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Liguria

Alassio (SV) | Le sensazioni del corpo in acqua, in piscina una giornata con Rossella Pisano

Le sensazioni del corpo, la percezione delle emozioni e il mondo dei pensieri. Sono le caratteristiche principali del metodo “Corpoacqueo”, che è stato al centro di due interessanti giornate che si sono svolte alla piscina comunale di Alassio, con 26 partecipanti iscritti che hanno vissuto un’esperienza in acqua di un’ora seguita da una condivisione verbale. Promossa dallo staff della Gesco e dal Comune di Alassio, l’iniziativa ha avuto come protagonista Rossella Pisano, counselor somato-relazionale Ipso, operatrice polivagale, allenatrice di nuoto Fin. Dal 1978 lavora a contatto con l’acqua ed è ideatrice e formatrice del metodo Corpoacqueo. Ha pubblicato diversi testi su questo metodo: “ Acquaticità”, Sperling&Kupfer e “Counseling in acqua”, EricKson.

“Quando ci immergiamo in acqua – spiega Rossella Pisano – immediatamente cambiano le condizioni fisiche a cui siamo sottoposti: cambia la forza di gravità che grava sul tono dei muscoli posturali, diminuisce la possibilità di prendere ossigeno attraverso il respiro, il sistema cardio-vascolare si modifica. Per cui, ogni volta che ci immergiamo, in pochi secondi dobbiamo adattare anche i nostri processi percettivi coscienti ad un ambiente diverso da quello solito sulla terraferma. Le persone in genere nutrono un grande amore per l’acqua, ne apprezzano il piacevole contatto, la sensazione di contenimento, la fusione con essa. Ma si possono provare sensazioni diverse, sentire l’acqua come un vuoto, una dispersione di se stessi, un elemento inaffidabile. Spesso la paura riguarda la sorpresa di sentire che si galleggia naturalmente, spontaneamente e non con un atto volontario. Ad esempio: quando la persona sente che se immerge il viso in acqua viene a galla con il resto del corpo, ha una reazione di stupore ma anche di paura perché il galleggiamento è veloce, intenso, totale, assolutamente non deciso. Il superamento della paura dell’acqua ha a che fare con la fiducia nelle proprie qualità istintive viscerali, fisiche, emotive e la fiducia nell’elemento acqua”.

“Ci fa davvero piacere – dichiara il Presidente del Consiglio Comunale di Alassio con incarico allo Sport, Roberta Zucchinetti – aver ospitato presso la nostra piscina comunale due giornate dedicate al metodo ‘Corpoacqueo’ con l’intervento di Rossella Pisano, che ringrazio per aver offerto ai partecipanti un’opportunità davvero importante per esplorare le profonde connessioni tra corpo, mente ed emozioni attraverso l’elemento dell’acqua. Un sentito ringraziamento va naturalmente a Gesco e a tutte le persone che hanno collaborato a questo progetto, che contribuisce agli obiettivi perseguiti dalla nostra Amministrazione Comunale”.

L’iniziativa, probabilmente, sarà ripetuta in autunno sempre con Rossella Pisano.

Liguria

“Nostos”, l’associazione di volontariato dedicata alla ricerca delle persone scomparse

Si chiama “Nostos International Italia” la nuova organizzazione di volontariato dedicata alla ricerca di persone scomparse. L’iniziativa è nata da un’idea di Roberta Carassai, nel ruolo di presidente dell’associazione, madre di Alessandro Venturelli, scomparso da Sassuolo nel 2020 affiancata dall’avvocato di famiglia Claudio Falleti e da Marc Di Maggio, entrambi vicepresidenti. “Nostos”, che in greco antico significa “ritorno a casa”, si propone di affiancare le famiglie in questo doloroso percorso, attraverso l’attivazione di volontari specializzati in collaborazione con le istituzioni nazionali ed internazionali.

