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Politica

Politica | Alessandra Todde in aula: “sarò la Presidente di tutti”


Essere la prima donna presidente della Regione rappresenta un fatto storico, e lo è soprattutto perché da ora in avanti questa sarà considerata una conquista di civiltà consolidata e non più un evento eccezionale”.

Queste sono le prime parole pronunciate dalla neo governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, durante la presentazione delle sue dichiarazioni programmatiche, che ha luogo questa mattina nell’Aula del Consiglio regionale a Cagliari.

“Nel mio intervento, che durerà circa 50 minuti, desidero sottolineare che oggi sono la presidente di tutto il popolo sardo”, chiarisce Todde. “Sono la presidente di coloro che hanno votato per noi e di coloro che hanno scelto proposte alternative, anche di coloro che hanno deciso di non partecipare al voto”.

Per tutti, aggiunge, “io e la Giunta che mi onoro di presiedere ci impegniamo a lavorare ogni giorno con passione, integrità e trasparenza, ponendo sempre al primo posto il benessere e la prosperità di chi abita la Sardegna”.

La presidente sottolinea l’importanza del dialogo: “La campagna elettorale è terminata. Nonostante le difficoltà, ho sempre mantenuto chiara la distinzione tra il piano politico e quello personale. Sul piano politico, sono sempre aperta al confronto, in modo leale e costruttivo”.

Todde esprime fiducia nella sua squadra: “Conta molto la squadra che mi accompagnerà in questo viaggio. Non si tratta solo di professionisti ed esperti nei loro campi, ma di persone innamorate della Sardegna, determinate a mettere a disposizione le proprie competenze per il bene comune”.

“Il nostro unico obiettivo sarà perseguire l’interesse del popolo sardo”, promette Todde. “Questo significa creare opportunità di lavoro dignitoso, garantire un’istruzione di qualità, promuovere la nostra cultura e le nostre tradizioni, proteggere la salute dei cittadini e l’integrità del nostro territorio mentre ci aprimo al mondo. Significa anche ascoltare, essere presenti e rispondere costantemente e concretamente alle necessità di ogni comunità, sia delle città che dei piccoli comuni, affinché nessuno si senta trascurato”.

Attualità

Potenza | Marcello Pittella eletto presidente del consiglio regionale

Marcello Pittella, esponente di Azione, è stato eletto questa mattina presidente del consiglio regionale della Basilicata con 13 voti, mentre sette schede sono rimaste bianche.

Con l’elezione di Pittella, che ha già guidato la giunta regionale dal 2013 al 2019 come leader del Pd, ha ufficialmente preso avvio la 12ª legislatura.

L’ufficio di presidenza del consiglio regionale include due vicepresidenti, Angelo Chiorazzo di Basilicata Casa Comune e Maddalena Fazzari di Fratelli d’Italia, oltre a due segretari, Viviana Verri del M5s e Gianuario Aliandro della Lega.

Durante la seduta del consiglio regionale, il presidente della Regione Vito Bardi, eletto lo scorso 21 e 22 aprile, ha annunciato la composizione della nuova giunta regionale, composta da due rappresentanti di Fratelli d’Italia, uno della Lega, uno di Forza Italia e uno di Orgoglio Lucano. Gli incarichi saranno assegnati entro la prossima riunione del consiglio regionale, prevista per martedì prossimo.

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Campania

Campania | Pronti a chiedere referendum sull’autonomia differenziata

Il Consiglio regionale della Campania si prepara a votare la proposta di indire un referendum abrogativo sull’autonomia differenziata.

Una seduta straordinaria e dedicata esclusivamente a questo tema è stata convocata per lunedì prossimo, 8 luglio, dalle 15.30 alle 18. All’ordine del giorno figura la richiesta, presentata dal Pd, dal gruppo De Luca presidente, da Azione, Italia Viva e da altre forze della maggioranza, di indire un referendum abrogativo in base all’articolo 75 della Costituzione e alla legge n. 86 del 26 giugno 2024, che disciplina l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni.

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Attualità

Reddito di Maternità | Proposta di legge di Forza Italia, il PD: “è un ricatto alle donne”

Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha presentato un disegno di legge per l’istituzione del “reddito di maternità”. Questo beneficio economico, concesso su richiesta alle donne cittadine italiane residenti, potrà essere richiesto presso un consultorio pubblico, una struttura sanitaria abilitata dalla Regione, o un medico di fiducia. L’obiettivo è mobilitare risorse e trovare soluzioni di sostegno per le donne, affrontando il disagio economico e sociale che alimenta la crisi demografica in Italia. Gasparri presenterà la proposta in una conferenza stampa mercoledì 3 luglio alle 13.

La reazione del Partito Democratico è stata immediata. La senatrice Cecilia D’Elia ha criticato la proposta definendola “pura propaganda fatta sulla pelle delle donne” e ha sottolineato come arrivi da chi ha abolito il reddito di cittadinanza. La collega Valeria Valente ha aggiunto che Gasparri sta provocando proponendo un reddito di maternità di 1000 euro al mese fino ai cinque anni del bambino per le donne con problemi economici che decidono di non abortire.

Il capogruppo del PD a Palazzo Madama, Francesco Boccia, ha definito la proposta “aberrante”, accusando Gasparri di invadere perversamente la vita delle donne e di ricattarle economicamente. Boccia ha sottolineato che la serenità per mettere al mondo un figlio dipende da misure concrete come il contrasto al lavoro precario e all’emergenza abitativa, non da incentivi economici legati alla scelta di non abortire.

Gasparri ha replicato con durezza, accusando Boccia di essere ignorante e offensivo. Ha precisato che il disegno di legge non abolisce la legge 194 sull’aborto e non impedisce a nessuna donna di abortire, ma offre semplicemente un’opportunità di sostegno economico. Gasparri ha ribadito che la sua proposta intende attuare concretamente il soccorso alle donne previsto dalla legge 194.

La proposta di legge ha suscitato un acceso dibattito, con Gasparri che accusa Boccia di essere un “arrogante nemico della vita” e Boccia che condanna la proposta come un insulto alle donne. Le tensioni tra Forza Italia e il Partito Democratico continuano a crescere su questo tema sensibile.

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