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Cronaca

Fermo | Recuperate Tre Autovetture Rubate nella notte

Nella notte di martedì, intorno alle 4:30, la Squadra Mobile di Fermo ha ottenuto un importante successo durante un servizio di controllo, recuperando tre autovetture rubate e restituendole ai legittimi proprietari.

I poliziotti erano in transito nella località Lido San Tommaso di Fermo, vicino all’incrocio con via Pietro Nenni, quando hanno notato tre veicoli – una Fiat Punto, una Volkswagen T-Cross e un’Audi A1 – che procedevano a breve distanza l’uno dall’altro e con una velocità insolitamente elevata. Sospettando qualcosa, gli agenti della Mobile, a bordo della loro auto non contrassegnata, si sono avvicinati per controllare i veicoli e i loro occupanti. Tuttavia, i delinquenti, accortisi del controllo imminente, hanno accelerato improvvisamente cercando di fuggire.

È iniziato così un inseguimento durante il quale i malviventi hanno imboccato una strada senza uscita e, vedendo le luci blu della polizia, hanno abbandonato le auto proseguendo a piedi nelle campagne circostanti. La Squadra Mobile è riuscita a catturare uno dei delinquenti, un ventenne di Foggia, che è stato immediatamente arrestato e portato in Questura.

Le tre auto abbandonate in fretta sono state sequestrate dalla Polizia e portate in Questura, dove il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica ha effettuato una dettagliata perquisizione. Durante l’ispezione, sono stati rinvenuti oggetti utilizzati per lo scasso, centraline elettroniche sofisticate per autovetture e altro materiale di interesse per le indagini.

Terminati gli accertamenti di routine, le auto sono state riconsegnate ai legittimi proprietari, che hanno mostrato incredulità nel constatare che i loro veicoli erano stati recuperati e restituiti dalla Polizia in così breve tempo.

Il giovane ventenne è stato denunciato per ricettazione e possesso di armi e oggetti atti ad offendere. Il Questore della Provincia di Fermo ha emesso anche un foglio di via obbligatorio nei confronti del malvivente, che gli impedisce di tornare nel comune di Fermo per quattro anni.

Attualmente sono in corso indagini per identificare gli altri responsabili coinvolti nel furto delle autovetture.

Cronaca

Padova | Scoperti 30 lavoratori non regolari in diversi settori


Durante una serie di controlli condotti dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Padova, sono emersi numerosi casi di irregolarità lavorative in diverse attività commerciali della provincia. Gli ispettori hanno identificato 15 lavoratori completamente in nero e 15 lavoratori irregolari, impiegati in modo non conforme alla normativa vigente. Questi controlli, intensificati soprattutto durante la stagione estiva, hanno riguardato diverse zone della provincia e hanno coinvolto attività operanti nei settori della ristorazione, dell’intrattenimento e dell’ospitalità

I casi di irregolarità sono stati riscontrati in diversi comuni, tra cui Piove di Sacco, Este e Cittadella. In queste località, i finanzieri hanno scoperto personale privo di regolare contratto di lavoro o con contratti non conformi, in alcuni casi senza la necessaria comunicazione preventiva. In particolare, un dipendente di un’attività di ristorazione lavorava da oltre due anni senza un contratto, percependo lo stipendio in contanti.

Le violazioni rilevate sono state segnalate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, che potrà comminare pesanti sanzioni ai datori di lavoro coinvolti, con multe che potrebbero superare i 320 mila euro per ciascuna azienda. In alcuni casi, le attività rischiano anche la sospensione, soprattutto quando il personale irregolare supera il 10% della forza lavoro totale.

L’operazione evidenzia l’impegno costante della Guardia di Finanza nella lotta all’abusivismo e nella tutela dei diritti dei lavoratori, proteggendo così sia i dipendenti che gli imprenditori onesti che rispettano la legge.

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Cronaca

Padova | Operazione della Guardia di Finanza: scoperti 30 lavoratori irregolari, sanzioni fino a 320.000 euro

Nel corso dei controlli intensificati dalla Guardia di Finanza di Padova durante la stagione estiva appena conclusa, sono stati individuati 30 lavoratori tra “in nero” e irregolari in diverse attività della provincia. Le operazioni, volte a garantire il rispetto delle norme in materia di tutela del lavoro, hanno coinvolto numerosi settori, tra cui bar, ristorazione, intrattenimento e tessile.

In particolare, a Padova sono stati scoperti 5 lavoratori “in nero” e 14 irregolari, impiegati con contratti di lavoro “a chiamata” ma senza la regolare comunicazione dell’inizio della prestazione lavorativa. Un’attività commerciale è stata sospesa per aver impiegato una percentuale di lavoratori irregolari superiore al 10% del totale.

Analoghi interventi sono stati effettuati a Piove di Sacco ed Este, dove 5 lavoratori “in nero” e 1 irregolare sono stati scoperti in imprese tessili e nei servizi alla persona. A Cittadella, invece, sono stati trovati 5 lavoratori “in nero”, con un caso particolare in cui un dipendente era privo di contratto da oltre due anni e veniva pagato in contanti.

Le violazioni segnalate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro potrebbero portare a sanzioni amministrative comprese tra 50.000 e 320.000 euro, oltre a possibili provvedimenti di sospensione delle attività per gli esercizi coinvolti.

L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto all’illegalità nel mondo del lavoro, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori e gli imprenditori che operano nel rispetto delle leggi.

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Calabria

Cirò Marina | Chiusura temporanea di un bar “ritrovo” di pregiudicati

Questura di KR

Il Questore di Crotone ha emesso un provvedimento di sospensione per un bar situato a Cirò Marina, che rimarrà chiuso per un periodo di 15 giorni. Questa decisione è scaturita da segnalazioni ricevute dalla Compagnia Carabinieri del comune, che ha evidenziato una problematica persistente: il locale era diventato un ritrovo abituale per individui con precedenti penali.

Le autorità competenti, dopo un’attenta valutazione della situazione, hanno ritenuto necessario intervenire per garantire la sicurezza pubblica. Questo non è il primo provvedimento di chiusura per l’esercizio, già interessato da una sospensione di 7 giorni nel 2022. L’azione mira a prevenire ulteriori problematiche legate alla legalità e alla sicurezza nella comunità.

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TREND

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