SearchGPT rappresenta un significativo passo avanti per OpenAI, che mira a combinare la forza dei suoi modelli di AI con dati web reali per migliorare l’esperienza di ricerca. Anche se il prototipo è ancora in fase di sviluppo e test, il futuro di SearchGPT sembra promettente, con piani per integrare le sue funzionalità avanzate direttamente in ChatGPT.

Per chi fosse curioso di vedere il nuovo motore di ricerca in azione, OpenAI ha rilasciato un breve video dimostrativo che mostra l’interfaccia e il funzionamento di SearchGPT. Se siete interessati a far parte dei primi utenti a provare questo strumento innovativo, non dimenticate di iscrivervi alla lista di attesa per non perdere l’occasione.

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Diatriba sulla pronuncia: “Jif” o “Ghif”? questo è il problema

Il formato GIF, acronimo di Graphics Interchange Format, è stato creato da Steve Wilhite nel 1987 mentre lavorava per CompuServe. La sua invenzione ha avuto un impatto duraturo nel mondo della comunicazione digitale, particolarmente nella messaggistica istantanea, dove le GIF continuano a essere un mezzo popolare per esprimere emozioni e reazioni.

La questione della pronuncia: Nonostante il successo del formato, il dibattito sulla sua pronuncia rimane vivace. La parola GIF è spesso pronunciata in due modi principali: “jif” (dʒɪf) e “ghif” (ɡɪf). La pronuncia “jif” è stata adottata dall’azienda che ha introdotto il formato e si rifà alla scelta originale di Wilhite, il quale ha dichiarato che l’acronimo andava pronunciato come “jif” per riflettere la sua origine e il termine “Jif”, noto marchio di burro di arachidi.

Le preferenze linguistiche: Tuttavia, dal punto di vista linguistico, molti esperti e dizionari preferiscono la pronuncia “ghif” (ɡɪf), con la “g” dura, in linea con la pronuncia del termine “graphics” da cui deriva l’acronimo. Questa opinione è supportata da dizionari autorevoli come il Cambridge Dictionary, che indica “ghif” come la pronuncia corretta per l’inglese britannico e americano. Anche se l’Oxford Dictionary accetta entrambe le varianti, riconosce che “jif” è diventata comunemente usata.

Il supporto di personaggi famosi: La pronuncia “ghif” ha trovato sostenitori tra figure pubbliche di rilievo, tra cui l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Questo supporto ha ulteriormente alimentato il dibattito, rendendo la questione della pronuncia delle GIF un tema di discussione continua tra appassionati di tecnologia e linguisti.

In conclusione, mentre il formato GIF rimane un pilastro della comunicazione visiva online, la sua pronuncia continua a generare discussioni, riflettendo il mix di innovazione tecnologica e complessità linguistica che accompagna le evoluzioni della nostra comunicazione digitale.

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