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Cronaca

Parma | Medico del carcere ai domiciliari: il furbetto del cartellino timbrava e andava via

Un medico di guardia presso il carcere di Parma è stato posto ai domiciliari dopo essere stato incriminato per truffa aggravata e falsità ideologica commessa ai danni del pubblico ufficiale.

Il professionista, incaricato nel 2012 dall’Azienda Unità Sanitaria Locale (Ausl) di Parma per prestare servizio medico presso l’istituto penitenziario, è finito nel mirino delle autorità dopo una verifica sui suoi incarichi professionali. Le indagini condotte dal nucleo di polizia economico-finanziaria hanno rivelato un modus operandi ingannevole: il medico timbrava l’ingresso presso il carcere, per poi abbandonare il posto di lavoro e dedicarsi ad attività private in altri studi medici.

L’uso di strumenti di controllo come il GPS sull’auto del medico e l’installazione di una videocamera per monitorare il timbraggio del badge hanno permesso alle autorità di raccogliere prove concrete del suo comportamento illecito. Il medico, infatti, risultava timbrare l’ingresso presso tre diversi terminali all’interno del carcere, per poi lasciare il luogo di lavoro senza ulteriori registrazioni. Al termine della giornata, ritornava per timbrare la fine del turno, fingendo di aver svolto regolarmente le sue mansioni.

La decisione del giudice di emettere un decreto di sequestro preventivo dei beni del medico, per una somma superiore agli 81mila euro, evidenzia la gravità del caso e l’intenzione di perseguire le responsabilità in modo rigoroso. Tuttavia, questo episodio non è un caso isolato: l’allarme è stato lanciato per il crescente numero di medici che lasciano gli ospedali pubblici. In soli tre anni, oltre 11mila medici hanno abbandonato il settore, sollevando preoccupazioni sull’efficienza e la qualità dei servizi sanitari offerti alla popolazione.

Cronaca

San Donato Milanese (MI) | Scoperto un ingente quantitativo di droga in un box

Questura di Milano

Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato di Milano ha eseguito un arresto significativo a San Donato Milanese, dove un uomo di 52 anni è stato fermato con oltre un chilogrammo di sostanza stupefacente nel suo box auto. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Comasina, nell’ambito di un’operazione di contrasto allo spaccio di droga, hanno seguito il sospetto fino al suo box in via Europa, dove hanno notato movimenti sospetti.

Dopo averlo fermato, gli agenti hanno trovato due dosi di cocaina per un totale di circa 15 grammi nella sua auto, insieme a 210 euro in contanti. Le indagini hanno permesso di accedere al box di proprietà dell’uomo, dove sono stati scoperti quattro sacchetti sottovuoto contenenti più di un chilo di cocaina, una pistola 357 Magnum rubata e 20 proiettili dello stesso calibro. Inoltre, nel bilocale dell’arrestato a San Giuliano Milanese, i poliziotti hanno rinvenuto ulteriori 6,5 grammi di cocaina e 9.230 euro nascosti in camera da letto.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali, è stato arrestato e condotto nel carcere di San Vittore, mentre le indagini proseguono per fare chiarezza sulle sue attività illecite.

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Cronaca

Ancona | Provvedimento di carcerazione a carico di una donna italiana per furto aggravato

Nel pomeriggio del 23 settembre 2024, la polizia ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona nei confronti di una donna di 28 anni, attualmente residente presso un centro di accoglienza locale. La donna era stata condannata a due anni e sei mesi di reclusione, oltre a una multa di 500 euro, per un furto aggravato avvenuto nel 2016. Il reato riguardava il furto di una borsa all’interno di un veicolo parcheggiato nei pressi di un pronto soccorso, un atto compiuto con la complicità di altre due persone.

Negli anni successivi, la condannata aveva fatto diverse richieste per evitare il carcere, tra cui l’affidamento in prova ai servizi sociali e la detenzione domiciliare, oltre alla sospensione della pena, ottenuta temporaneamente nel giugno del 2023. Tuttavia, nel settembre del 2024, l’Ufficio di Sorveglianza di Ancona ha respinto le sue richieste, dichiarando inammissibile il rinvio della pena. Di conseguenza, la Procura ha disposto l’immediata carcerazione della donna.

La polizia l’ha rintracciata nella zona di Ancona sud, e dopo le procedure legali necessarie, è stata trasferita presso il carcere di Pesaro – Villa Fastiggi, dove dovrà scontare la sua pena. Questo caso evidenzia come le richieste di misure alternative al carcere possano essere respinte se ritenute non idonee, soprattutto in presenza di reati gravi e reiterati.

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Cronaca

Roma | Arrestato un rapinatore seriale di aree di servizio: La Polizia svela il Modus Operandi

Questura di Roma

Dopo un’accurata indagine durata otto mesi, la Polizia di Stato ha arrestato un 24enne ritenuto responsabile di diverse rapine avvenute nelle aree di servizio del Grande Raccordo Anulare. Il giovane, già in carcere per altri reati, era diventato un vero incubo per i punti ristoro della zona, effettuando colpi tra febbraio e maggio di quest’anno.

Il suo modus operandi era sempre lo stesso: approfittando delle ore notturne, si introduceva nei locali vuoti, minacciando gli addetti alla cassa con un coltello. Dopo aver intimidito le vittime, si faceva consegnare il denaro e i tabacchi presenti.

Grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza e a specifici servizi di osservazione, gli agenti della Polizia Stradale di Settebagni sono riusciti a identificare il rapinatore. Su richiesta della Procura della Repubblica, il Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, segnando un importante passo avanti nelle indagini.

Le forze dell’ordine continuano a lavorare per scoprire eventuali altri responsabili di rapine simili nelle aree di servizio del Grande Raccordo Anulare, sottolineando l’impegno costante nella lotta contro la criminalità.

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