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Attualità

Oristano | Maestra rientra in servizio dopo esser stata sospesa, cambia però scuola

Marisa Francescangeli, una maestra elementare dell’Oristanese, era stata sospesa due volte: la prima per aver fatto recitare un rosario in classe e fatto pregare i bambini durante una supplenza, la seconda per aver schiaffeggiato un’alunna di 10 anni. Ora, l’ultimo provvedimento dell’Ufficio scolastico regionale, che l’aveva sospesa per 90 giorni, è terminato, permettendole di tornare in servizio.

Tuttavia, come riportano i quotidiani sardi, l’insegnante ha deciso di mettersi in malattia e cambiare scuola l’anno prossimo. “Per me finisce un secondo incubo,” ha dichiarato Marisa Francescangeli all’Unione Sarda. “Ho deciso però, per motivi di salute, di stare a casa. Finisco così il mio anno scolastico.” A partire da settembre, Francescangeli lavorerà in una scuola primaria di Oristano. “Dopo tutto ciò che ho vissuto preferisco cambiare aria,” ha aggiunto.

La prima sospensione risale ad aprile 2023, quando alcune madri l’avevano accusata di far pregare i bambini in classe. In seguito, il dirigente scolastico aveva segnalato l’accaduto all’Ufficio scolastico provinciale, che l’aveva sospesa per 20 giorni. Il secondo provvedimento risale al 22 febbraio, quando era stata accusata di aver schiaffeggiato una bambina di dieci anni, e per questo era stata sospesa per tre mesi.

Ma la vicenda non è conclusa. A settembre, ci sarà una nuova udienza davanti al giudice del Tribunale del lavoro. Assistita dagli avvocati Elisabetta Mameli e Domenico Naso della Uil, Francescangeli aveva presentato un ricorso per chiedere l’annullamento del primo provvedimento. “Non ho avuto notizie, invece, in merito alla querela presentata tre mesi fa alla stazione dei carabinieri di San Vero Milis per azioni di mobbing,” ha concluso.

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Reggio Calabria | Polizia locale: battaglia contro ambulanti abusivi e degrado, sequestri e denunce

Sono 4 i sequestri di merce posti in essere dal personale della Polizia locale di Reggio Calabria nelle ultime 24 ore.

A seguito di mirate attività svolte su Piazza del Popolo e Largo Botteghelle sono stati effettuati appunto 4 sequestri per oltre un quintale di merce alimentare e non. Le sanzioni irrogate complessivamente ammontano a oltre 20. 000 euro. Un cittadino extracomunitario è stato altresì fermato per l’identificazione e fotosegnalato presso il comando di viale Aldo Moro.

All’esito denunciato per permanenza irregolare nello stato italiano.
I trasgressori privi di licenza o di autorizzazione, sono stati segnalati all’autorità amministrativa e tributaria per i provvedimenti di competenza.
I servizi proseguiranno nei prossimi giorni.

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Attualità

Detenute madri | Nessun rinvio di pena. Montaruli: “Ricordiamo che tra i primi diritti dei minori c’è quello di non essere utilizzati strumentalmente”

La nuova disposizione del ddl sicurezza, in discussione nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, ha eliminato l’obbligo automatico del rinvio della pena per le donne incinte o con figli sotto l’anno. La norma, ora facoltativa, è stata accolta con favore dalla Lega e da Matteo Salvini, che la considerano un deterrente contro le donne criminali che, approfittando della gravidanza, commettono reati senza paura di conseguenze. Forza Italia, invece, ha espresso dubbi sulla norma e si è astenuta sugli emendamenti che avrebbero modificato questa disposizione, annunciando la presentazione di un emendamento per ripristinare l’obbligo automatico del rinvio della pena in Aula.

Fratelli d’Italia, tramite Augusta Montaruli, ha criticato le opposizioni che si oppongono alla norma citando la tutela dei bambini, sostenendo che i minori non devono essere strumentalizzati per evitare l’esecuzione della pena. Mara Carfagna di Azione ha definito la norma “crudele”, mentre Michela De Bise ha accusato chi manda i bambini in carcere di vigliaccheria.

Le opposizioni nel complesso hanno attaccato questa e altre misure contenute nel pacchetto Piantedosi, descritto dal Pd con Matteo Mauri come vuoto e pericoloso. Una delle nuove disposizioni inserite è l’aggravante per i reati commessi sui treni o nelle vicinanze delle stazioni della metro, criticata dal M5S come propaganda in salsa Salvini.

Il dibattito si è esteso anche all’articolo riguardante l’impiego di minori nell’accattonaggio, con tutte le proposte di modifica respinte. Resta anche l’innalzamento dell’età da 14 a 16 anni per cui si punisce l’impiego di minori e l’aumento della pena massima da tre a cinque anni per questa condotta.

Il dibattito riprenderà domani con l’esame dell’emendamento del governo che mira a stringere le regole sulla cannabis light. Nel frattempo, la Lega continua a sostenere la castrazione chimica per pedofili e stupratori seriali, sottolineando che devono essere non solo incarcerati ma anche curati come malati.

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Cagliari | Non si placa l’indignazione popolare per il gattino lanciato da un ponte a Lanusei, petizione supera le 100mila firme

La rabbia pubblica non accenna a placarsi dopo che un gattino è stato gettato da un ponte a Lanusei, in Ogliastra, da un ragazzino che è stato ripreso dai suoi amici mentre compiva questo gesto.

Il video è diventato virale e le immagini hanno suscitato una forte indignazione, tanto che è stata avviata una petizione online sulla piattaforma Change.org.

Dalla domenica ad oggi, la petizione ha già raccolto quasi 105mila firme, di cui più di 31mila solo nelle ultime 24 ore. I cittadini che hanno firmato chiedono un intervento deciso da parte della politica e della magistratura per combattere il maltrattamento degli animali, aumentando le pene e garantendo “giustizia per l’animale e punizioni certe per coloro che hanno commesso questo atto”.

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