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Economia

Rimborsi Irpef del modello 730/2024 in busta paga ad agosto: tutte le spese incluse

Con l’arrivo del cedolino di agosto 2024, i pensionati inizieranno a ricevere i primi rimborsi relativi al modello 730/2024, corrispondenti alle detrazioni fiscali per le spese sostenute nel 2023. L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, procederà con i conguagli delle dichiarazioni a partire dal prossimo mese, con una possibilità di rateizzazione fino a quattro mesi.

Il processo di accredito delle somme dipende dall’elaborazione della dichiarazione dei redditi, la cui tempistica varia a seconda se il modello 730/2024 è stato trasmesso autonomamente, tramite professionisti abilitati o dal sostituto di imposta. I primi pagamenti sono previsti ad agosto, seguiti da ulteriori accredita a novembre per coloro che presenteranno il modello 730 verso la fine di settembre.

I rimborsi sono calcolati in base alle diverse detrazioni fiscali, che includono spese mediche, interessi passivi sui mutui, ristrutturazioni edilizie, efficientamento energetico, spese veterinarie e sanitarie per disabili. Le deduzioni comprendono anche le spese per assistenza personale di persone non autosufficienti, con un massimo di 2.100 euro per contribuente, a condizione che il reddito complessivo non superi i 40.000 euro.

Per verificare l’accredito del rimborso, i pensionati possono accedere al servizio online dedicato sul sito dell’INPS, consultando il proprio cassetto previdenziale.

Economia

Vacanze estive e rincari: un incubo per gli italiani tra carburante e pedaggi autostradali

Le vacanze estive potrebbero gravare pesantemente sul portafoglio degli italiani che scelgono di viaggiare in auto. Secondo un’indagine di Assoutenti, le spese per il rifornimento di carburante e i pedaggi autostradali potrebbero superare i 500 euro per tratta. Questo nonostante un calo dei prezzi della benzina rispetto all’anno scorso.

I Costi del Viaggio in Auto

L’indagine di Assoutenti ha confrontato i costi di viaggio su alcune delle tratte estive più frequentate. Per esempio, coprire i 1.588 chilometri tra Torino e Palermo richiede in media 392 euro di benzina e 175,6 euro di pedaggio, per un totale di 567,6 euro. Simili cifre si riscontrano per altre tratte: da Torino a Reggio Calabria (491 euro) e da Milano a Catania (462 euro). Anche per viaggi più brevi, come da Roma a Cosenza, la spesa non è trascurabile, con 128 euro di benzina e 35,8 euro di pedaggio.

Prezzi dei Carburanti in Calo

Nonostante i costi elevati per i viaggi in auto, i prezzi dei carburanti sono diminuiti rispetto all’anno scorso. Secondo i dati del Ministero dell’Ambiente, la benzina costa in media 1,851 euro al litro, il 4,7% in meno rispetto ad agosto 2023. Anche il gasolio ha registrato un calo del 5,6%, con un prezzo medio di 1,730 euro al litro.

Alternative Ferroviarie

Viaggiare in treno può rappresentare un’alternativa, ma i costi restano comunque alti. Un biglietto andata e ritorno per la tratta Milano-Salerno può arrivare a costare 426 euro, mentre per Milano-Catania si va da un minimo di 284,9 euro a un massimo di 372 euro. Anche la tratta Torino-Reggio Calabria presenta un range di costi elevato, dai 269,7 ai 321,9 euro.

Problemi e Critiche

Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha evidenziato come la voce “trasporti” incida pesantemente sulle spese delle famiglie italiane per le vacanze estive. Melluso ha criticato la mancanza di miglioramenti nei servizi offerti ai viaggiatori, sia su strada che su rotaia, nonostante i costi elevati. Ha proposto che le tariffe dovrebbero essere più strettamente legate alla qualità dei servizi resi, premiando le società che riducono i disagi per i consumatori e penalizzando quelle meno efficienti.

Viaggiare per le vacanze estive continua a rappresentare una spesa significativa per gli italiani. Sebbene i prezzi dei carburanti siano diminuiti, i costi complessivi rimangono elevati, specialmente a causa dei pedaggi autostradali. Anche l’alternativa del treno non sempre offre un risparmio sufficiente, evidenziando la necessità di miglioramenti sia nei servizi che nella gestione dei costi di trasporto.

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Economia

Bonus Condizionatori 2024: come risparmiare sull’acquisto di un climatizzatore

Con l’arrivo della stagione calda, l’acquisto di un condizionatore diventa una necessità per molte famiglie. Fortunatamente, anche per il 2024, il governo ha confermato una serie di agevolazioni fiscali che consentono di ridurre significativamente il costo dell’acquisto e dell’installazione di nuovi impianti di climatizzazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui bonus disponibili e su come accedervi.

