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Politica | Ddl Nordio è legge: cosa cambia su intercettazioni e abuso d’ufficio

Il disegno di legge Nordio è stato definitivamente approvato dalla Camera con 199 voti favorevoli e 102 contrari, segnando l’abolizione del reato di abuso d’ufficio e una revisione parziale della normativa sulle intercettazioni. Il provvedimento prevede in particolare l’impedimento alla trascrizione delle intercettazioni ritenute non rilevanti e vieta ai giornalisti di pubblicare conversazioni non incluse negli atti giudiziari. Italia Viva e Azione hanno votato insieme alla maggioranza.

Enrico Costa di Azione ha commentato positivamente l’opera del governo e del ministro Nordio: “È un primo passo, anche se con alcune limitazioni e deroghe che auspichiamo vengano ridotte”. I voti contrari sono arrivati da Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle e Pd. Il capogruppo M5S in commissione Giustizia, Cafiero De Raho, ha espresso critiche ferme, sostenendo che il ddl Nordio mira a limitare l’accesso alle informazioni sulle indagini, fondamentali per il funzionamento democratico. Ha inoltre definito “gravissima” l’abolizione dell’abuso d’ufficio, affermando che questo reato è cruciale per contrastare la corruzione e le infiltrazioni mafiose.

Il ministro della Giustizia ha replicato respingendo le critiche sull’abrogazione dell’abuso d’ufficio come un colpo alla lotta alla corruzione, sottolineando che questo reato non riguarda transazioni finanziarie ma comportamenti amministrativi illeciti che non hanno mai portato a condanne significative. Ha aggiunto che la normativa precedente generava un gran numero di processi che paralizzavano la Pubblica Amministrazione e mettevano a rischio carriere politiche e benessere personale senza risultati concreti.

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