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Cronaca

Bergamo | Chiede rimborso alla dottoressa: errore nella prescrizione di un farmaco

Una dottoressa di Bergamo si trova al centro di una controversia legale a causa di un medicinale prescritto sei anni fa, ritenuto inappropriato per il trattamento di un paziente. Il caso riguarda la somministrazione di un antidolorifico al giovane, che aveva segnalato dolori intermittenti. Nonostante il trattamento abbia alleviato i sintomi, il medicinale non era adatto per la patologia specifica del paziente, essendo registrato per altre condizioni.

La richiesta di rimborso, avanzata dall’Agenzia di Tutela della Salute (ATS), ammonta a oltre 330.000 euro, motivata dalla presunta “inappropriatezza prescrittiva” della dottoressa. Dopo aver ricevuto la richiesta di rimborso, la dottoressa ha deciso di contestarla presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), che per ora ha respinto la richiesta sostenendo che il “risarcimento non è stringente”.

Secondo quanto riportato, il giovane paziente si sarebbe rivolto inizialmente a diversi medici senza ottenere una diagnosi definitiva. Solo successivamente, un neurochirurgo avrebbe escluso la necessità di un intervento chirurgico e avrebbe prescritto un trattamento farmacologico. La dottoressa di base avrebbe seguito le indicazioni del neurochirurgo nel prescrivere l’antidolorifico, che ha portato alla remissione dei sintomi.

Nonostante il miglioramento del paziente, la procedura legale evidenzia una presunta violazione delle normative sulla prescrizione farmaceutica. L’ATS ha chiarito che, in mancanza di un risarcimento volontario da parte della dottoressa, potrebbe essere coinvolta la Corte dei Conti per valutare un’eventuale responsabilità amministrativa.

Il caso continua a essere monitorato da entrambe le parti coinvolte, mentre si valutano le possibili implicazioni legali e amministrative dell’errore medico commesso.

Cronaca

Roma | Rinvenuto il Cadavere di una Transessuale a Castel Porziano; era in stato di decomposizione

Nella mattinata di oggi, 6 luglio, poco dopo le 11:30, una transessuale peruviana ha rinvenuto il cadavere di una sua connazionale all’interno di una macchia di vegetazione in via del Lido di Castel Porziano. La vittima, anch’essa una transessuale di 48 anni, era una conoscente di chi ha segnalato il ritrovamento ai carabinieri. Di lei non si avevano notizie da una decina di giorni.

Il corpo, trovato in avanzato stato di decomposizione, non presentava evidenti segni di violenza. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi tecnici, e il pubblico ministero ha disposto l’esame autoptico presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata per stabilire le cause del decesso.

Le indagini sono in corso per ricostruire i fatti e identificare eventuali responsabili. La zona del ritrovamento, la pineta di Castel Fusano, è nota per essere frequentata da prostitute transgender. Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Ostia.

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Cronaca

Milano | Gand di ragazzini accerchia e aggressione la Polizia Locale: erano in 30

repertorio

All’alba di sabato 6 luglio, un gruppo di 25-30 ragazzi, tutti intorno ai 20 anni, ha accerchiato e assalito un veicolo della polizia locale, danneggiandolo. L’incidente è avvenuto intorno alle 5 del mattino in via della Chiesa Rossa, nella periferia sud di Milano.

Gli agenti erano di passaggio in quella zona quando il gruppo ha iniziato l’assalto. La violenza è partita da un ragazzo italiano che ha lanciato una bottiglia contro la vettura, tentando poi di fuggire in scooter seguito da un altro ragazzo e una donna. Altri membri della gang hanno preso a calci l’auto, costringendo gli agenti a chiamare rinforzi.

Tre membri della gang sono stati arrestati e, con tutta probabilità, saranno processati a breve con rito direttissimo. Nove degli agenti intervenuti sono rimasti lievemente contusi, e le loro condizioni sono attualmente in fase di valutazione. Anche la polizia di stato è intervenuta sulla scena.

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Cronaca

Taranto | Arrestato 25enne per Spaccio di Sostanze Stupefacenti in Zona “Taranto 2”

La Polizia di Stato ha scoperto un’attività di vendita illegale di sostanze stupefacenti in uno stabile situato nella zona “Taranto 2” e ha arrestato un 25enne tarantino, ritenuto presunto responsabile di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Durante i servizi volti a contrastare il fenomeno dello spaccio, i Falchi della Squadra Mobile hanno notato alcuni noti assuntori di droga entrare ed uscire rapidamente da un palazzo della zona. Approfondendo i controlli, i poliziotti hanno verificato che in quello stabile risiedeva un giovane con precedenti di polizia, attualmente agli arresti domiciliari per reati legati allo spaccio.

Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto sulla mensola della cucina due panetti di hashish del peso complessivo lordo di circa 220 grammi, un ulteriore pezzo di hashish di circa 21 grammi, un bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante e un coltello da cucina intriso della stessa sostanza. Inoltre, addosso al giovane sono stati trovati quattro pezzi di hashish del peso di circa 50 grammi e una somma di 1145 euro in banconote di vario taglio. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Dopo aver trasmesso gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, il 25enne è stato arrestato e condotto presso la locale Casa Circondariale.

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