Tipi di Bonus Disponibili

Per il 2024 sono previste diverse agevolazioni fiscali che coprono l’acquisto e l’installazione di climatizzatori, pompe di calore e deumidificatori. Le principali agevolazioni sono:

  1. Bonus Ristrutturazioni Edilizie al 50%
  2. Bonus Mobili al 50%
  3. Superbonus al 70%
  4. Ecobonus al 65%

Bonus Ristrutturazioni Edilizie al 50%

Questo bonus è disponibile per chi effettua lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria. Consente di ottenere una detrazione del 50% sulla spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di un condizionatore a pompa di calore. La detrazione viene ripartita in dieci anni e si applica su un massimo di 96.000 euro di spesa totale per l’intervento. È essenziale che dopo l’installazione vengano rilasciati l’attestato di conformità e il libretto d’impianto.

Bonus Mobili al 50%

Anche il bonus mobili, che copre l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici, include i condizionatori. Per usufruire di questa agevolazione, è necessario che l’acquisto sia correlato a lavori di ristrutturazione edilizia o manutenzione straordinaria. La detrazione del 50% si applica fino a un massimo di 5.000 euro e richiede che la spesa per il condizionatore sia effettuata dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione.

Ecobonus al 65%

L’Ecobonus è destinato a chi sostituisce la caldaia a gas con un condizionatore a pompa di calore che può essere utilizzato sia per il raffreddamento che per il riscaldamento. L’agevolazione prevede una detrazione del 65% su una spesa massima di 46.154 euro, ripartita in dieci anni. Per accedere a questo bonus, è necessaria l’asseverazione di un tecnico abilitato e la presentazione della scheda informativa degli interventi all’Enea.

Superbonus al 70%

Il Superbonus è disponibile per chi vive in condominio e copre le spese per l’installazione di impianti di climatizzazione nell’ambito di interventi trainanti come l’isolamento termico o la sostituzione della caldaia con impianti centralizzati. La detrazione del 70% richiede che l’intervento garantisca un miglioramento di almeno due classi energetiche certificate con l’Ape.

Requisiti e Modalità di Richiesta

Possono beneficiare delle agevolazioni sia i proprietari degli immobili che i titolari di diritti reali di godimento sugli stessi, inclusi locatari e comodatari. Le spese devono essere documentate con fatture e pagamenti tracciabili, e per alcuni bonus è necessario inviare la documentazione all’Enea entro 90 giorni dall’installazione.

Aliquota IVA Agevolata

Per l’acquisto di condizionatori, l’IVA applicata è al 10%, considerandoli “beni significativi”. Questa aliquota agevolata si applica sulla differenza tra il costo totale del servizio e il costo del condizionatore.

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Economia

Bonus Figli per le Spese di Istruzione: Come Funziona e Come Richiederlo

Il bonus per le spese di istruzione dei figli, una misura prevista dal Fisco italiano, offre un’agevolazione significativa per le famiglie che devono sostenere i costi scolastici. Vediamo in dettaglio come funziona e quali spese è possibile detrarre.

Importo del Bonus

  • Il bonus può arrivare fino a 152 euro per ogni figlio studente. Questo è il massimo sconto sull’Irpef che si può ottenere per le spese di istruzione, calcolato come il 19% su un tetto massimo di 800 euro per ciascun figlio.
  • Le spese scolastiche che possono essere detratte includono:
  • Gite scolastiche
  • Assicurazioni scolastiche
  • Corsi di lingua, teatro, musica o arte
  • Trasporto scolastico
  • Mensa scolastica
  • Pre e post scuola
  • Assistenza al pasto
  • Tasse per il diploma e per l’esame di Stato
  • Spese per corsi pomeridiani
  • Iscrizione e frequenza in scuole private o paritarie

Come Richiedere il Bonus:

  1. Compilare il Modello 730:
    Inserire le spese scolastiche nel quadro E alla voce “Oneri e Spese” durante la dichiarazione dei redditi. Non è necessaria una richiesta specifica all’Agenzia delle Entrate.
  2. Documentazione Necessaria:
  • Conservare le Quietanze di Pagamento: Devono riportare i dati dello studente e la causale della spesa.
  • Servizi Scolastici Diretti: Se il pagamento è effettuato direttamente alla scuola, è sufficiente la quietanza di pagamento.
  • Servizi di Terzi: Se il servizio è fornito da terzi, è necessaria la delibera scolastica.
  • Mensa e Servizi di Assistenza al Pasto: Conservare ricevute di pagamento (bollettini postali o bonifici bancari) con indicati il servizio, il nome dello studente e la scuola frequentata.
  1. Conservazione della Documentazione:
    È fondamentale mantenere tutte le ricevute e i documenti relativi alle spese sostenute durante l’anno scolastico 2023 per poter ottenere la detrazione.

Importante: Le spese per l’istruzione universitaria seguono regole diverse e non rientrano nel tetto massimo di 800 euro previsto per le scuole di ogni ordine e grado.

Questa misura è pensata per alleviare il peso economico delle famiglie che investono nell’istruzione dei propri figli, e può rappresentare un aiuto significativo nel bilancio familiare. Assicurati di conservare tutta la documentazione necessaria e di includere le spese corrette nella tua dichiarazione dei redditi per beneficiare del bonus.

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