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Vallanzasca otterrà permesso di uscita dal carcere con possibile trasferimento in casa di cura

Renato Vallanzasca, noto criminale italiano, potrebbe presto ottenere il permesso di uscire dal carcere di giorno per ricevere cure in una casa di cura. Questa decisione è stata presa dal Tribunale di sorveglianza di Milano, che ha accolto il reclamo presentato dai suoi avvocati, Limentani e Muzzi.

Vallanzasca, conosciuto anche come “Il Bel Renè”, aveva visto negati in passato i permessi premio per rientrare più tardi del previsto alla struttura penitenziaria. Prima dell’incidente che ha portato alla revoca dei permessi, frequentava una comunità terapeutica che i suoi legali ritengono adeguata alle sue necessità di salute.

L’ex criminale, oggi affetto da una grave malattia neurodegenerativa, ha destato preoccupazione tra i medici della struttura penitenziaria di Bollate, i quali hanno sottolineato l’inadeguatezza delle cure disponibili in carcere per affrontare la sua condizione. Secondo quanto riferito, la sua salute si è deteriorata significativamente negli ultimi tempi.

Durante l’udienza, il presidente del Tribunale di sorveglianza ha sollecitato gli avvocati di Vallanzasca a individuare una struttura idonea a ospitarlo. Attualmente, i legali stanno lavorando per trovare una casa di cura adatta, al fine di chiedere al Tribunale di sorveglianza il trasferimento di Vallanzasca in detenzione domiciliare.

L’obiettivo dei suoi difensori è chiaro: garantire a Vallanzasca le cure necessarie in un ambiente più adatto alla sua situazione medica. L’esito di questa richiesta dipenderà dalla disponibilità di una struttura idonea e dalle decisioni del Tribunale di sorveglianza di Milano.

Questa nuova fase nella vicenda di Renato Vallanzasca, una delle figure più controverse della criminalità italiana, solleva interrogativi sull’equilibrio tra giustizia penale e diritto alla salute, suscitando dibattiti sulla gestione dei detenuti con patologie gravi.

Resta ora da vedere come evolverà la situazione e se Vallanzasca potrà presto essere trasferito in una casa di cura, allentando così le condizioni della sua detenzione per garantirgli le cure necessarie.

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