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Abruzzo

Pescara | Sanità: Inchiesta liste d’attesa, Procura indaga su pre-liste

L’inchiesta della procura della Repubblica di Pescara si sta ampliando dalle liste di attesa alle pre-liste di attesa, un fenomeno considerato una vera piaga della sanità pubblica, al momento oggetto di indagine contro ignoti e senza ipotesi di reato.

Le pre-liste, descritte come una pratica illegale, presumibilmente utilizzata da tutte le Asl, sono state difese in una nota da quattro manager, ma rappresentano uno strumento che aggrava ulteriormente la già precaria situazione.

Le indagini della polizia giudiziaria procedono intensamente, con l’analisi della vasta documentazione sequestrata durante un blitz lo scorso 20 giugno presso le sedi della Asl, dell’assessorato e del dipartimento alla salute della Regione. Questi enti hanno responsabilità diretta sulle liste di attesa, insieme all’Agenzia sanitaria regionale, a cui è stato affidato il compito di implementare strategie per ridurre i tempi d’attesa delle visite. Tuttavia, le misure adottate finora, come il coinvolgimento del settore privato, non hanno raggiunto i risultati sperati.

Questa situazione rappresenta un grave problema per il settore sanitario, afflitto da un deficit di 122 milioni di euro. Per evitare un commissariamento da parte di Roma, la maggioranza regionale di centrodestra, riconfermata alle elezioni del 10 marzo scorso, ha approvato in tempo record una copertura del deficit di 68 milioni di euro. Tra le misure adottate vi è la presentazione di piani di razionalizzazione della spesa immediatamente attuabili da parte dei direttori generali delle quattro Asl, una normativa voluta dal Consiglio regionale nonostante il parere contrario della Giunta, inclusi il governatore Marco Marsilio e l’assessore alla salute Nicoletta Verì.

Riguardo all’inchiesta in corso, le indagini potrebbero estendersi anche alle altre quattro province, dove si affrontano problemi simili.

Abruzzo

Chieti | Profondo Cordoglio per la Scomparsa dell’Assistente Capo Fabrizio Francescone

La Questura di Chieti esprime un profondo cordoglio per la tragica scomparsa dell’Assistente Capo Fabrizio Francescone, un valoroso membro della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Volante. Il Questore Aurelio Montaruli, a nome di tutti i colleghi, ha rivolto un affettuoso messaggio di vicinanza ai familiari del compianto Fabrizio, sottolineando le sue straordinarie qualità umane e professionali.

Fabrizio Francescone è ricordato con grande rispetto e affetto dai suoi colleghi e da tutta la comunità per il suo impegno costante e la dedizione al servizio del cittadino. La sua presenza nella Squadra Volante è stata sempre caratterizzata da una profonda umanità e da una disponibilità incessante verso chiunque avesse bisogno di aiuto. La perdita di Fabrizio rappresenta una grande tristezza per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare al suo fianco.

Il Questore Montaruli ha sottolineato che Fabrizio Francescone era molto più di un semplice poliziotto: era un esempio di dedizione e altruismo, una persona sempre pronta a dare supporto e a contribuire al benessere della comunità. La sua memoria rimarrà viva non solo per il suo impegno professionale, ma anche per le sue qualità personali che lo hanno reso un punto di riferimento prezioso per tutti.

In questo momento di lutto, la Questura di Chieti si unisce nel dolore dei familiari e dei cari di Fabrizio, offrendo loro tutto il sostegno possibile. La comunità e i colleghi si stringono in un abbraccio di solidarietà e rispetto, onorando il ricordo di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri.

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Abruzzo

Alba Adriatica | Fulmine sulla spiaggia: 3 donne ferite, 2 in gravi condizionialba adriatica |

Una tranquilla giornata estiva si è trasformata in tragedia sulla spiaggia di Alba Adriatica, in provincia di Teramo, dove un fulmine ha colpito tre bagnanti. L’incidente è avvenuto poco dopo mezzogiorno, tra le concessioni Piccolo Chalet e Copacabana, sorprendendo i turisti ancora presenti nonostante il cielo nuvoloso e qualche minuto di pioggia leggera.

Il fulmine ha ferito gravemente due donne e ne ha colpita una terza in modo meno serio. Una 41enne di Alba Adriatica ha subito un arresto cardiaco sul posto ed è stata rianimata grazie all’uso di un defibrillatore. Successivamente, è stata trasportata d’urgenza con l’elicottero del 118 all’ospedale Mazzini di Teramo, dove si trova ora in rianimazione.

Un’altra vittima dell’incidente è una turista belga di 64 anni. Inizialmente ha manifestato una temporanea perdita di sensibilità alla parte inferiore del corpo, condizione nota come parestesia. Durante i soccorsi, però, le sue condizioni sono peggiorate, culminando in un infarto. Anche lei è stata ricoverata all’ospedale di Teramo in gravi condizioni.

La terza donna coinvolta, una 44enne del posto, ha riportato una parestesia a una gamba ed è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso di Giulianova.

L’episodio ha scatenato il panico tra i presenti sulla spiaggia, testimoni di una scena descritta come apocalittica. I bagnanti, sotto shock, hanno assistito impotenti al dispiegarsi dei soccorsi, intervenuti rapidamente con la guardia costiera e la Volante Mare della polizia di Stato.

Questo tragico evento ha messo in evidenza l’imprevedibilità dei fenomeni naturali e la necessità di adottare misure di sicurezza anche in situazioni che sembrano innocue. La comunità di Alba Adriatica resta colpita e unita nel supporto alle vittime e alle loro famiglie, in attesa di ulteriori aggiornamenti sulle loro condizioni.

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Abruzzo

Pescara | Sigilli a impianto chimico, sversamento di sostanze pericolose: 2 denunciati

Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo dello stabilimento di una società situata all’interno del polo chimico. Lo stabilimento è accusato di aver inquinato il suolo sottostante dal 2015 in poi attraverso la sua attività produttiva.

Sono indagati due soggetti, ritenuti responsabili della compromissione e del deterioramento delle acque interne e di falda, nonché del terreno circostante. A questi individui viene contestato il mancato intervento per prevenire lo sversamento di sostanze altamente inquinanti, pericolose per la salute pubblica e per gli organismi acquatici, con effetti potenzialmente permanenti.

La condotta illecita ha causato una grave alterazione dell’integrità ambientale, nonostante le ripetute sollecitazioni delle Autorità di controllo. La Procura della Repubblica di Pescara, che da anni segue attentamente le fasi di bonifica del Sito d’Interesse Nazionale di Bussi sul Tirino, mantiene un’alta attenzione per evitare ulteriori complicazioni nella bonifica di un’area di oltre 236 ettari, sede di numerose attività economiche.

Nonostante la società abbia prontamente denunciato l’inquinamento, le ripetute azioni di campionamento e le analisi effettuate dai vari Organi di controllo e da consulenti ambientali hanno dimostrato una persistente inadempienza nella messa in atto di misure specifiche per contenere l’inquinamento.

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