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Cronaca

Milano | Tentano di rapinare un 21enne e lo feriscono gravemente per un iPhone: arrestati due giovani

Due ragazzini, un neo 18enne e un 17enne, entrambi cittadini egiziani, sono stati arrestati dalla polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata e lesioni aggravate in concorso. I due sono accusati di aver ferito gravemente uno studente 21enne la notte del 19 aprile scorso, per rubargli un iPhone 12.

L’aggressione è avvenuta in piazza Axum, dove il giovane era arrivato per prendere il tram dopo una serata trascorsa a casa della fidanzata. Notando i due aggressori dall’altro lato della strada, il ragazzo aveva finto di salire su un mezzo Atm per poi scendere e allontanarsi, ma è stato inseguito fino in via San Giusto. Qui, il 17enne lo ha bloccato, intimandogli di consegnare il telefono, e lo ha accoltellato alla schiena, mentre il complice gli ha morso la mano, facendogli cadere il cellulare. I due sono poi fuggiti.

Il ferito è riuscito a tornare all’abitazione della fidanzata, da dove è stato chiamato il soccorso. Trasportato in codice rosso al pronto soccorso del Niguarda, il 21enne è sopravvissuto grazie al fatto che la lama si è fermata a pochi centimetri dal cuore.

Le indagini, condotte dai poliziotti della sezione reati contro la persona della squadra mobile milanese, guidati da Alfonso Iadevaia e Domenico Balsamo, sono partite dalle immagini delle telecamere di sorveglianza. La svolta è arrivata quando i poliziotti hanno identificato i due aggressori in alcuni frame registrati alla fermata della metropolitana di Domodossola e confermato la loro presenza sul luogo dell’aggressione attraverso i tabulati telefonici.

La giudice per le indagini preliminari, Lorenza Pasquinelli, ha disposto la custodia cautelare in carcere: a San Vittore per il maggiorenne e al Beccaria per il minorenne. La Gip ha sottolineato la pericolosità sociale dei ragazzi, evidenziando l’estrema violenza utilizzata contro la vittima, anche quando era indifesa, e l’uso di un’arma da taglio.

I due giovani erano stati fotosegnalati insieme a maggio 2023 in questura a La Spezia. Il 17enne è stato arrestato nella comunità che lo ospitava, mentre il complice è stato bloccato in strada a Milano dai poliziotti.

Cronaca

Roma | Bambino resta bloccato in auto a Fontana di Trevi: salvato dalla polizia locale

Nel pomeriggio di sabato scorso, intorno alle 16:00, una situazione di emergenza si è verificata a Roma, nei pressi della Fontana di Trevi. Una famiglia in visita alla zona ha affrontato un imprevisto quando il loro veicolo si è bloccato con un bambino di quattro anni all’interno, mentre i genitori erano fuori dall’auto per una necessità urgente.

La coppia aveva parcheggiato l’auto vicino a via Poli e, dopo essersi allontanata brevemente, ha visto il veicolo chiudersi automaticamente con le chiavi all’interno. Il loro figlio più grande, che era addormentato nel veicolo, è rimasto bloccato all’interno. Con il motore acceso e le alte temperature estive, la situazione poteva diventare rapidamente pericolosa.

Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, in servizio nella zona, sono intervenuti prontamente. Hanno cercato di attirare l’attenzione del bambino per farlo svegliare e tentare di aprire l’auto, ma senza successo. La situazione è stata ulteriormente complicata dalla necessità di evitare uno shock al piccolo, che ha alcuni disturbi neurocognitivi, e dalla impossibilità di forzare il finestrino senza causare danni o stress.

Data l’urgenza e la complessità della situazione, gli agenti hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Con l’aiuto dei professionisti, l’auto è stata aperta in modo sicuro, evitando di spaventare il bambino o di mettere in pericolo la sua sicurezza. Durante tutta l’operazione, la Polizia Locale ha mantenuto la calma, rassicurando sia il bambino che i suoi genitori.

Una volta che l’auto è stata aperta e il bambino è stato liberato, i genitori hanno espresso il loro sollievo e gratitudine per il tempestivo intervento. L’episodio ha messo in luce l’importanza di una risposta rapida e coordinata in situazioni di emergenza, evidenziando il ruolo cruciale della Polizia Locale e dei vigili del fuoco nella protezione e sicurezza dei cittadini.

