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Attualità

Cinque avvistamenti di orsi in 5 giorni: la preoccupazione ritorna in Trentino

Il ritorno degli orsi nelle zone della Val di Sole in Trentino ha alimentato le preoccupazioni dopo una serie di avvistamenti segnalati negli ultimi cinque giorni. Da quando Andrea Papi è stato tragicamente aggredito e ucciso dall’orsa ‘Jj4′ lo scorso aprile nei boschi di Caldes, la questione della presenza degli orsi sul territorio è diventata una realtà quotidiana. Il sindaco di Vermiglio, Michele Bertolini, ha preso posizione scrivendo al governatore provinciale Maurizio Fugatti, all’assessore competente e al servizio foreste e fauna, evidenziando le cinque località – alcune vicino a insediamenti abitativi (come Masi della Poia di Cortina, Masi della Poia di Stavel e Masi di Palu’), altre in fondovalle – dove sono stati segnalati gli avvistamenti. Bertolini ha espresso preoccupazione, specialmente perché gli avvistamenti avvengono nelle vicinanze di abitazioni, che, seppur temporanee, diventano molto frequentate durante la bella stagione. Ha richiesto l’applicazione del piano Pacobace e delle relative azioni preventive, sottolineando il clima di paura presente nel paese riguardo all’accesso ai boschi.

L’ultimo avvistamento è avvenuto ieri mattina, quando un ragazzo ha raccontato di aver avuto un incidente stradale con la propria auto dopo aver evitato un orso sulla strada statale 42 nei pressi di Vermiglio. Tuttavia, la Provincia Autonoma ha dichiarato che il sopralluogo effettuato sul posto dall’unità cinofila non ha confermato la presenza di orsi nella zona. L’assessore Failoni ha confermato che le comunicazioni dei sindaci non vengono ignorate e che la Provincia si impegna a monitorare attentamente la situazione dei grandi carnivori, anche attraverso l’installazione di cassonetti anti-orso e la diffusione di informazioni dedicate alla popolazione e ai visitatori. È prevista l’installazione di nuovi bidoni anti-orso entro l’estate, in varie località tra cui la Val di Sole, la Val di Non, Paganella, la Valle dei Laghi, le Giudicarie, l’Alto Garda e Ledro, la Vallagarina e le frazioni del Comune di Trento sul Monte Bondone.

Attualità

Bari | Gdf: dati in beneficienza 16.675kg di pellet confiscati

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari ha recentemente concluso un’importante operazione di sequestro e successiva confisca di oltre 16.000 kg di pellet da riscaldamento, devolvendoli in beneficenza a due enti assistenziali. Grazie all’autorizzazione della Camera di Commercio di Bari, il pellet è stato donato al “Convento Beato Giacomo” di Bitetto e alla “Fraternità Francescana di Betania” di Terlizzi, che si dedicano ad aiutare le persone in difficoltà.

Il pellet era stato sequestrato dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Bitonto in seguito all’attività di una società che commercializzava prodotti non alimentari. Questo materiale, però, non rispettava gli standard previsti dalla normativa ISO 17225-2/2021, presentando un potere calorifico inferiore e risultando quindi non commerciabile.

Vista la non tossicità del pellet e il suo stato di non commerciabilità, la Camera di Commercio ha accolto la richiesta delle forze dell’ordine, autorizzando la devoluzione del materiale a favore di enti no profit. Questa iniziativa rappresenta un gesto concreto di solidarietà, trasformando i frutti di un’attività illecita in aiuti tangibili per i più bisognosi.

L’operazione non solo dimostra l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare il commercio illegale e proteggere la libera concorrenza, ma sottolinea anche il ruolo del Corpo nel promuovere iniziative di bene e supporto verso le comunità locali. Con questo gesto, la Guardia di Finanza ha dato un esempio di come le risorse confiscate possano essere reinvestite in favore di chi vive in condizioni di indigenza, contribuendo a creare un senso di comunità e solidarietà.

