Connect with us

Calabria

Cosenza | Allarme Fentanyl: è arrivato in città “con un dettaglio inquietante”

La droga che sta terrorizzando il Nord America è giunta in Calabria e nella città di Cosenza. Nelle piazze di spaccio locali si vendono già dosi tagliate con il potente analgesico oppioide.

A confermare questa allarmante realtà è Roberto Calabria, direttore del Servizio per le dipendenze dell’Asp. «Esami tossicologici urinari compiuti nell’ultimo mese e mezzo ci hanno rivelato, in molti campioni, la presenza di Fentanyl. Abbiamo riscontrato positività sia alla cocaina che all’eroina, e contemporaneamente al Fentanyl. È un dato estremamente preoccupante».

Ma c’è un dettaglio ancora più inquietante.

«Gli assuntori di stupefacenti ai quali abbiamo chiesto spiegazioni» sottolinea Calabria «ci hanno risposto di non saperne nulla. Significa che le droghe vengono tagliate a loro insaputa». La ragione? È possibile che si stiano gettando le basi per creare nuove dipendenze. Calabria lo conferma: «Il Fentanyl viene usato senza che i consumatori di coca e eroina se ne accorgano. Questo significa che li si sta abituando a una sostanza diversa per indurli lentamente al consumo».

L’uso di “polvere bianca” è spesso associato all’alcol. «Spesso» chiarisce Calabria «la cocaina si associa a sostanze superalcoliche, che servono poi anche nella fase di astinenza. Potremmo trovarci di fronte a un circolo vizioso terribile, con l’assunzione di alcolici, cocaina e Fentanyl. Gli effetti possono essere distruttivi». L’offensiva contro il traffico e lo spaccio di droga, scatenata dalle forze di polizia e dalla magistratura nelle ultime ore, assume quindi particolare rilevanza. Ma non basta. È necessaria una mobilitazione popolare per impedire il consumo di stupefacenti sintetici. Le immagini che arrivano dagli Stati Uniti lasciano senza parole.

Calabria

Tentata Violenza a Montalto Uffugo (CS): Arrestato Pensionato di 74 Anni

Un pensionato di 74 anni è stato arrestato a Montalto Uffugo con l’accusa di aggressione e tentata violenza sessuale ai danni di una donna ucraina, rifugiata di guerra. L’arresto è avvenuto nella tarda serata di ieri grazie all’intervento dei carabinieri della stazione cittadina, guidati dal maresciallo Giuseppe Motta.

Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia della vittima, che ha fornito un racconto dettagliato degli eventi. Secondo quanto emerso dagli accertamenti investigativi, il 17 giugno scorso la donna sarebbe stata prima aggredita fisicamente e poi bloccata nel tentativo di abusare sessualmente di lei. Durante l’aggressione, l’uomo avrebbe provocato alla vittima ferite al collo e alla spalla, costringendola a subire atti sessuali.

L’uomo, identificato con le iniziali E. P., è stato posto agli arresti domiciliari con l’ausilio di un braccialetto elettronico. Le autorità continuano a indagare sul caso per confermare tutte le circostanze e assicurare che giustizia venga fatta.

Continua a leggere

Attualità

Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

Continua a leggere

Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Omicidio avvocato Pagliuso, confermato ergastolo per Luciano Scalise

La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dai legali di Luciano Scalise, Pino Scalise, Vincenzo Maria Domanico e Andrea Scalzo riguardo alla sentenza di secondo grado relativa all’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso. Al contrario, ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Angelo Rotella. Di conseguenza, le pene inflitte lo scorso giugno dalla Corte d’Appello di Catanzaro sono diventate definitive per i primi quattro imputati: ergastolo per Luciano Scalise, 23 anni e 10 mesi di reclusione per Pino Scalise, 6 anni e 8 mesi per Domanico e 7 anni per Scalzo. Per quanto riguarda Rotella, la Corte Suprema ha annullato parzialmente la condanna di 8 anni e 4 mesi, rinviando il caso ai giudici di secondo grado di Catanzaro.

Nel corso del lungo processo derivato dall’omicidio dell’avvocato avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2016, che ha visto imputati padre e figlio Pino e Luciano Scalise, tra gli altri, hanno difeso gli avvocati: Canzoniere, Chiodo, Vianello Accorretti, Larussa, Galati, Nimpo, Gigliotti, Mendicino, Penna. Le parti civili sono state rappresentate dagli avvocati Ferraro, Zofrea, Galeota, Staiano, Candido, Pietro e Gianfranco Agapito, Raimondi. Recentemente è stata emessa la sentenza di secondo grado per Marco Gallo, riconosciuto come l’autore materiale dell’omicidio, confermando l’ergastolo e includendo l’aggravante mafiosa precedentemente esclusa nella sentenza di primo grado.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Copyright © 2023 RADIO JUKEBOX