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Campania

Napoli | Deputato Borrelli minacciato davanti al Cardarelli: “Ti sparo in faccia”

Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, è stato recentemente vittima di gravi minacce all’esterno dell’ospedale Cardarelli di Napoli. L’incidente è avvenuto mentre Borrelli si trovava all’ingresso del pronto soccorso per fare visita ai familiari delle vittime del crollo di Scampia.

L’episodio è scaturito quando Borrelli ha notato un motociclista parcheggiare il suo mezzo sul marciapiede di accesso all’ospedale, ostruendo il passaggio pedonale. Dopo aver chiesto cortesemente al motociclista di spostare il veicolo, il deputato è stato affrontato con minacce violente. Il motociclista ha reagito con aggressività, dichiarando senza mezzi termini: “Già mi sono fatto vent’anni. Ti sparo in faccia. Io non ho paura di niente.”

Borrelli ha documentato l’intera situazione con un video, successivamente condiviso sui social media. Le immagini e le parole utilizzate dall’aggressore rivelano un comportamento particolarmente intimidatorio e violento.

Commentando l’accaduto, Borrelli ha espresso preoccupazione per l’escalation di violenza che sta caratterizzando la città. “Siamo alla follia pura,” ha dichiarato, sottolineando come un semplice richiamo al rispetto delle regole di parcheggio possa scatenare una reazione così violenta. Il deputato ha messo in evidenza la gravità della situazione, osservando che ospedali e pronto soccorso sembrano particolarmente vulnerabili a simili episodi di aggressione.

Borrelli ha anche criticato la deriva violenta che caratterizza alcune aree della città e ha fatto appello affinché le autorità adottino misure più severe contro chi cerca di trasformare Napoli in un luogo privo di regole.

L’incidente ha sollevato preoccupazioni sul tema della sicurezza pubblica e sull’approccio alla violenza urbana. Le autorità sono chiamate a riflettere sull’escalation di episodi violenti e sulla necessità di garantire maggiore protezione e rispetto per i luoghi sensibili come gli ospedali.

Questo episodio serve da monito sull’importanza di mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza in spazi cruciali per la comunità, come gli ospedali, e sull’urgenza di affrontare con decisione il crescente clima di violenza.

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Cronaca

Bologna | Accoltellamento dipendente comunale: si era occupato delll’affido dei figli dell’aggressore

repertorio

Un 57enne Siciliano Arrestato per Aggressione a Coltellate

Ieri pomeriggio, un uomo di 57 anni di origine siciliana, residente a Bologna, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. L’aggressione è avvenuta al bar del circolo “Casa delle associazioni” nel quartiere Santo Stefano, più precisamente all’interno della sede del quartiere Baraccano.

La Vittima e il Presunto Motivo dell’Attacco

La vittima è un dipendente di 63 anni del Comune di Bologna, attualmente responsabile dell’ufficio reti e con un passato come assistente sociale. Secondo le indagini preliminari, l’attacco potrebbe essere stato motivato da una ritorsione legata al passato lavorativo della vittima. In particolare, si ritiene che l’aggressore abbia agito per vendicarsi di un episodio avvenuto nel 2017, quando la vittima, in qualità di assistente sociale, avrebbe preso la decisione di affidare i figli dell’aggressore alla ex moglie dopo la separazione.

Dinamica e Condizioni della Vittima

L’aggressore, dopo aver chiamato la vittima per nome, l’ha colpita con diverse coltellate all’addome e alle braccia. Durante l’aggressione, avrebbe anche pronunciato frasi minacciose, come “così impari a toccare i figli degli altri”. La dinamica dell’attacco, supportata da testimonianze e filmati di videosorveglianza, suggerisce che potrebbe essere stato un agguato premeditato, con l’aggressore che si era presentato al bar anche il giorno precedente, probabilmente in attesa della vittima.

Secondo la polizia, le intenzioni dell’aggressore erano chiaramente dirette a causare gravi danni. “Nove fendenti accertati portano a ritenere che l’obiettivo fosse ben più grave del ferimento”, ha dichiarato il dirigente della squadra Mobile di Bologna.

Condizioni della Vittima e Storia dell’Aggressore

Il dipendente comunale ferito è stato sottoposto a un intervento chirurgico e le sue condizioni sono in lieve miglioramento. Attualmente, resta in terapia intensiva, ma sembra essere fuori pericolo di vita.

L’aggressore, che vive in un contesto di forte disagio, aveva già un passato penale, inclusi reati di furto e una grave aggressione avvenuta nel 2013, quando ferì a coltellate l’allora compagno della ex moglie. Le autorità stanno ora indagando ulteriormente per comprendere a fondo le circostanze e il movente di questo grave episodio di violenza.

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