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Referendum sulla cittadinanza | Raggiunto il quorum delle 500 mila firme

Dopo una breve interruzione dovuta all’elevato numero di accessi, il sito dedicato al referendum sulla cittadinanza è nuovamente attivo. La campagna ha già superato le 500.000 firme, raggiungendo così il numero minimo necessario per la presentazione del referendum. Tuttavia, è importante notare che la raccolta firme continuerà fino al 30 settembre.

L’iniziativa mira a rivedere le attuali normative riguardanti l’ottenimento della cittadinanza italiana. Attualmente, la legge richiede che gli stranieri residenti in Italia abbiano almeno dieci anni di permanenza nel Paese per poter richiedere la cittadinanza. Il nuovo quesito proposto intende ridurre questo periodo a cinque anni, ripristinando una prassi in vigore prima del 1992 e in linea con le legislazioni di diversi altri Paesi europei.

Sebbene la modifica del termine di residenza sia l’aspetto centrale della proposta, tutti gli altri requisiti previsti dalla legge rimarrebbero inalterati. Si stima che circa 2,5 milioni di persone potrebbero beneficiare di questa nuova normativa, dando loro la possibilità di integrarsi più rapidamente nella società italiana.

Tra i sostenitori di questa iniziativa figurano diversi partiti, tra cui +Europa, Possibile, Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano e Rifondazione Comunista. L’ampio sostegno politico evidenzia l’importanza di questo tema nel dibattito pubblico, riflettendo una crescente attenzione alle questioni di immigrazione e cittadinanza in Italia.

Con la scadenza della raccolta firme fissata a breve, l’interesse e il coinvolgimento dei cittadini sono fondamentali per determinare il futuro della legislazione sulla cittadinanza.

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Reggio Calabria | Tutto pronto per accogliere i nuovi stalli di sosta e stazionamento per i tassisti

A Reggio Calabria si preparano importanti novità per il servizio taxi locale, con l’introduzione di nuovi stalli di sosta e stazionamento. Questo sviluppo è il risultato di un dialogo continuo tra l’Amministrazione comunale e i rappresentanti dei tassisti, in particolare l’Assessore alle Attività produttive, Marisa Lanucara, e il portavoce della categoria, dott. Innocenzio Macheda. Durante un incontro recente a Palazzo San Giorgio, sono stati discussi i problemi che i tassisti affrontano e gli obiettivi comuni da perseguire.

Il progetto è parte integrante del programma del sindaco Giuseppe Falcomatà, mirato a riorganizzare il servizio di trasporto a chiamata in città. Un nuovo regolamento, che sarà esaminato dall’Autorità di regolazione dei trasporti, sarà un passo fondamentale per ottimizzare il servizio.

L’Assessore Lanucara ha ringraziato il vicesindaco Paolo Brunetti per il suo impegno, sottolineando l’importanza di ascoltare le necessità dei tassisti per migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini e ai turisti. I nuovi stalli saranno ubicati in punti strategici della città, come l’Arena dello Stretto, il Castello Aragonese e il Duomo, contribuendo così a una maggiore accessibilità.

Inoltre, è stata annunciata la creazione della prima cooperativa di tassisti reggini, la “Soc. coop. Arl.”, che rappresenta un’opportunità per rispondere alle esigenze di mobilità urbana, in particolare per le fasce più vulnerabili, come gli anziani.

La cooperativa si integrerà con piattaforme digitali per facilitare la prenotazione dei servizi, inclusi il “taxi rosa” per le donne e un servizio notturno dedicato ai giovani. Questo approccio innovativo rappresenta un significativo passo avanti per il servizio pubblico di trasporto, contribuendo a una mobilità più smart e adatta alle necessità della comunità reggina.

In sintesi, l’iniziativa segna un’importante evoluzione per il settore, promettendo un servizio taxi più efficiente e accessibile, in linea con le richieste moderne e le sfide della mobilità urbana.

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