La missione di “Nostos” è ambiziosa. «Vogliamo creare una rete capillare di volontari, formati da professionisti del settore legale, psicologico e scientifico, per supportare le ricerche sul territorio – spiegano i responsabili della nuova associazione – L’obiettivo è affiancare le forze dell’ordine e superare i limiti operativi tradizionali, lavorando in stretta sinergia con le istituzioni ma soprattutto coinvolgendo attivamente la cittadinanza. Tutto questo ricordando che la solidarietà é il faro che guida verso casa». Roberta Carassai, madre e presidente dell’associazione, racconta con forza la sua volontà di perseguire un obiettivo chiarissimo: «Non smetterò mai di cercare mio figlio. Ogni giorno mi sveglio con la speranza di riportarlo a casa, ed è questa speranza che mi ha dato la forza per fondare Nostos. Non possiamo arrenderci finché ogni famiglia non riabbraccerà i propri cari. Il nostro scopo, infatti, è ridare voce a chi non ne ha più attraverso i giornali, la tv, la radio e a qualsiasi altro mezzo di comunicazione».

“Nostos” è già operativa e intende potenziare le ricerche attraverso una metodologia strutturata e innovativa. Claudio Falleti, vicepresidente e avvocato della famiglia Carassai, sottolinea l’importanza del ruolo della comunità: «Le istituzioni fanno il possibile, ma spesso le risorse non bastano. È qui che entra in gioco la cittadinanza: con Nostos vogliamo colmare quei vuoti e rendere la società parte attiva in questa lotta. Ogni volontario può fare la differenza». Marc Di Maggio, vicepresidente e esperto di supporto psicologico, si concentra sulla necessità di assistenza alle famiglie: «La scomparsa di una persona non lascia solo un vuoto fisico, ma un trauma psicologico devastante. Con Nostos, vogliamo non solo riportare a casa le persone scomparse, ma anche fornire un sostegno emotivo e psicologico alle famiglie e alle persone che rientrano dopo un lungo periodo di risposta concreta a un fenomeno che, in Italia e nel mondo, coinvolge migliaia di persone ogni anno. Nostos non solo mobilita risorse volontarie, ma offre anche assistenza gratuita a livello legale, psicologico e scientifico, diventando un punto di riferimento per le famiglie che vivono il dramma di una scomparsa».

In supporto all’associazione in qualità di consulente scientifico il Generale Luciano Garofalo ex comandante dei RIS di Parma ed in qualità di consulente giuridico, quindi la dottoressa Carmen Pugliese magistrato di altissimo livello oggi a riposo che si è sempre occupata di temi molto sensibili. Insieme a loro Giò Barbera, giornalista professionista, attuale direttore di Radiocom.tv, il webradiogiornale con sede a Bruxelles per gli italiani nel mondo.

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Liguria

Genova | Diciottenne accoltella la madre al culmine di una lite, la donna in codice rosso a Villa Scassi

Un ragazzo di 18 anni ha accoltellato la mamma al culmine di una lite. La donna è stata soccorsa dal personale del 118 ed è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Villa Scassi. L’aggressione è avvenuta in via Ventotene, nel quartiere di Genova Oregina. Secondo quanto ricostruito dagli agenti delle volanti, madre e figlio stavano pranzando insieme a un altro figlio minorenne. Il diciottenne e sua mamma hanno iniziato a litigare, per futili motivi, e a un certo punto il giovane ha preso un coltello e ha colpito la donna all’addome. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e gli investigatori della squadra mobile. Il ragazzo è stato portato in questura.

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Liguria

Sanremo (IM) | Con patente e documento d’identità falsificati, arrestato imprenditore lombardo

Lo hanno trovato con una carta d’identità valida per l’espatrio e una patente di guida, entrambi i documenti erano stati falsificati. Per questo motivo un imprenditore bresciano di 58 anni, è stato arrestato dalla polizia stradale di Imperia. L’uomo, alla guida di un autocarro, è stato fermato da una pattuglia al casello autostradale di Sanremo. Quando gli agenti gli hanno chiesto i documenti l’imprenditore lombardo ha esibito la carta d’identità e patente di guida. Ma agli occhi dei poliziotti è balzato un dettaglio che li ha insospettiti: la patente di guida non era conforme agli standard legali. Da indagini più approfondite è emerso che entrambi i documenti erano materialmente falsi e in più recavano i dati anagrafici non corrispondenti a quella del conducente bresciano. Vistosi scoperto, in evidente imbarazzo, ha mostrato il vero documento d’identità e confessava agli investigatori di aver acquistato la patente e di conseguenza la carta d’identità per poter continuare a guidare, visto che il proprio titolo di abilitazione alla guida gli era stato sospeso. In tribunale a Imperia l’imprenditore ha patteggiato dieci mesi e venti giorni di reclusione, con pena sospesa.

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