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Cronaca

Roma | Ragazzino morto a Tor Bella Monaca: soccorsi lenti a causa degli ascensori guasti

Il quartiere di Tor Bella Monaca è stato scosso da una tragedia recente che ha sollevato nuovamente la questione degli ascensori non funzionanti nei palazzi popolari. La morte di Andrea, un ragazzo di 12 anni trovato senza sensi nel suo appartamento di via dell’Archeologia, ha suscitato domande sulla possibilità di un soccorso tempestivo.

Andrea è stato scoperto dalla sua sorella 16enne, già privo di sensi durante l’ora di cena. Secondo quanto riferito dalla famiglia, l’unico ascensore ancora operativo si è fermato mentre il personale medico del 118 cercava di raggiungere il nono piano per prestare soccorso. Il padre del ragazzo ha dovuto correre per le scale per portare su l’equipaggiamento e le bombole d’ossigeno, mentre un tecnico è stato sollecitato solo il giorno successivo per ripristinare il funzionamento dell’ascensore.

La domanda su tutti i labbri è se la vita di Andrea avrebbe potuto essere salvata se l’ascensore fosse stato operativo al momento del bisogno. Gli esami post-mortem saranno cruciali per comprendere meglio le circostanze della sua morte.

Questo incidente ha riportato all’attenzione il problema persistente degli ascensori guasti a Tor Bella Monaca, un tema già discusso in passato. Gli anziani e i disabili rimangono spesso ostaggio delle loro case quando gli ascensori non funzionano, con ripercussioni gravi in termini di sicurezza e accessibilità.

Le indagini sono ancora in corso per chiarire i dettagli dell’incidente. La polizia attende i risultati degli esami sul tablet e sul telefono di Andrea, escludendo al momento l’ipotesi di una sfida online che ha portato alla tragedia. La madre del ragazzo ha sottolineato che Andrea era iperattivo e difficile da trattenere, anche a letto.

Andrea, brillante studente promosso con pieni voti in terza media, era attivo anche negli scout di Tor Bella Monaca. Una veglia di preghiera è stata organizzata in sua memoria presso la parrocchia locale, dimostrando il profondo lutto della comunità per la sua perdita, unitamente a quella di Manila De Luca, altra giovane recentemente scomparsa nel quartiere.

Il quartiere si è unito nel sostegno alla famiglia di Andrea in questo momento di dolore e riflessione su come migliorare le condizioni di vita e la sicurezza nelle aree residenziali più disagiate di Roma.

Cronaca

Torino | Mauro Poma, vicesindaco di Ceres folgorato durante un evento: è grave

Il vicesindaco di Ceres, Mauro Poma, è stato ricoverato in condizioni critiche all’ospedale Molinette di Torino dopo un grave incidente avvenuto durante un evento sportivo nella Valli di Lanzo, noto come Valliadi. L’uomo di 68 anni è rimasto folgorato mentre si appoggiava a un palo di ferro, e attualmente si trova in terapia intensiva con prognosi riservata.

L’incidente è avvenuto quando Poma, coinvolto nell’allestimento di una struttura con cucina per l’evento, ha toccato un palo di ferro. La folgorazione ha causato un arresto cardiaco prolungato, e l’uomo è caduto a terra privo di conoscenza. I soccorsi sono stati immediati: la richiesta di aiuto è stata prontamente fatta ai sanitari e ai vigili del fuoco.

Poma è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Torino, dove è stato sottoposto a trattamento intensivo. Al momento, il suo stato di salute è grave e la prognosi rimane riservata. L’episodio ha gettato una luce drammatica sull’evento sportivo e ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle strutture allestite per manifestazioni pubbliche.

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Campania

Napoli | L’Industria dei Parcheggiatori Abusivi e il Legame con la Criminalità Organizzata

La figura del parcheggiatore abusivo, comunemente percepita come un’irritante realtà urbana, nasconde una dimensione ben più inquietante e organizzata. Un recente report dei carabinieri di Napoli rivela che dietro il folklore del “Dottò, venite qui” si cela un vero e proprio business da migliaia di euro al giorno, con metodi violenti e legami con la camorra.

Il report, che analizza il fenomeno dall’inizio dell’anno, mette in luce i numeri impressionanti di questa attività illecita: sono stati identificati e denunciati 323 parcheggiatori abusivi, un numero che corrisponde a quasi due denunciati al giorno. La gravità della situazione emerge chiaramente anche dai costi applicati agli automobilisti. Per esempio, vicino allo stadio Maradona durante le partite o i concerti, le tariffe possono variare da 15 a 30 euro, a seconda dell’importanza dell’evento.

Questo business è andato ben oltre il semplice atto di chiedere qualche euro per un parcheggio. Le indagini hanno rivelato che i parcheggiatori abusivi operano come una vera e propria holding del malaffare, con metodi coercitivi e violenti. Alcuni arresti recenti hanno coinvolto membri del “clan Contini”, che utilizzava i parcheggiatori abusivi come una delle sue principali fonti di guadagno. Altri casi hanno visto l’intervento della DDA di Napoli contro gruppi che minacciavano e aggredivano i titolari di parcheggi legali per ottenere un controllo maggiore sull’area.

La violenza non è rara; le aggressioni ai danni degli automobilisti che rifiutano di pagare sono documentate da vari video che circolano online. Ad esempio, un recente episodio ha visto una donna di Posillipo aggredita con una sedia per aver occupato un posto ‘riservato’.

Il fenomeno non si limita a eventi sportivi e culturali. Anche luoghi come il cimitero di Poggioreale, dove molti vanno a visitare i defunti, vedono l’applicazione di tariffe maggiorate in giorni significativi come il 2 novembre. La speculazione si estende anche alle spiagge e alle discoteche di Coroglio, dove la ricerca di un parcheggio diventa un’ulteriore opportunità di lucro per i parcheggiatori abusivi.

Questa attività generatrice di denaro nero mette a rischio non solo l’ordine pubblico ma anche le finanze statali, con una consistente evasione fiscale che accompagna il mercato nero dei parcheggi. Il report dei carabinieri sottolinea la necessità di una risposta coordinata e incisiva per contrastare questa forma di criminalità e restituire alle strade di Napoli una maggiore sicurezza e legalità.

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Cronaca

Civitavecchia | Tragico incidente sull’A12: Gabriele Romiti perde la vita a 22 Anni

Un grave incidente stradale ha tolto la vita a Gabriele Romiti, un giovane di 22 anni originario di Tarquinia ma residente a Civitavecchia. L’incidente è avvenuto sabato pomeriggio, poco dopo le 14, sull’autostrada A12, al chilometro 30 in direzione di Civitavecchia.

Gabriele, che stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro a Roma, era alla guida di una Fiat Punto quando, per ragioni ancora da accertare, ha perso il controllo del veicolo. L’auto ha sbattuto violentemente contro il guardrail e poi contro il muro a margine della carreggiata. L’impatto è stato talmente forte che il motore del veicolo è stato strappato, provocando l’incendio delle sterpaglie vicine.

Immediatamente dopo l’incidente, i soccorritori del 118 sono giunti sul posto e hanno prestato le prime cure al giovane, ma nonostante gli sforzi, non è stato possibile salvarlo. I vigili del fuoco di Cerveteri hanno lavorato per mettere in sicurezza l’area e spegnere le fiamme, mentre la polizia stradale è intervenuta per ricostruire la dinamica dell’incidente, che sembra essere stato un evento autonomo.

Gabriele Romiti, diplomato nel 2021 all’istituto Stendhal di Civitavecchia e appassionato di atletica, era conosciuto e benvoluto nella sua comunità. L’Azione Cattolica della Diocesi di Civitavecchia ha espresso profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia Romiti e alla famiglia Farisei, sottolineando il valore e l’impatto positivo che Gabriele ha avuto nella loro vita.

La notizia della sua prematura scomparsa ha scosso profondamente la comunità di Civitavecchia, che ricorda Gabriele come un giovane con un grande futuro davanti a sé. La tragedia lascia un vuoto incolmabile tra amici, familiari e tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato.

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